Ellery Queen (Frederic Dannay, 1905-1982 / Manfred B. Lee, 1905-1971)
The American Gun Mystery
"To me," said Ellery Queen, "a wheel is not a wheel unless it turns." "That sounds suspiciously like pragmatism," I said. "Call it what you like." He took off his pince-nez and began to scrub its shining lenses vigorously, as he always does when he is thoughtful. "I don't mean to say that I cannot recognize it as a material object per se; it's simply that it has no meaning for me until it begins to function as a wheel. That's why I always try to visualize a crime in motion. I'm not like Father Brown, who is intuitional; the good padre—bless his heart!— has only to squint dully at a single spoke. ...You see what I'm driving at, J.J.? "No," I said truthfully. |
|
Ventimila hanno visto
— Per me — disse Ellery Queen — una ruota non è tale se non può girare. — Questo puzza in modo sospetto di pragmatismo — dissi io. — Definitelo come vi pare. — Si tolse il pince-nez e cominciò a strofinare vigorosamente le lenti, com’era sua abitudine fare quando era pensieroso. — Non intendo dire che non sono in grado di riconoscere una ruota come un oggetto fisico di per sé, ma semplicemente che per me essa non possiede alcun significato finché non funziona come una ruota. Ecco perché tento sempre di visualizzare un delitto in movimento. Non sono come padre Brown (sia benedetto il suo nome!), che operava basandosi sull’intuito e si accontentava di sbirciare con aria apparentemente stolida un solo raggio della ruota... Capite dove intendo arrivare, mio buon J.J.? — No — replicai sincero. (Traduzione: Gianni Montanari) |
Calamity Town
Ellery Queen stood knee deep in luggage on the Wrightsville station platform and thought: 'This makes me an admiral. Admiral Columbus.' The station was a squatty affair of black-red brick. On a rusty hand truck under the eaves two small boys in torn blue overalls swung their dirty legs and chewed gum in unison, staring at him without expression. |
|
Il paese del maleficio
Ellery Queen era immerso nei bagagli fino alle ginocchia sulla banchina della stazione di Wrightsville e pensava: “A quanto pare, sono diventato un ammiraglio. L’ammiraglio Colombo”. La stazione era una tozza casupola in mattoni rosso scuro. Su un carrello portabagagli arrugginito due ragazzini, che indossavano una tuta blu strappata in più punti, dondolavano le gambe e masticavano chewing-gum all’unisono, fissando il viaggiatore con uno sguardo assente. (Traduzione: Mauro Boncompagni) |
The Chinese Orange Mistery
Miss Diversey fled Dr. Kirk's study followed by a blistering mouthful of ogrish growls. She stood still in the corridor outside the old gentleman's door, her cheeks burning and one of her square washed-out hands pressed to the outraged starch of her bosom. She could hear the angry septuagenarian scuttling about the study in his wheel chair like a Galapagos turtle, muttering anathemas upon her white-capped head in a fantastic potpourri of ancient Hebrew, classic Greek, French, and English. |
|
Delitto alla rovescia
La signorina Diversey fuggì dallo studio del professor Kirk inseguita da una serie di ringhianti e roventi brontolii più adatti a un orco. Rimase immobile nel corridoio accanto alla porta del vecchio filologo, con le guance di un rosso bruciante e una mano premuta sul davanti inamidato della divisa. Udiva l’irascibile ultrasettantenne aggirarsi furente per lo studio sulla sua sedia a rotelle come una tartaruga delle Galápagos, invocando sul suo capo sormontato dalla bianca cuffietta anatemi borbottati in una fantastica mescolanza di aramaico, greco classico, francese e inglese. (Traduzione: Gianni Montanari) |
The Devil to Pay
Hollywood, like the Land of Oz, possesses a quaint and fluty flavor: it is the place where tin Christmas trees suddenly sprout around lamp-posts in December under a ninety degree sun, where restaurants take the shape of lighthouses and hats, ladies on Saturday nights stroll the boulevards in trousers and mink coats leading baby leopards on a leash, where morning newspapers cost five cents and evening newspapers two, and people wait in queues for unexhausting hours to witness other people pressing their hands into juicy cement. A trivial happening in Hollywood, therefore, is hugely less trivial than if the identical event occurs in Cincinnati or Jersey City, and an important one incalculably more important. |
|
Hollywood in subbuglio
Hollywood, come la Terra di Oz, possiede un sapore bizzarro e vellutato; è il luogo dove in dicembre, sotto un sole che arriva ai trentadue gradi, alberi natalizi di alluminio crescono all’improvviso intorno ai lampioni stradali, dove i ristoranti prendono la forma di fari marittimi o di cappelli, il sabato sera le signore vanno a passeggio lungo i viali in calzoni e giacche di visone portando al guinzaglio cuccioli di leopardo, dove i giornali del mattino costano cinque centesimi e quelli della sera solo due, e la gente si assiepa instancabile per ore in lunghe code per guardare altra gente che preme le mani su riquadri di cemento fresco. Un avvenimento banale a Hollywood, pertanto, risulta assai meno banale di un identico avvenimento accaduto a Cincinnati o a Jersey City, mentre un evento importante appare enormemente più importante. (Traduzione: ) |
Double, Double (Il rovescio della medaglia)
Ellery credeva ormai di averla finita con Wrightsville. Gliene era anzi venuta una specie di nostalgia, come quella che si ha per la casa della propria infanzia, vista attraverso la lente deformante del ricordo. Amava dire che, sebbene lui fosse nato nel centro di New York, Wrightsville era la sua patria spirituale – una città di placidi olmi, di ciottoli, di viuzze tortuose, annidata nel grembo di una vallata agricola e posta a ridosso di una delle più matriarcali catene di montagne del New England. (Traduzione: ?)
The Dutch Shoe Mistery
Inspector Richard Queens Alter ego, which was in startling contrast with his ordinarily spry and practical old manner, often prompted him to utter didactic remarks on the general subject of criminology. These professorial dicta were habitually addressed to his son and partner-in-crime-detection, Ellery Queen, in moments when they browsed before their living-room fire, alone except for the slippery shadow of Djuna, the wraith-like gypsy lad who served their domestic needs. |
|
Storia di due scarpe
L’alter ego dell’ispettore Richard Queen, che offriva spesso un sorprendente contrasto con i modi solitamente vivaci e pratici del vecchio poliziotto, lo spingeva di frequente a snocciolare osservazioni didattiche in materia di criminologia. Queste massime professionali erano abitualmente indirizzate a Ellery Queen, figlio nonché compagno nelle indagini poliziesche, nei momenti in cui i due uomini se ne stavano tranquillamente seduti dinanzi al camino del loro soggiorno-biblioteca, soli eccetto per l’ombra sfuggente di Djuna, il ragazzino zingaresco che accudiva alle loro necessità domestiche. (Traduzione: Gianni Montanari) |
The Finishing Stroke (Colpo di grazia)
Per Claire Sebastian il nuovo anno cominciò nella gioia. Il bambino era un meraviglioso moto perpetuo. - Pensi che sia un maschietto, John? - Nell'intimità della camera d'albergo, permetteva addirittura al marito di sentire l'esserino che faceva capriole e scalciava nel suo grembo. Quella settimana avevano riso tanto, insieme. L'idea di andare in città a godersi un po' di vita mondana nel periodo di Capodanno era stata di John. - So che in questi ultimi mesi, chiusa in casa là a Rye, ne hai sentito la mancanza - aveva detto a Claire - Credo che ti spetti un'ultima occasione di divertirti prima che ti dedichi ai compiti impegnativi della maternità. (Traduzione: Fenisia Giannini)
Halfway House (La casa delle metamorfosi)
— Trenton è la capitale del New Jersey. Secondo il censimento del 1930 possiede una popolazione di 123.356 abitanti. In origine si chiamava Trent’s Town, dal nome di William Trent che all’epoca era il magistrato della corona. Questo lo sapevate, signor Kloppenheimer? Si trova sul Delaware, il fiume più maledettamente bello di tutti gli Stati Uniti. L’ometto rinsecchito annuì. (Traduzione: Gianni Montanari)
The King is Dead
The invasion of the Queen apartment occurred at 8.08 o'clock of an ordinary June morning, with West 87th Street just washed down three storeys below by the City sprinkler truck and Arsène Lupin in grand possession of the east ledge, breakfasting on breadcrumbs intended for a dozen other pigeons of the neighbourhood. |
|
Il re è morto
L'invasione dell'appartamento dei Queen ebbe luogo alle otto e otto del mattino, in una normalissima giornata di giugno, poco dopo il passaggio dell'innaffiatore municipale nella Ottantasettesima Strada Ovest e mentre Arsène Lupin, padrone assoluto del davanzale, consumava la prima colazione con le briciole di pane destinate a una dozzina di piccioni del vicinato. (Traduzione: Bruno Tasso) |
The Murdered is a Fox
"What time is it now, Talbot?" Emily Fox asked her husband. As if she had never asked the question before. "Now Emily," sighed Talbot Fox. "The Atlantic Stater doesn't pull in for a good ten minutes yet." Linda sat squeezed between her foster-parents in the special touring car the Wrightsville Committee on Welcomes had provided for the occasion. The small bloodless oval of her face wore a formidable smile, like the daguerreotype of Daddy Talbot's maternal great-grandmother on the baby grand in the Fox parlor. But Linda did not feel formidable; she felt weak inside, as if she were waiting for an operation.
As perhaps in a way she was. |
|
L'assassino è tra noi
— Che ore sono, Talbot? — chiese Emily Fox al marito, come se non glielo avesse chiesto un momento prima. — Suvvia, Emily! — sospirò Talbot Fox. — L’Atlantic Stater arriverà soltanto tra dieci minuti. Nella speciale vettura da turismo che il comitato per i festeggiamenti aveva messo a loro disposizione, Linda sedeva immobile tra i genitori adottivi. Un sorriso coraggioso, simile al sorriso che illuminava il dagherrotipo della bisnonna di Talbot Fox, appeso in salotto sopra il pianoforte a mezzacoda, le animava un po’ il volto esangue. Ma nel suo intimo Linda si sentiva debole, come se stesse per sottoporsi a un’operazione chirurgica. E forse, in un certo senso, era così. (Traduzione: Luisa Benassi) |
The Origin of Evil
Ellery was spread over the pony skin chair before the picture window, huarachos crossed on the typewriter table, a ten-inch frosted glass in his hand, and the corpse at his feet. He was studying the victim between sips and making not too much out of her. However, he was not concerned. It was early in the investigation, she was of unusual proportions, and the ron consoled. |
|
L'origine del male
Ellery se ne stava sdraiato sulla poltrona di pelle, e aveva appoggiato sul tavolo, accanto alla macchina per scrivere, i piedi calzati di sandali messicani: stringeva in mano un grosso bicchiere gelato. Davanti a lui la finestra si apriva sul magnifico panorama. Il corpo della vittima giaceva ai suoi piedi, e lui lo esaminava tra un sorso e l’altro, senza venire a capo di nulla; comunque Ellery non se la prendeva troppo; l’indagine era appena incominciata e appariva particolarmente difficile, ma il rum gli dava coraggio. (Traduzione: Nora Finzi) |
The Player on the Other Side (Bentornato, Ellery!)
Aveva scritto: Caro Walt, sai chi sono. Non sai di saperlo. Lo saprai. Ti scrivo per dirti che so chi sei realmente. Conosco l'abilità delle tue mani. So fin dove arriva la tua obbedienza. So da dove vieni e che cosa fai. So che cosa pensi. So che cosa vuoi. Conosco la grandezza del tuo destino. Mi piaci. (Traduzione: Laura Grimaldi)
The Roman Hat Mistery
The dramatic season of 192— began in a disconcerting manner. Eugene O'Neill had neglected to write a new play in time to secure the financial encouragement of the intelligentsia; and as for the "low brows," having attended play after play without enthusiasm, they had deserted the legitimate theatre for the more ingenuous delights of the motion picture palaces. |
|
La poltrona n° 30
La drammatica stagione teatrale del 192… ebbe inizio in un modo sconcertante. Eugene O’Neill aveva trascurato di redigere un nuovo dramma in tempo per consentire l’incoraggiamento finanziario dell’intelligentsia, mentre per quanto riguardava il settore di pubblico meno evoluto si era assistito al principio a un certo afflusso – privo di entusiasmo, occorre specificarlo – e poi a un deflusso orientato principalmente verso le più ingegnose – o ingenue? – delizie dei cinematografi. (Traduzione: Gianni Montanari) |
The Siamese Twin Mystery (Il caso dei fratelli siamesi)
La strada sembrava impastata di brecciame e di tufo, e quindi cotta nel forno di un gigante. E, come se la pasta fosse lievitata, la crosta, simile a quella di un pane grigiastro, si gonfiava per una cinquantina di metri, poi, senza motivo plausibile, cedeva per una lunghezza uguale, aprendo sotto i pneumatici delle auto solchi notevolmente infidi. Inoltre, e senza dubbio allo scopo di offrire un maggiore stimolante al disgraziato automobilista che si avventurava da quelle parti, la strada appariva tracciata nel modo più bizzarro: tutta svolte e curve pericolose, essa tornava su se stessa, scendeva a picco nella valle, risaliva ripidissima in alto, si allargava con sfoghi improvvisi, si restringeva in strozzature anguste, il tutto in maniera eccessiva, quasi stupefacente. (Traduzione: Cesare Giardini)
The Spanish Cape Mistery (Il mistero di Capo Spagna)
Sotto tutti gli aspetti fu un errore grossolano. I criminali sbagliavano anche prima, per fretta, per noncuranza o per miopia mentale, sempre a loro svantaggio, e finivano con il dover riflettere sui propri errori attraverso le sbarre di ferro con la cupa prospettiva di anni di reclusione. Ma questo fu un errore eccezionale. L'uomo dal nome bizzarro di Capitan Kidd non contava fra le sue poche virtù, così sembra, quella d'essere perspicace. Di proporzioni eccezionali, era evidente che, in cambio di una persino eccessiva prestanza fisica, il suo creatore gli aveva dato poco cervello. (Traduzione: Silvana Guardigli Bernasconi)
A Study in Terror (Uno studio in nero)
Ellery se ne stette là imbronciato per un poco, immobile. Infine si staccò dalla macchina per scrivere, afferrò i dieci fogli condannati del suo dattiloscritto e li fece rabbiosamente a pezzi. Guardò la macchina con un cipiglio feroce. La macchina di rimando gli fece le boccacce. Squillò il telefono, ed Ellery lo agguantò con un balzo, come se si trattasse di un’ancora di salvezza. (Traduzione: Moma Carones)
Ten Days Wonder (Dieci incredibili giorni)
In principio fu la vaga sensazione di un'oscurità che gli danzava davanti agli occhi, e di una musica al di là di essa, sottile, gaia, indistinta. Ma poi si sgonfiava, precipitava su di lui e, precipitando, si perdeva in suoni così alti da sembrargli di fluttuare nello spazio come un moscerino in una corrente d'aria. Ogni cosa oscillava. L'uomo ebbe il mal di mare. Poteva essere un cielo sul mare, una notte atlantica con un'ombra come una nuvola di pioggia e punti tremolanti dove erano le stelle. (Traduzione: Enrico Hirschhorn)
Raymond Queneau (1903-1976)
Exercices de style
Notations Dans l'S, à une heure d'affluence. Un type, dans les vingt-six ans, chapeau mou avec cordon remplaçant le ruban, cou trop long comme si on lui avait tiré dessus. Les gens descendent. Le type en question s'irrite contre un voisin. Il lui reproche de le bouscule chaque fois qu'il passe quelqu'un. Ton pleurnichard qui se veut méchant. Comme il voit une place libre, se précipite dessus. Deux heures plus tard, je le rencontre Cour de Rome, devant la gare Saint-Lazare. Il est avec un camarade qui lui dit: "Tu devrais faire mettre un bouton supplémentaire à ton pardessus". Il lui montre où (à l'échancrure) et pourquoi. |
|
Esercizi di stile
Notazioni Sulla S, in un'ora di traffico. Un tipo di circa ventisei anni, cappello floscio con una cordicella al posto del nastro, collo troppo lungo, come se glielo avessero tirato. La gente scende. Il tizio in questione si arrabbia con un vicino. Gli rimprovera di spingerlo ogni volta che passa qualcuno. Tono lamentoso, con pretese di cattiveria. Non appena vede un posto libero, vi si butta. Due ore più tardi lo incontro alla Cour de Rome, davanti alla Gare Saint-Lazare. È con un amico che gli dice: "Dovresti far mettere un bottone in più al soprabito". Gli fa vedere dove (alla sciancatura) e perché. (Traduzione: Umberto Eco) |
Les fleurs bleues
Le vingt-cinq septembre douze cent soixantequatre, au petit jour, le duc d'Auge se pointa sure le sommet du donjon de son château pour y considérer, un tantinet soit peu, la situation historique. Elle était plutôt floue. Des restes du passé traînaient encore ça et là, en vrac. Sur les bords du ru voisin, campaient deux Huns; non loin d'eux un Gaulois, Euden peut-être, trempait audacieusement ses pieds dans l'eau courante et fraîche. Sur l'horizon se dessinaient les silhouettes molles de Romains fatigués, de Sarrasins de Corinthe, de Francs anciens, d'Alains seuls. Quelques Normands buvaient du calva. Le duc d'Auge soupira mais n'en continua pas d'examiner attentivement ces phénomènes usés. Les Huns préparaient des stéques tartares, le Gaulois fumait une gitane, les Romains dessinaient des greques, les Sarrasins fauchaient de l'avoine, les Francs cherchaient des sols et les Alains regardaient cinq Ossétes. Les Normands buvaient du calva. - Tant d'histoire, dit le duc d'Auge au duc d'Auge, tant d'histoire pour quelques calembours, pour quelques anachronismes. Je trouve cela misérable. On n'en sortira donc jamais? |
|
I fiori blu
Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d'Auge salì in cima al torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica. La trovò poco chiara. Resti del passato alla rinfusa si trascinavano ancora qua e là. Sulle rive del vicino rivo erano accampati un Unno o due; poco distante un Gallo, forse Eudeno, immergeva audacemente i piedi nella fresca corrente. Si disegnavano all'orizzonte le sagome sfatte di qualche diritto Romano, gran Saraceno, vecchio Franco, ignoto Vandalo. I Normanni bevevan calvadòs. Il Duca d'Auge sospirò pur senza interrompere l'attento esame di quei fenomeni consunti. Gli Unni cucinavano bistecche alla tartara, i Gaulois fumavano gitanes, i Romani disegnavano Greche, i Franchi suonavano lire, i Saracineschi chiudevano le persiane. I Normanni bevevan calvadòs. - Tutta questa storia, - disse il Duca d'Auge al Duca d'Auge, - tutta questa storia per un po' di giochi di parole, per un po' d'anacronismi: una miseria. Non si troverà mai via d'uscita? (Traduzione: Italo Calvino) |
Le journal intime de Sally Mara (Il diario intimo di Sally Mara)
13 gennaio È partito. La nave salpa sbuffando il suo monotono fumo sullo schermo del cielo. Fischia, ansima, se ne va, portandosi via Monsieur Presle, il mio professore di lingua francese. Ho sventolato il fazzoletto e ora lo inzuppo di lacrime prima di stringerlo, stanotte, tra le gambe, sul cuore. Oh, God, chi mai conoscerà il mio tormento, chi mai saprà che Monsieur Presle porta con sé tutta l'anima mia, la quale è certamente immortale. Non mi ha mai fatto niente, Michel, Monsieur Presle, voglio dire. So che gli uomini della sua età fanno certe cose alle ragazze pazzerelle della mia. Quali cose e perché? Lo ignoro. Io sono vergine, vale a dire non ho mai subito manipolazioni ("terreno vergine: terreno che non ha mai subito manipolazioni" dice il dizionario). Monsieur Presle non mi ha mai toccata. Soltanto la sua mano sulla mia. Talvolta essa mi scivolava lungo la schiena per darmi qualche leggera pacca sul popò. Semplici gesti di cortesia. Mi ha insegnato il francese e con un'ostinazione! me l'ha insegnato non proprio tanto malaccio, poiché in suo onore, in ricordo della sua partenza, intendo dire, mi accingo da oggi, ora, a scrivere il mio diario nella sua lingua materna. Sarà il mio scritto di francese. E l'altro, quello di inglese, lo sbatterò nel fuoco. (Traduzione: Leonella Prato Caruso)
Loin de Rueil (Suburbio e fuga)
Le immondizie rotolarono dalla cassetta metallica e caddero in tromba nel grande bidone del pianterreno, gusci d'uova, torsoli, carte unte, bucce. Un odore molle e parassitario ne accompagnò la deiscenza, mica tanto sgradevole quest'odore, non troppo diverso dal profumo del muschio umido dei boschi più profondi ma con un retrogusto di zinco dovuto al recipiente che a mezzo dell'apposita limitrofa carriola sarà trasferito lungo il marciapiede per gli spazzini che all'alba porteranno tutto via. Sbarazzata del suo contenuto, la cassetta sospesa a un braccio virile stava per riprendere il cammino verso il sesto piano quando sopraggiunse una servetta. (Traduzione: Clara Lusignoli)
Odile (Odile)
Quando questa storia comincia, mi trovo sulla strada cha va da Bou Jeloud a Bad Fetouh costeggiando le mura della città. È piovuto. Le pozzanghere riflettono le ultime nuvole. Il fango si attacca ai chiodi dei miei scarponi. Sono sporco e malvestito, un militare reduce da quattro mesi di colonna. Davanti a me un arabo immobile guarda la campagna e il cielo, poeta, filosofo, nobile. (Traduzione: Grazia Cherchi)
Petite cosmogonie portative
La terre apparaît pâle et blette elle mugit distillant les gruaux qui glossent dans le tube où s'aspirent les crus des croûtes de la nuit gouttes de la microbienne entrée au sourd puits la terre apparaît pâle et blett elle s'imbibe de la fièvre amorce des foutus exorages Un calme s'établit Les nuages ont fondu comme le plomb balourd des soldats survécus Un lierre un gardénia des fleurs enfantillages accomplissent le joug des temps mûrs sur la terre |
|
Piccola cosmogonia portatile
La terra smorta e mézza si dimostra e muggisce fermenti distillando, che chiocciano nel tubo ove s'aspirano vini autoctoni che le croste fecero della notte, goccette che al microbico ingresso van del cieco pozzo. Appare la terra: smorta e mézza s'imbibisce della febbre, preludio di fottuti uragani. S'impone calma. Nuvole si sono fuse in un balordo piombo di soldati sopravvissuti. Un'edera, una gardenia, fanciulleschi fiori, mettono in giogo dei maturi tempi alla terra. ... (Traduzione: Sergio Solmi) |
Le vol d'Icare (Icaro involato)
Sui fogli, niente Icaro; tra i fogli, neppure. Cerca sotto i mobili, apre gli armadi, va a vedere nel WC: nessun Icaro. Cappello, bastone, ed eccolo fuori: chiama un fiacre. - Mi porti a rue Bochart de Saron 47, e alla svelta! Il cavallo vola, in un baleno la carrozza è davanti al numero 47 di rue Bochart de Saron. Il cliente scende, dice "aspetti", si precipita, fa quattro piani tutti d'un fiato, scampanella, la porta si apre. (Traduzione: Clara Lusignoli)
Zazie dans le métro
Doukipudonktan, se demanda Gabriel excédé. Pas possible, ils se nettoient jamais. Dans le journal, on dit qu'il y a pas onze pour cent des appartements à Paris qui ont des salles de bains, ça m'étonne pas, mais on peut se laver sans. Tous ceux-la qu m'entourent, ils doivent pas faire de grands efforts. D'une autre côté, s'est tout de même pas un choix parmi les plus crasseux de Paris. Y a pas de raison. C'est le hasard qui les a réunis. On peut pas supposer que les gens qu'attendent à la gare d'Austerliz sentent plus mauvais que ceux qu'attendent à la gare de Lyon. Non vraiment, y a pas de raison. Tout de même quelle odeur. |
|
Zazie nel metrò
Macchiffastapuzza, si chiese Gabriel, arcistufo. Impossibile, mai che puliscano. Sul giornale c'è scritto che a Parigi non c'è nemmeno l'undici per cento di appartamenti col bagno, non c'è da meravigliarsi, ma ci si può lavare anche senza. Tutti questi che mi stan d'attorno, però, devo dire che mica fanno di gran sforzi. D'altra parte, perché dovrebb'essere una selezione fra i più lerci di Parigi? Non c'è motivo. È il caso. È assurdo supporre che la gente che sta aspettando alla Gare d'Austerlitz puzzi più di quella che aspetta alla Gare de Lyon. No, via, non ci sarebbe proprio motivo. Però, dico: ma che odore. (Traduzione: Franco Fortini) |
Liu Qingbang (1951)
Shen Mu (Legno sacro)
È inverno. Secondo il tradizionale calendario lunare manca ancora più di un mese al capodanno. Dal cielo cadono radi fiocchi di neve. In una piccola stazione, Tang Zhaoyang e Song Jinming stanno cercando il loro prossimo bersaglio. Nel gergo della loro professione, "bersaglio" è un uomo vivo adatto allo scopo. Non appena lo identificano, lo conducono in una remota minerucola di carbone, lo fanno fuori e poi, in nome di una pretesa parentela, reclamano dal padrone un bel gruzzolo di soldi in cambio di quella vita. Sono ormai dei veri maestri in questo traffico, un meccanismo ben oliato che trasforma ogni colpo in un successo. (Traduzione: Barbara Leonesi)
Francisco de Quevedo (1580-1645)
Historia de la Vida del Buscón, llamado don Pablos, ejemplo de vagamondos, y espejo de tacaños
Yo, señor, soy de Segovia. Mi padre se llamó Clemente, natural del mismo pueblo; Dios le tenga en el cielo. Fue, tal como todos dicen, de oficio barbero; aunque eran tan altos sus pensamientos, que se corría de que le llamasen así, diciendo que él era tundidor de mejillas y sastre de barbas. Dicen que era de muy buena cepa, y, según él bebía, es cosa para creer. Estuvo casado con Aldonza de San Pedro, hija de Diego de San Juan y nieta de Andrés de San Cristóbal. Sospechábase en el pueblo que no era cristiana vieja, aunque ella, por los nombres y sobrenombres de sus pasados, quiso esforzar que era descendiente de la letania. |
|
Storia della vita del trafficone chiamato don Pablos, esempio di vagabondi e specchio di taccagni
Io, signor mio, sono di Segovia; mio padre si chiamò Clemente, nativo della stessa città. Dio l'abbia in gloria! Secondo quello che dicono tutti, fu barbiere di mestiere, sebbene egli mirasse tanto in alto che si offendeva quando lo chiamavano così, e protestava dicendo che era tonsore di gote e sarto di barbe. Dicono che fosse d'ottimo ceppo, ed è cosa che si può ben credere, a giudicare da quanto beveva. Fu accasato con Aldonza di San Pietro, figlia di Diego di San Giovanni e nipote di Andrea di San Cristoforo. Si sospettava in paese che non fosse cristiana vecchia, per quanto lei, in virtù dei nomi dei suoi antenati, si impuntasse a sostenere che discendeva dai santi delle Litanie. (Traduzione: Antonio Gasparetti, rivista da Maria Grazia Profeti) |
Julia Quinn (1970)
The Duke and I (Bridgertons Book 1)
The birth of Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, Earl Clywedon, was met with great celebration. Church bells rang for hours, champagne flowed freely through the gargantuan castle that the newborn would call home, and the entire village of Clywedon quit work to partake ofthe feast and holiday ordered by the young earl's father. "This," the baker said to the blacksmith, "is no ordinary baby." For Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset would not spend his life as Earl Clyvedon. That was a mere courtesy title. Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset—the baby who possessed more names than any baby could possibly need—was the heir to one of England's oldest and richest dukedoms. And his father, the ninth Duke of Hastings, had waited years for this moment. |
|
Il duca e io (Serie Bridgerton 1)
La nascita di Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, conte di Clyvedon, era stata celebrata con grande pompa. Le campane avevano suonato per ore e, nell’enorme castello che sarebbe stato la dimora del neonato, era stato offerto un fiume di champagne. Tutto il villaggio di Clyvedon aveva interrotto il lavoro per partecipare ai festeggiamenti voluti dal padre del piccino. — Non è un bambino come gli altri — aveva detto il fornaio al fabbro. E questo perché Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, il bimbo con più nomi di quanti servissero a ogni comune mortale, era l’erede di uno dei ducati più antichi e ricchi d’Inghilterra. Inoltre suo padre, il duca di Hastings, aveva aspettato per anni la sua nascita. (Traduzione: Milena Fiumali) |
The Viscount Who Loved Me (Bridgertons Book 2)
Anthony Bridgerton had always known he would die young. Oh, not as a child. Young Anthony had never had cause to ponder his own mortality. His early years had been a young boy's perfection, right from the very day of his birth. It was true that Anthony was the heir to an ancient and wealthy viscountcy, but unlike most other aristocratic couples, Lord and Lady Bridgerton were very much in love, and they saw their son's birth not as the arrival of an heir, but rather that of a child. |
|
Il visconte che mi amava (Serie Bridgerton 2)
Anthony Bridgerton aveva sempre saputo che sarebbe morto giovane. Non da bambino, ovviamente. Il giovane Anthony non aveva mai avuto motivo di meditare sulla propria fine. I suoi primi anni erano stati perfetti per un bambino, a partire dal giorno della nascita. Anthony era l’erede di un viscontado antico e ricco, ma, a differenza della maggior parte delle altre coppie aristocratiche, lord e lady Bridgerton erano innamoratissimi e avevano considerato la nascita del figlio come quella di un bambino, non di un erede. (Traduzione: Antonella Pieretti) |
An Offer from a Gentleman (Bridgertons Book 3)
Everyone knew that Sophie Beckett was a bastard. The servants all knew it. But they loved little Sophie, had loved her since she'd arrived at Penwood Park at the age of three, a small bundle wrapped in a too-big coat, left on the doorstep on a rainy July night. And because they loved her, they pretended that she was exactly what the sixth Earl of Penwood said she was—the orphaned daughter of an old friend. Never mind that Sophie's moss green eyes and dark blond hair matched the earl's precisely. Never mind that the shape of her face looked remarkably like that of the earl's recently deceased mother, or that her smile was an exact replica of the earl's sister's. No one wanted to hurt Sophie's feelings—or risk their livelihoods—by pointing that out. |
|
La proposta di un gentiluomo (Serie Bridgerton 3)
Tutti sapevano che Sophie Beckett era una figlia illegittima. Tutti i domestici lo sapevano. Ma volevano bene alla piccola Sophie e si erano affezionati a lei sin da quando era arrivata a Penwood Park, all’età di tre anni, un fagottino avvolto in un soprabito troppo grande, lasciato sulla soglia di casa una notte piovosa di luglio. E siccome le volevano bene, fingevano che fosse esattamente quel che il sesto conte di Penwood diceva che era, la figlia orfana di un vecchio amico. Anche se la sfumatura verde muschio degli occhi e quella biondo scuro dei capelli ricordavano troppo quelli del conte. Anche se somigliava come una goccia d’acqua alla vecchia contessa, da poco defunta, e il suo sorriso era identico a quello della sorella del conte stesso. Nessuno voleva ferire i sentimenti di Sophie, o rischiare il posto, sollevando l’argomento. (Traduzione: Giuseppe Settanni) |
Romancing Mister Bridgerton (Bridgertons Book 4)
On the sixth of April, in the year 1812—precisely two days before her sixteenth birthday Penelope Featherington fell in love. It was, in a word, thrilling. The world shook. Her heart leaped. The moment was breathtaking. And, she was able to tell herself with some satisfaction, the man in question—one Colin Bridgerton—felt precisely the same way. Oh, not the love part. He certainly didn't fall in love with her in 1812 (and not in 1813, 1814, 1815, or—oh, blast, not in all the years 1816—1822, either, and certainly not in 1823, when he was out of the country the whole time, anyway). But his earth shook, his heart leaped, and Penelope knew without a shadow of a doubt that his breath was taken away as well. For a good ten seconds. |
|
Un uomo da conquistare (Serie Bridgerton 4)
Il 6 aprile 1812, precisamente due giorni prima del suo sedicesimo compleanno, Penelope Featherington si innamorò. Fu, in una parola, eccitante. Il mondo tremò. Il suo cuore sobbalzò. Restò senza fiato. Fu inoltre in grado di stabilire, con una certa soddisfazione, che l’uomo in questione, un certo Colin Bridgerton, aveva provato esattamente le stesse emozioni. Oh, non per quanto riguarda l’innamorarsi. Di certo non si innamorò di lei nel 1812 (e nemmeno nel 1813, 1814, 1815 o, maledizione, neppure dal 1816 al 1822, o nel 1823 quando restò addirittura fuori dal paese). Tuttavia per lui la terra tremò, gli sobbalzò il cuore, e Penelope fu certa che restò anche senza fiato. Per una decina di secondi buona. (Traduzione: Antonella Pieretti) |
To Sir Phillip, with Love (Bridgertons Book 5)
It was ironic, really, that it had happened on such a sunny day. The first sunny day in, what had it been—six straight weeks of gray skies, accompanied by the occasional sprinkling of light snow or rain? Even Phillip, who'd thought himself impervious to the vagaries of the weather, had felt his spirits lighten, his smile widen. He'd gone outside—he'd had to. No one could remain in doors during such a splendid display of sunshine. Especially in the middle of such a gray winter. Even now, more than a month after it had happened, he couldn't quite believe that the sun had had the temerity to tease him so. And how was it that he'd been so blind that he'd not expected it? He'd lived with Marina since the day of their marriage. Eight long years to know the woman. He should have expected it. And in truth ... Well, in truth, he had expected it. He just hadn't wanted to admit to the expectation. Perhaps he was just trying to delude himself, protect himself, even. To hide from the obvious, hoping that if he didn't think about it, it would never happen. But it did. And on a sunny day, to boot. God certainly had a sick sense of humor. |
|
A Sir Phillip, con amore (Serie Bridgerton 5)
In effetti fu ironico che accadesse in una giornata con un cielo tanto limpido e azzurro: la prima di sole dopo sei intere settimane di cielo grigio. Perfino Phillip, che da sempre si riteneva indifferente alle bizze del tempo, si era sentito rallegrare. Era uscito. Nessuno riusciva a restare in casa con una così stupefacente giornata di sole. Soprattutto in un inverno tanto grigio. Come poteva essere stato così ottuso da non aspettarselo? Aveva vissuto con Marina dal giorno del loro matrimonio. Aveva avuto otto lunghi anni per conoscere quella donna e... In realtà se lo era aspettato. Solo che non aveva voluto ammetterlo. Forse stava soltanto cercando di illudersi, di proteggersi, sperando che, non pensandoci, non sarebbe mai accaduto. Invece successe e per di più in un giorno di sole. (Traduzione: Antonella Pieretti) |
When He Was Wicked (Bridgertons Book 6)
In every life there is a turning point. A moment so tremendous, so sharp and clear that one feels as if one's been hit in the chest, all the breath knocked out, and one knows, absolutely knows without the merest hint of a shadow of a doubt that one's life will never be the same. For Michael Stirling, that moment came the first time he laid eyes on Francesca Bridgerton. After a lifetime of chasing women, of smiling slyly as they chased him, of allowing himself to be caught and then turning the tables until he was the victor, of caressing and kissing and making love to them but never actually allowing his heart to become engaged, he took one look at Francesca Bridgerton and fell so fast and so hard into love it was a wonder he managed to remain standing. |
|
Amare un libertino (Serie Bridgerton 6)
In ogni vita esiste un punto di svolta. Un momento così tremendo e nitido che si ha la sensazione di essere stati colpiti in pieno petto e si sa, con assoluta certezza e senza ombra di dubbio, che la propria vita non sarà mai più la stessa. Per Michael Stirling quel momento arrivò la prima volta che posò gli occhi su Francesca Bridgerton. Dopo una intera vita passata a inseguire donne e a sorridere maliziosamente facendosi inseguire da loro, ad accarezzare, baciare e fare l’amore senza consentire mai al proprio cuore di restare realmente coinvolto, aveva guardato Francesca Bridgerton e si era innamorato così perdutamente di lei che solo per un miracolo era riuscito a restare in piedi. (Traduzione: Antonella Pieretti) |
It’s in His Kiss (Bridgertons Book 7)
There were four principles governing Gareth St. Clair's relationship with his father that he relied upon to maintain his good humor and general sanity. One: They did not converse unless absolutely necessary. Two: All absolutely necessary conversations were to be kept as brief as possible. Three: In the event that more than the simplest of salutations was to be spoken, it was always best to have a third party present. And finally, four: For the purpose of achieving points one, two, and three, Gareth was to conduct himself in a manner so as to garner as many invitations as possible to spend school holidays with friends. In other words, not at home. In more precise words, away from his father. |
|
Tutto in un bacio (Serie Bridgerton 7)
C’erano quattro principi che governavano la relazione di Gareth St Clair con suo padre e che gli facevano mantenere il buonumore e una generale integrità mentale. Uno: non conversavano se non era strettamente necessario. Due: ogni conversazione assolutamente necessaria era ridotta all’osso. Tre: nel caso fosse stato indispensabile che si scambiassero più di un saluto, doveva sempre essere presente una terza persona. E, infine, quattro: per potere realizzare i punti uno, due e tre, Gareth doveva comportarsi in modo tale da ricevere il maggior numero di inviti possibile per passare le vacanze scolastiche presso amici. In altre parole non a casa sua o, più precisamente, lontano da suo padre. (Traduzione: Antonella Pieretti) |
On the Way to the Wedding (Bridgertons Book 8)
His lungs were on fire. Gregory Bridgerton was running. Through the streets of London, oblivious to the curious stares of onlookers, he was running. There was a strange, powerful rhythm to his movements—one two threefour, one two threefour—that pushed him along, propelling him forward even as his mind remained focused on one thing and one thing only. The church. He had to get to the church. He had to stop the wedding. How long had he been running? One minute? Five? He couldn't know, couldn't concentrate on anything but his destination. The church. He had to get to the church. |
|
Il vero amore esiste (Serie Bridgerton 8)
Aveva i polmoni che gli bruciavano. Gregory Bridgerton stava correndo attraverso le strade di Londra, incurante degli sguardi incuriositi dei passanti. I suoi movimenti avevano un ritmo regolare e possente che lo spingeva ad avanzare mentre la sua mente restava concentrata su una cosa sola. La chiesa. Doveva arrivarci. Doveva interrompere la cerimonia nuziale. Da quanto tempo stava correndo? Non lo sapeva, non riusciva a concentrarsi che sulla sua destinazione. La chiesa. Doveva arrivare alla chiesa. (Traduzione: Antonella Pieretti) |
The Secret Diaries of Miss Miranda Cheever
At the age of ten, Miss Miranda Cheever showed no signs of Great Beauty. Her hair was brown—lamentably—as were her eyes; and her legs, which were uncommonly long, refused to learn anything that could be remotely called grace. Her mother often remarked that she positively loped around the house. Unfortunately for Miranda, the society into which she was born placed great stock on female appearance. And although she was only ten, she knew that in this regard she was considered inferior to most of the other little girls who lived nearby. Children have a way of finding these things out, usually from other children. |
|
Il segreto di Miranda
A dieci anni, Miss Miranda Cheever non mostrava segni di grande bellezza. I suoi capelli erano castani, purtroppo, come pure gli occhi, e le gambe, particolarmente lunghe, rifiutavano d’imparare qualcosa che assomigliasse anche da lontano alla grazia. Sua madre trovava spesso da ridire sulle falcate con cui si aggirava per casa. Per sua sfortuna, Miranda era nata in un ambiente sociale che attribuiva grande importanza all’aspetto fisico femminile e, malgrado avesse soltanto dieci anni, era consapevole di essere considerata inferiore a tutte le altre ragazzine dei dintorni. I bambini tendono a scoprire presto quel genere di cose, di solito dai loro coetanei. (Traduzione: Adriana Colombo e Paola Frezza) |
Quino (Joaquin Lavado) (1932-2020)
Toda Mafalda (Tutta Mafalda)
(Traduzione: Marcelo Ravoni)
|