Incipit / R
Le frasi iniziali della letteratura di ogni tempo e paese.

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François Rabelais (1494-1553)

Gargantua et Pantagruel
Je vous remectz à la grande chronicque Pantagrueline recongnoistre la genealogie et antiquité dont nous est venu Gargantua. En icelle vous entendrez plus au long comment les geands nasquirent en ce monde, et comment d'iceulx, par lignes directes, yssit Gargantua, pere de Pantagruel, et ne vous faschera si pour le present je m'en deporte, combien que la chose soit telle que, tant plus seroit remembrée , tant plus elle plairoit à vos Seigneuries; comme vous avez l'autorité de Platon, in "Philebo" et "Gorgias", et de Flacce, qui dict estre aulcuns propos, telz que ceulx cy sans doubte, qui plus sont delectables quand plus souvent sont redictz.
Pleust à Dieu qu'un chascun sceust aussi certainement sa geneallogie, depuis l'arche de Noë jusques à cest eage! Je pense que plusieurs sont aujourd'huy empereurs, roys, ducz, princes et papes en la terre, lesquels sont descenduz de quelques porteurs de rogatons et de coustretz, comme, au rebours, plusieurs sont gueux de l'hostiaire, souffreteux et miserables, lesquelz sont descenduz de sang et ligne de grandz roys et empereurs, attendu l'admirable transport des regnes et empires: ...
Gargantua e Pantagruele
Per la piena conoscenza della genealogia e antichità donde pervenne a noi Gargantua, io vi rimando alla Gran Cronaca Pantagruelina. Nella quale voi troverete più per disteso come i giganti nacquero in questo mondo, e come da essi, in linea retta, discese Gargantua, padre di Pantagruele; e non vi dispiaccia se per il momento io me ne dispenso, ancora che la cosa sia tale che, quante più volte fosse ricordata, tanto più piacerebbe alle vostre signorie, avendo in ciò dalla mia l'autorità di Platone, nel "Filebo" e nel "Gorgia", nonché di Flacco, che dice esservi certi argomenti (come sono questi miei senza dubbio) i quali quanto più si ripetono più divertono.
Volesse Iddio che ciascuno di noi sapesse con altrettanta certezza la sua genealogia, dall'arca di Noè fino ad oggi! Io penso che vi siano oggidí parecchi imperatori, re, duchi, principi e papi su questa terra, i quali sono discesi da miserabili accattoni e da facchini; come, viceversa, tanti sono oggi straccioni da ospizio, che penan la vita in miseria, e son discesi dal sangue e dalla stirpe di grandi re e imperatori, considerando l'ammirevole trasferirsi dei regni e degli imperi: ...

(Traduzione: Mario Bonfantini)


Vincenzo Rabito (1899-1981)

Terra matta
Questa è la bella vita che ho fatto il sotto scritto Rabito Vincenzo, nato in via Corsica a Chiaramonte Qulfe, d'allora provincia di Siraqusa, figlio di fu Salvatore e di Qurriere Salvatrice, chilassa 31 marzo 1899, e per sventura domiciliato nella via Tommaso Chiavola. La sua vita fu molta maletratata e molto travagliata e molto desprezata. Il padre morì a 40 anne e mia madre restò vedova a 38 anne, e restò vedova con 7 figlie, 4 maschele e 3 femmine, e senza penzare più alla bella vita che avesse fatto una donna con il marito, solo penzava che aveva li 7 figlie da campare e per darece ammanciare.
(a cura di Evelina Santangelo e Luca Ricci)


Honorat de Bueil marquis de Racan (1589-1670)

Psaumes (...)
PSAUME 1
Ô bien-heureux celuy qui prit dès son printemps
la vertu pour objet de ses premieres flâmes,
et qui n'a point hanté les forts esprits du temps,
dont la contagion perd les corps et les âmes!
Ils disent que le sort regne seul dans les cieux,
que les foudres sur nous tombent à l'avanture;
ils disent que la crainte est mere des faux-dieux,
et n'en connoissent point d'autre que la nature.


Ann Radcliffe (1764-1823)

The Italian: or, The Confessional of the Black Penitents
About the year 1764, some English travellers in Italy, during one of their excursions in the environs of Naples, happened to stop before the portico of the Santa Maria del Pianto, a church belonging to a very ancient convent of the order of the Black Penitents. The magnificence of this portico, though impaired by time, excited so much admiration, that the travellers were curious to survey the structure to which it belonged, and with this intention they ascended the marble steps that led to it.
L'italiano o Il confessionale dei Penitenti Neri
Correva l'anno 1764 quando alcuni viaggiatori inglesi in Italia, durante una delle loro escursioni nei dintorni di Napoli, si fermarono casualmente innanzi al portico di Santa Maria del Pianto, una chiesa annessa all'antichissimo convento dell'ordine dei "Penitenti Neri". La magnificenza del portico, per quanto danneggiata dal tempo, destò tanta ammirazione che i viaggiatori furono curiosi di ispezionare la struttura cui esso apparteneva, e con tale intenzione si avviarono su per i gradini di marmo che vi conducevano.

(Traduzione: Mario Prayer)

The Mysteries of Udolpho
On the pleasant banks of the Garonne, in the province of Gascony, stood, in the year 1584, the chateau of Monsieur St. Aubert. Fromits windows were seen the pastoral landscapes of Guienne and Gascony stretching along the river, gay with luxuriant woods and vine, and plantations of olives. To the south, the view was bounded by the majestic Pyrenees, whose summits, veiled in clouds, or exhibiting awful forms, seen, and lost again, as the partial vapours rolled along, were sometimes barren, and gleamed through the blue tinge of air, and sometimes frowned with forests of gloomy pine, that swept downward to their base. These tremendous precipices were contrasted by the soft green of the pastures and woods that hung upon their skirts; among whose flocks, and herds, and simple cottages, the eye, after having scaled the cliffs above, delighted to repose.
I misteri di Udolfo
Nell' anno 1584 sorgeva sulle amene sponde della Garonna, nella provincia della Guascogna, il castello di Monsieur St. Aubert. Dalle sue finestre si scorgevano i paesaggi pastorali della Guienna e della Guascogna, che si stendevano lungo il fiume allietati da vigne e boschi lussureggianti, e da piantagioni di ulivi. A sud il panorama era delimitato dai maestosi Pirenei, le cui vette, ammantate di nuvole o terrificanti quando mostravano il proprio volto fra una spirale di nebbia e l'altra, si ergevano ora spoglie, scintillanti nel turchino dell'etere, ora accigliate di cupe foreste di pini, che scendevano fino ai loro piedi. Contrastava con quegli orridi precipizi il verde tenero dei pascoli e dei boschi alle loro falde, fra i cui greggi, mandrie e semplici capanne l'occhio, dopo avere scalato le alture che li sovrastavano, riposava felice.

(Traduzione: Lidia Conetti)

A Sicilian Romance
On the northern shore of Sicily are still to be seen the magnificent remains of a castle, which formerly belonged to the noble house of Mazzini. It stands in the centre of a small bay, and upon a gentle acclivity, which, on one side, slopes towards the sea, and on the other rises into an eminence crowned by dark woods. The situation is admirably beautiful and picturesque, and the ruins have an air of ancient grandeur, which, contrasted with the present solitude of the scene, impresses the traveller with awe and curiosity.
Romanzo siciliano
Sulla sponda settentrionale della Sicilia si vedono i grandiosi resti di un castello, che apparteneva un giorno alla famiglia Mazzini. Esso è situato in fondo a una piccola baia, sul declivio di un colle che da un lato giunge fino al mare, e dall'altro va a finire in una sporgenza ricoperta di folti boschetti. Il luogo è assai pittoresco, e le stesse rovine del castello rappresentano tuttora un monumento di antica magnificenza, che, contrastando con l'attuale loro solitudine, riempie l'animo di chi le contempla di malinconia insieme e di curiosità.

(Traduzione: Rita Bernini)


Marguerite Radcliffe Hall (1880-1943)

The Well of Loneliness
Not very far from Upton-on-Severn - between it, in fact, and the Malven Hills - stand the country seat of the Gordons of Bramley; well-timbered, well-cottaged, well-fenced and well-watered, having, in this latter respect, a stream that forks in exactly the right position to feed two large lakes in the grounds.
The house itself is of Georgian red brick, with charming circular windows near the roof. It has dignity and pride without ostentation, self-assurance without arrogance, repose without inertia; and a gentle aloofness that, to those who know its spirit, but adds to its value as a home. It is indeed like certain lovely women who, now old, belong to a bygone generation-women who in youth were passionate but seemly; difficult to win but when won, all-fulfilling. They are passing away, but their homesteads remain, and such an homestead is Morton.
Il pozzo della solitudine
Non molto lontano da Upton-on-Severn, tra questa località, per l'esattezza, e le colline di Malvern, si erge la residenza di campagna dei Gordon di Bramley; bei boschi, belle masserie, bei recinti e buona irrigazione, grazie a un torrente che si biforca nel punto più opportuno andando ad alimentare due grossi laghi.
La villa in sé è di mattoni rossi in stile georgiano, con deliziose finestre circolari sotto il tetto. Ha dignità e fierezza senza ostentazione, sicurezza di sé senza arroganza, quiete senza inerzia; e un dolce riserbo che, agli occhi quanti ne conoscono lo spirito, non fa che accrescerne il valore come dimora. Fa pensare, in un certo senso, a certe dame vezzose che, ormai in là con gli anni, appartengono a una generazione passata: in gioventù erano state appassionate ma con decoro, difficili da conquistare ma, una volta vinte, capaci di appagare pienamente. Esse, poco a poco, se ne vanno, ma le loro dimore restano, e una di queste è Morton Hall.

(Traduzione: Lucio Angelini)


Raymond Radiguet (1903-1923)

Le Bal du comte d'Orgel
Les mouvements d'un coeur comme celui de la comtesse D'Orgel sont-ils surannés? Un tel mélange du devoir et de la mollesse semblera peut-être, de nos jours, incroyable, même chez une personne de race et une créole. Ne serait-ce pas plutôt que l'attention se détourne de la pureté, sous prétexte qu'elle offre moins de saveur que le désordre?
Mais les manoeuvres inconscientes d'une âme pure sont encore plus singulières que les combinaisons du vice. C'est ce que nous répondrons aux femmes, qui, les unes, trouveront Mme D'Orgel trop honnête, et les autres trop facile.
Il ballo del conte d'Orgel
I moti di un cuore come quello della contessa d'Orgel sono fuori moda? Un simile miscuglio di dovere e di mollezza potrà forse sembrare, ai giorni nostri, incredibile, persino in una persona di razza o in una creola. Non sarà piuttosto il fatto che l'attenzione si allontana dalla purezza, col pretesto che dà meno gusto del disordine?
Ma i raggiri inconsci di un animo puro sono ancor più singolari delle combinazioni del vizio. È ciò che noi risponderemo alle donne, fra cui, le une troveranno la signora d'Orgel troppo onesta, le altre troppo leggera.

(Traduzione: Gian Piero Bona)

Le Diable au corps
Je vais encourir bien des reproches. Mais qu'y puis-je? Est-ce ma faute si j'eus douze ans quelques mois avant la déclaration de la guerre? Sans doute, les troubles qui me vinrent de cette période extraordinaire furent d'une sorte qu'on n'éprouve jamais à cet âge; mais comme il n'existe rien d'assez fort pour nous vieillir malgré les apparences, c'est en enfant que je devais me conduire dans une aventure où déjà un homme eût éprouvé de l'embarras. Je ne suis pas le seul. Et mes camarades garderont de cette époque un souvenir qui n'est pas celui de leurs aînés. Que ceux déjà qui m'en veulent se représentent ce que fut la guerre pour tant de très jeunes garçons: quatre ans de grandes vacances.
Il diavolo in corpo
Devo aspettarmi dei rimproveri. Ma che cosa posso farci? È forse colpa mia se compii dodici anni qualche mese prima che la guerra fosse dichiarata? Probabilmente i turbamenti provocati da quel periodo straordinario furono d'un genere che non si prova mai a quell'età; ma dato che non esiste nulla di abbastanza forte da invecchiarci malgrado le apparenze, era destino che mi comportassi come un bambino in un'avventura che avrebbe messo in difficoltà perfino un adulto. Non sono il solo. I miei coetanei serberanno di quell'epoca un ricordo diverso rispetto a chi è più grande di loro. E chi mi vuol male immagini pure che cosa fu la guerra per tanti ragazzi: quattro anni di grandi vacanze.

(Traduzione: Maurizio Enoch)


Natasha Radojčić-Kane (1966)

Homecoming
A fat peasant woman, a rarity for wartime, kicked her bloated leg against the cage stuffed with white chickens yelling, shoo, shoo to prevent the birds from huddling together and keeping whatever breeze there was from cooling them off. Each time she hit the cage her colossal pink and purple cleavage bobbled from side to side almost swallowing the thick gold chain between her breasts. The petrified birds clustered closer, cocking their crimson-crested heads and their long white necks away from the attacking limb. By the next sundown, the townsfolk would finish picking out which of the offered birds were juicy and plump enough to adorn their break-of-the-Ramadan-fast feasts. The chosen heads and necks would be separated by the chakija's curved blades.
Ritorno a casa
Una contadina corpulenta, autentica rarità in tempo di guerra, tirò l'ennesima pedata alla gabbia piena zeppa di polli, sbraitando sciò, sciò per evitare che i pennuti si stringessero troppo assieme e impedissero alla poca aria che circolava di rinfrescarli. A ogni colpo l'immane solco rosa e porpora tra i seni ballonzolava di qua e di là, minacciando di inghiottire la spessa catena d'oro che la donna portava sul petto. Pietrificati dal terrore, i polli si stipavano ancora di più, spingendo le creste rosse e i lunghi colli bianchi il più lontano possibile dagli assalti del piedone. Il giorno dopo, prima del tramonto, gli abitanti del villaggio avrebbero scelto i volatili più grassi e succosi per arricchire il banchetto che interrompe il Ramadan. E alle lame curve delle loro
chakija sarebbe toccato separare teste e colli dei predestinati.
(Traduzione: Roberto Serrai)

You Don't Have to Live Here
What remains of the early days begins with an image of my foot. It's soiled and swollen from the heat. It presses into the chair. The chair is ordinary: four legs and a seat. Part of an average waiting room. The waiting room is in a Mental Building. My other foot dangles.
Mother is inside talking with the Specialist and the Policeman with the most stripes.
A gray-haired woman sits across from me. Her lips are smacking, mouthing. Help me, help me please, each time her attendant looks away. The creases on her face are deep and dirty. Her eyes heave with fear. I wonder where her family is. Then another attendant arrives, followed by a woman with a neat bun. They force the gray-haired woman to stand up. She stumbles a little, her arms caught behind her, and she whispers to me. Don't leave me, please don't leave me.
I am afraid for her, afraid of where they are taking her. But I don't know how to help. Be careful, I call after her. Keep dry.
Domicilio sconosciuto
Quel che resta dei vecchi tempi comincia con un'immagine del mio piede. È sporco e gonfio per il gran caldo. Preme contro la sedia. È una sedia qualunque, quattro gambe e uno schienale. Parte di una mediocre sala d'attesa. La sala d'attesa sta in un Istituto psichiatrico. L'altro piede penzola.
La mamma è dentro che parla con lo Specialista e il Poliziotto che ha più galloni di tutti.
Di fronte a me c'è una donna coi capelli grigi. Ogni volta che l'infermiere guarda da un'altra parte schiocca le labbra, dice muta aiutami, ti prego aiutami. In faccia ha solchi profondi e sporchi. Gli occhi sono gonfi di paura. Mi chiedo dove siano i suoi parenti. Poi arriva un altro infermiere, seguito da una donna con una crocchia perfetta. Costringono la donna coi capelli grigi ad alzarsi. Lei barcolla un po', le braccia tenute saldamente dietro la schiena, e mi sussurra non lasciarmi, ti prego non lasciarmi.
Ho paura per lei, paura di dove la stanno portando. Ma non so come aiutarla. Attenta, le grido dietro. Mi raccomando.

(Traduzione: Elena Dal Pra)


Giovanni Raiberti (1805-1861)

Sul gatto. Cenni fisiologici e morali
Il gatto! Oh, il gatto ha saputo scegliersi il miglior posto possibile nella storia naturale. Egli si è così ben collocato in mezzo alla più raffinata civiltà e alla più selvaggia indipendenza, da prendere tutto il buono e schivare tutto il cattivo dei due stati. Nel che parmi aver esso praticata e indicata al mondo fin dal principio dei secoli la gran teorica del Giusto mezzo, della quale osano menar vanto d'invenzione i politici moderni: e che non è mai tanto bene applicata, come all'arte difficilissima di godere la vita.
Vediamo il nostro eroe in azione.


Christian Raimo (1975)

Il peso della grazia
Quando usciamo la luce ci arriva addosso come una morte senza dolore, mentre Fiora continua a guardare verso di me e sorridere, sbattere il portone, cercare le chiavi, in questa mattinata di mezza estate che fino a un istante fa è stata immobile, assoluta, e adesso riprende le sue fattezze naturali; lenta, pallida e impaurita come dopo un letargo.

Tranquillo prof, la richiamo io
Non è molto importante il mio nome, ma mi piacerebbe che mi chiamaste Radar: c'è un motivo «personale», «sentimentale», che... ok, ve lo spiegherò in seguito.
Faccio l'insegnante. Anzi — diciamola meglio — io sono un insegnante. Il mio sangue è fatto del gesso che trasuda dalle lavagne. La mia carne è il succo della vita che sprigiona dall'inchiostro delle pagine sul registro. Il mio cuore batte all'unisono con l'eco delle campanelle.


Patrick Rambaud (1946)

La bataille
Le mardi 16 mai 1809, dans la matinée, une berline entourée de cavaliers sortit de Schönbrunn pour longer à petit train la rive droite du Danube. C'était une voiture ordinaire, de couleur olive, sans écussons. A son passage des paysans autrichiens ôtaient leurs chapeaux noirs à large bord, par prudence mais sans respect, car ils connaissaient les officiers qui trottaient sur leurs chevaux arabes à crinière longue, une peau de panthère sous les fesses, avec des uniformes à la hongroise, blancs, écarlates, chargés d'or, une plume de héron au shako : ces jeunes messieurs accompagnaient partout Berthier, le major général de l'armée d' occupation.
La battaglia
Nella mattinata di mercoledì 16 maggio 1809, una berlina attorniata da cavalieri uscì da Schönbrunn per costeggiare ad andatura moderata la riva destra del Danubio. Era una carrozza ordinaria, di colore oliva, senza insegne. Al suo passaggio i contadini austriaci si toglievano i cappelli neri dalla larga tesa, per prudenza ma senza rispetto, perché conoscevano gli ufficiali che trottavano sui loro cavalli arabi dalla lunga criniera e con una pelle di leopardo sulle chiappe, con le uniformi all'ungherese, bianche, scarlatte, sovraccariche d'oro, e una piuma di airone sullo sciaccò: quei giovanotti accompagnavano dappertutto Berthier, il capo di stato maggiore dell'esercito di occupazione.

(Traduzione: Egi Volterrani)


Giambattista Ramusio (1485-1557)

Delle navigationi et viaggi
L'Africa nella lingua arabica è appellata Ifrichia, da faraca, verbo che nella favella degli Arabi suona quanto nella italiana "divide", e perché ella sia cosí detta sono due opinioni. L'una delle quali è percioché questa parte della terra è separata dalla Europa per il mar Mediterraneo e dall'Asia per il fiume del Nilo; l'altra è che questo tal nome sie derivato da Ifrico, re dell'Arabia Felice, il quale fu il primo che venisse ad abitarla. Costui, rotto in battaglia e scacciato dai re d'Assiria, non potendo far ritorno al suo regno col suo esercito velocemente passò il Nilo, e avendo dirizzato il cammino verso ponente, non si fermò prima che nelle parti vicine a Cartagine pervenne. E di qui è che gli Arabi non tengono quasi per Africa altro che la regione di Cartagine, e per tutta Africa comprendono la parte occidentale solamente.


Charles Ferdinand Ramuz (1878-1947)

La guerre aux papiers (La guerra ai documenti)
Borchat era appena uscito, quel giorno, dalla casa di Fanchette Centlivres; e rientrava per la strada di sotto (l'altra attraversa il paese).
Non era molto di buon umore; camminava lentamente con le mani in tasca; bisogna dire che quel giorno, un giorno di fine inverno, metteva tristezza.

(Traduzione: Cesare Lupo)


Ayn Rand (Alisa Zinov'evna Rozenbaum) (1905-1982)

Anthem
It is a sin to write this. It is a sin to think words no others think and to put them down upon a paper no others are to see. It is base and evil. It is as if we were speaking alone to no ears but our own. And we know well that there is no transgression blacker than to do or think alone. We have broken the laws. The laws say that men may not write unless the Council of Vocations bid them so. May we be forgiven!
La vita è nostra
Scrivere queste cose è una colpa. È una colpa pensar parole che nessun altro pensa, e scriverle su della carta che nessun altro deve vedere. È un'azione bassa e cattiva come se si parlasse da soli, per i nostri orecchi soltanto. E sappiamo bene che non vi è trasgressione più grave del fare e del pensare da soli. Abbiamo infranto le leggi. Le leggi dicono che gli uomini non devono scrivere a meno che il Consiglio delle Vocazioni non glielo abbia permesso. Che ci sia perdonato!

(Traduzione: Giuseppina Ripamonti Perego e Maria Zotti)


Ron Rash (1953)

One Foot in Eden (Un piede in paradiso)
Era sorto un problema alla Frontiera, un postaccio a nord della contea, e Bobby era passato da me perché non voleva andarci da solo. Non potevo biasimarlo. Un distintivo solo, specie se di un vice, rischiava di non bastare. La clientela era di quelle rudi, giovanotti di Salem e Jocassee che venivano a mischiarsi con giovanotti calati dalla Carolina del Nord. Di solito era quello il problema, ragazzi della Carolina del Nord che se le davano con ragazzi della Carolina del Sud.
(Traduzione: Tommaso Pincio)


Rudolph Erich Raspe (1737-1794)

Singular Travels, Campaigns and Adventures of Baron Munchausen
I set off from Home on a journey to Russia, in the midst of winter, from a just notion that frost and snow must of course mend the roads, which every traveller had described as uncommonly bad through the northern parts of Germany, Poland, Courland, and Livonia. I went on horseback, as the most convenient manner of travelling; I was but lightly clothed, and of this I felt the inconvenience the more I advanced north-east. What must not a poor old man have suffered in that severe weather and climate, whom I saw on a bleak common in Poland, lying on the road, helpless, shivering, and hardly having wherewithal to cover his nakedness?
Viaggi straordinari, campagne e avventure del Barone di Münchausen
Partii da casa per un viaggio in Russia nel cuore dell'inverno, convinto che il gelo e la neve avrebbero certamente migliorato quelle strade che ogni viaggiatore ha descritto come particolarmente cattive nelle regioni settentrionali della Germania, in Polonia, Curlandia e Livonia. Viaggiavo a cavallo, il modo più comodo di muoversi, e vestivo abiti leggeri, patendone gli inconvenienti man mano che procedevo verso nord-est. Cosa allora non doveva aver sofferto, in quel clima così rigido, il povero vecchio che vidi in una brulla distesa in Polonia, steso sulla strada, indifeso, tremante, con a malapena qualche indumento per coprire le sue nudità?


Cristina Rava (1958)

La beffa
Ardelia entra nella casa, abituata all’andirivieni degli investigatori, al mormorio indaffarato degli agenti del Nucleo scientifico, ai gesti del tecnico che registra ogni dettaglio con la videocamera. Lo scenario della morte violenta, con i suoi attori, è parte della sua vita. Ma non la distrae mai dall’osservazione del paesaggio circostante.


Marjorie Kinnan Rawlings (1896-1953)

Golden Apples (Le mele d'oro)
Un pettirosso trillò fra le foglie scarlatte della madreselva contro il bianco muro di cinta del cimitero. Il piccolo quadrato di terreno, un miglio ad est del villaggio contadino di Purley, si apriva in una radura nel cuore della giungla. Querce e magnolie, palme e liquidambar erano stati abbattuti e le ceppaie divelte, per far posto ad uomini e donne che non avevano più bisogno della foresta né d'altro e non chiedevano che pace. Il gruppetto raccoltosi ai funerali di Luca Brinley e di sua moglie si avvicinò strascicando i piedi alla grande fossa aperta. Il pettirosso sventagliò la coda, spiccò il volo verso il gelso selvatico presso l'entrata del cimitero, e ne frugò i rami in ansiosa ricerca di bacche.
(Traduzione: Bruno Maffi e Edoardo Canali)

The Yearling
A column of smoke rose thin and straight from the cabin chimney. The smoke was blue where it left the red of the clay. It trailed into the blue of the April sky and was no longer blue but gray. The boy Jody watched it, speculating. The fire on the kitchen hearth was dying down. His mother was hanging up pots and pans after the noon dinner. The day was Friday. She would sweep the floor with a broom of ti-ti and after that, if he were lucky, she would scrub it with the corn shucks scrub. If she scrubbed the floor she would not miss him until he had reached the Glen. He stood a minute, balancing the hoe on his shoulder.
Il cucciolo
Dal comignolo della casupola il fumo saliva sottile, verticale, cilestrino contro la terra rossa ma grigio contro l'azzurro del cielo d'aprile. Il ragazzetto Jody lo stava contemplando, immerso in pensieri. Il focolare era quasi spento, la mamma ora finiva di lavare i piatti, poi si metteva a scopare e magari – oggi che era venerdì – a bruscare il pavimento con l'acqua calda e il sapone; in questo caso Jody poteva arrivare al Fosso prima che lei s'accorgesse che s'era allontanato. Stette fermo un altro po', la zappa in bilico sulla spalla, riflettendo.

(Traduzione: Carlo Coardi)


Jean Ray (Raymond Jean Marie De Kremer) (1887-1964)

Malpertuis
L'affaire du couvent des Pères Blancs ne fut pas mauvaise.
J'aurais pu faire main basse sur bien des choses précieuses, mais, pour être un indévot, je ne suis pas un incroyant et l'idée seule de m'emparer d'objets du culte, même s'ils sont d'or et d'argent massifs, m'emplit d'horreur.
Les bons moines pleureront leurs palimpsestes, incunables et antiphonaires disparus, mais ils loueront le Seigneur d'avoir détourné une main impie de leurs ciboires et de leurs ostensoirs.
J'ai cru que la lourde gaine d'étain que je découvris dans une cachette de la bibliothèque monacale devait contenir quelques coûteux parchemins dont un collectionneur sans grand scrupule m'aurait donné gros, mais je n'y trouvai qu'un gribouillis dont je remis la difficile lecture à des jours à venir.
Ils vinrent à l'époque où le produit de mon expédition fit de moi un homme aisé aux aspirations calmes et régulières. Il n'y a que la fortune pour faire des ruffians, des gens honnêtes, soumis aux lois des hommes.
Malpertuis
La faccenda del convento dei Pères Blancs non andò male.
Avrei potuto far man bassa di molte cose di valore, ma pur essendo laico non sono miscredente, e la sola idea di trafugare oggetti di culto, anche se in oro o argento puro, mi riempie d'orrore.
I buoni monaci piangeranno i manoscritti, gli incunaboli e gli antifonari scomparsi, ma loderanno il Signore per aver sviato la mano sacrilega dai loro cibori e ostensori.
Credevo che il pesante tubo di stagno, che scoprii in un nascondiglio della biblioteca, contenesse delle preziose pergamene che un collezionista di pochi scrupoli mi avrebbe pagato care, ma al suo interno trovai solo fogli pieni di scarabocchi, la cui difficile lettura rimandai a giorni futuri.
Vennero, quei giorni, quando il bottino della spedizione ebbe fatto di me un borghese agiato, dalle aspirazioni tranquille e regolari. Non c'è che il denaro per far di un mascalzone un onest'uomo, rispettoso delle leggi umane.

(Traduzione: Marianna Basile)


Domenico Rea (1921-1994)

Spaccanapoli
Tredici anni or sono, con una lettera, il Centro di Educazione Elementare mi ordinava di raggiungere Roccapina, un paesino pugliese. Vi arrivai dopo due giorni di viaggio e trovai che ero atteso dalle autorità del luogo e dalle persone più facoltose. Quando la sera chiesi di un alloggio, spontaneamente Casimiro Clarus mi offrì una camera nel suo palazzo. Il mattino seguente ringraziai la fortuna perché ero capitato nella più bella casa di Roccapina, la più comoda.


Ermanno Rea (1927-2016)

La dismissione
"L'espressione malinconica dei tuoi occhi, la tua aria tra rassegnata e distratta, i tuoi gesti molli... ecco un buon punto di partenza. Che cosa c'è dentro di te in questo inizio avanzato di millennio?" Bella domanda per cominciare un libro. Una grande desolata radura, che cos'altro potrebbe esserci? Quanto ai miei "immediati dintorni" (strano modo di alludere a mia moglie Rosaria), hai fatto bene a tirarli in ballo tra le prime quattro domande che mi hai sottoposto, "tanto per entrare in argomento". Giusto una settimana fa Rosaria mi ha preannunciato infatti di essere in procinto di partire "per un periodo di riflessione" (si dice sempre così quando un matrimonio comincia a traballare).

Fuochi fiammanti a un'hora di notte
L'Isola un tempo era infestata dai pirati, dice Martino. E racconta che sulle sue alture esiste ancora oggi un sentiero che, superata una prominenza rocciosa, "si arrampica fino ai piedi del Timpuni e Fimmini sul quale, proprio per la sua inaccessibilità, erano solite rifugiarsi le donne per sfuggire alle incursioni dei Saraceni" (parole di un blasonato viaggiatore del secolo scorso).
Un giorno in quelle acque ci fu un sanguinosissimo scontro. Costretti dai venti avversi a cercare riparo su un fianco dell'Isola, "quattro brigantini di Tunisi et una galeotta" diedero l'àncora ai piedi di una grande sciara. Anche su quel lato il mare mugghiava con onde alte e prepotenti, e la ciurma aveva il suo bel daffare per impedire che i legni scarrocciassero pericolosamente.


Charles Reade (1814-1884)

The Cloister and the Hearth (...)
Not a day passes over the earth, but men and women of no note do great deeds, speak great words, and suffer noble sorrows; of these obscure heroes, philosophers, and martyrs, the greater part will never be known till that hour, when many that are great shall be small, and the small great; but of others the world's knowledge may be said to sleep: their lives and characters lie hidden from nations in the annals that record them. The general reader cannot feel them, they are presented so curtly and coldly: they are not like breathing stories appealing to his heart, but little historic hail-stones striking him but to glance off his bosom: nor can he understand them; for epitomes are not narratives, as skeletons are not human figures.


Pauline Réage (Dominique Aury / Anne Desclos) (1907-1998)

Histoire d'O (Storia di O)
Un giorno l'amante porta O a fare una passeggiata in un quartiere dove non vanno mai, il parco Montsouris, il parco Monceau. A un angolo del parco, all'inizio di una via dove non stazionano mai tassí, dopo aver passeggiato nel parco ed essersi seduti fianco a fianco sul ciglio di un prato, notano un'automobile col tassametro, che assomiglia a un tassí. "Sali," lui dice. Lei sale. Si sta facendo sera, ed è autunno. Lei è vestita come sempre: scarpe coi tacchi alti, un abito dalla gonna pieghettata, una camicetta di seta, e niente cappello. Ma lunghi guanti che inguainano le maniche dell'abito e nella borsetta di cuoio i documenti, la cipria e il rossetto.
(Traduzione: Andrea D'Anna)

Retour à Roissy (Ritorno a Roissy)
Dunque tutto sembrava stabilito: settembre si avvicinava. Verso metà settembre O doveva ritornare a Roissy, portando con sé Natalie, e René, rientrato da un viaggio in Nordafrica, sarebbe venuto con Jaqueline - almeno così aveva fatto capire. Quanto al periodo di tempo per cui Natalie e O si sarebbero trattenute, per O sarebbe sicuramente dipeso dalle decisioni di Sir Stephen, per Natalie, invece da quel che avrebbero deciso i signori, o il signore, che la sorte le avrebbe riservato a Roissy.
(Traduzione: Olivier Fernandez)


Joyce Reardon (Ridley Pearson) (19??)

The diary of Ellen Rimbauer: My Life at Rose Red
Dear Reader:
in the summer of 1998, at an estate sale in Everett, Washington, I purchased a locked diary covered in dust, writings I believed to be those of Ellen Rimbauer. Beaumont University's Public Archive Department examined the paper, the ink and the binding and determined the diary to be authentic. It was then photocopied at my request. Ellen Rimbauer's diary became the subject of my master's thesis and has haunted me ever since. (Excuse the pun!) John and Ellen Rimbauer were among the elite of Seattle's turn-of-the-century high society. They built an enormous private residence at the top of Spring Street that became known as Rose Red, a structure that has been the source of much controversy. In a forty-one-year period at least twenty-six individuals either lost their lives or disappeared within its walls.
Il diario di Ellen Rimbauer: la mia vita a Rose Red
Caro lettore,
nell'estate del 1998, durante un'asta a Everett, nello Stato di Washington, acquistai un diario, chiuso a chiave e coperto di polvere, che ritenevo contenesse gli scritti di Ellen Rimbauer. La Beaumont University provvide a esaminare il manoscritto, l'inchiostro e la rilegatura, stabilendo che il diario era autentico. Dietro mia richiesta, il documento fu fotocopiato. Il diario di Ellen Rimbauer divenne l'argomento della mia tesi di dottorato e da allora mi ha stregata. All'inizio del Novecento, John ed Ellen Rimbauer appartenevano all'alta società di Seattle. Costruirono un'enorme residenza privata, conosciuta come "Red Rose", un edificio destinato a diventare oggetto di molte controversie. In un arco di tempo di quarantun anni, almeno ventisei persone persero la vita o scomparvero fra quelle mura.

(Traduzione: Gian M. Giughese)


Liviu Rebreanu (1885-1944)

Padurea spinzuratilor
Sub cerul cenusiu de toamna ca un clopot urias de sticla aburita, spinzuratoarea noua si sfidatoare, infipta la marginea satului, intindea bratul cu streangul spre cimpia neagra, intepata ici-colo cu arbori aramii. Supraveghiati de un caporal scund, negricios, si ajutati de un taran cu fata parosa si rosie, doi soldati batrini sapau groapa, scuipindu-si des in palme si hiciind a osteneala dupa fiecare lovitura de tirnacop .Din rana pamintului groparii zvirleau lut galben, lipicios...
Il bosco degli impiccati
Sotto un cielo grigio autunnale, come una campana enorme di vetro appannata, la forca nuova, arrogante, piantata al margine del villaggio, stendeva il braccio con la corda verso la pianura nera trafitta qua e là da alberi color di rame. Sorvegliati da un caporale tozzo, annerito e aiutati da un contadino dalla faccia pelosa ed arrossata, due vecchi soldati scavavano la fossa, sputandosi spesso fra la mani, mostrando fatica dopo ogni colpo di piccone. Dalla ferita della terra gli zappatori gettavano fango giallo, appiccicoso...

(Traduzione: Edoardo Fontanarossa)


Francesco Recami (1956)

Commedia nera n. 1
"Caro, mi passeresti la marmellata di mirtilli, per favore? E già che ci sei, anche il burro?"
L'uomo in pigiama a righe eseguì, ma era chiaro che aveva ben altro per la testa.

La cassa refrigerata. Commedia nera n. 4
L'apertura era prevista per le tre del pomeriggio. Fin dalle due e mezza un gruppo di persone stazionava nei pressi del portone d'ingresso della villetta monofamiliare.

I killer non vanno in pensione
Il parroco Don Carlo Zanobin usava preparare con molta meticolosità le sue prediche. Se le scriveva al computer, scopiazzava, lavorava di copia-incolla, e non si vergognava a tenere il pc sull'altare, per leggere con impeto ciò che aveva appuntato.

La verità su Amedeo Consonni
Giovanni Bacigalupo, detto Gassa, era nato a Camogli nel 1922. Figlio di marinai, nipote e bisnipote di marinai, aveva fatto il marinaio anche lui, imbarcandosi per la prima volta nel '39 su una nave mercantile.


Stefano Redaelli (?)

Ombra mai più
Non siamo noi che abbiamo fame di letteratura.
È la letteratura che ha fame di noi.
Si nutre di tutto, avidamente: di quello che abbiamo vissuto, di quello che vorremmo vivere, di quello che ci manca, di quello che possediamo (già ci sta per mancare), dei sogni (di notte, a occhi aperti), della realtà, di quello che vorremo tacere, portarci nella tomba (per vergogna), di quello che andrebbe gridato dai tetti, come una liberazione.
Ha fame la letteratura, una fame ancestrale.
Da quando il primo uomo ha iniziato a raccontare, seduto intorno a un fuoco, di ritorno dalla caccia, vivo ancora una volta per miracolo, non si è mai saziata.
Forse abbiamo iniziato a raccontare per lei, non per noi.
Non lo facciamo per sopravvivere, per esorcizzare la morte, per salvare qualcosa o qualcuno dall’oblio.
Lo facciamo per fame: la sua.
Ora le do in pasto la mia storia.
Forse per un po’ mi lascerà in pace.


Francesco Redi (1626-1698)

Bacco in Toscana
        Dell'Indico Orïente
Domator glorïoso il Dio del vino
fermato avea l'allegro suo soggiorno
a i colli Etruschi intorno;
e colà dove imperïal palagio
l'augusta fronte inver le nubi inalza
sul verdeggiante prato
con la vaga Arïanna un dì sedea,
e bevendo, e cantando
al bell'idolo suo così dicea:
        Se dell'uve il sangue amabile
non rinfranca ognor le vene,
questa vita è troppo labile,
troppo breve, e sempre in pene.


Patrick Redmond (1966)

The Wishing Game

Letter Published in The Times, 17th October 1957

The Old Rectory
Havering
Kent

Dear Sir,
I have been a loyal reader of your paper for over thirty years. I have always admired its ordered view of the world. I have, in fact, come to view it as an old friend, without whose sober companionship my day is incomplete.
It was therefore in shocked disbelief that I read the article by Colin Hammond: 'Prisoners of Privilege' that appeared in last Monday's edition.

L'allievo
LETTERA PUBBLICATA DAL "TIMES"
17 ottobre 1957

The Old Rectory
Havering, Kent

Sono da più di trent'anni un fedele lettore del suo giornale di cui ho sempre ammirato l'equilibrata visione del mondo. In effetti, ho finito per considerarlo un vecchio amico, a tal punto che un giorno trascorso senza la sua garbata compagnia mi sembrava incompleto.
Per questo motivo, ho letto con allarmata incredulità, sul numero di lunedì scorso, l'articolo di Colin Hammond
Prigionieri del privilegio.
(Traduzione: Piero Spinelli)


Dolores Redondo (1969)

El guardián invisible
Ainhoa Elizasu fue la segunda víctima del basajaun, aunque entonces la prensa todavía no lo llamaba así. Fue un poco más tarde cuando trascendió que alrededor de los cadáveres aparecían pelos de animal, restos de piel y rastros dudosamente humanos, unidos a una especie de fúnebre ceremonia de purificación. Una fuerza maligna, telúrica y ancestral parecía haber marcado los cuerpos de aquellas casi niñas con la ropa rasgada, el vello púbico rasurado y las manos dispuestas en actitud virginal.
Il guardiano invisibile
Ainhoa Elizasu fu la seconda vittima del Basajaun, e questo nonostante la stampa non lo definisse ancora così. Ma lo fece di lì a poco, quando si venne a sapere che intorno ai cadaveri si trovavano peli di animali, resti di pelle e tracce non precisamente umane, disposti insieme come per rappresentare una cerimonia funebre di purificazione. Una forza maligna, tellurica e ancestrale sembrava aver segnato i corpi delle vittime, poco più che bambine, con vestiti strappati, pelo pubico rasato e mani sistemate in posa verginale.

(Traduzione: Andrea Carlo Cappi)

Legado en los huesos
Localizó la tumba guiándose por la linea que el agua había dibujado en el suelo al caer desde el alero de la casa. Se arrodilló y de entre sus ropas extrajo una palita de jardín y una piqueta con las que desconchó la superficie compacta de la tierra oscura, que se desprendió en terrones húmedos y esponjosos, destilando un aroma rico como a madera y musgo.
Con cuidad, fue eliminando capas de unos pocos centímetros hasta que, mezcladoscon la tierra, aparecieron jirones ennegrecidos de tela podrida.
Inciso nelle ossa
Individuò la tomba seguendo la linea che l’acqua aveva disegnato a terra colando dalla grondaia di casa. Si inginocchiò e da una tasca interna estrasse una paletta da giardino e una minuscola zappa con cui rivoltò la superficie compatta della terra scura, che si sollevò in zolle umide e spugnose, emanando un odore buono, come di legno e muschio.
Facendo grande attenzione, cominciò piano piano a eliminare strati di pochi centimetri finché, mescolati alla terra, affiorarono brandelli anneriti di stoffa putrefatta, forse una copertina da culla.

(Traduzione: Claudia Marseguerra)

Ofrenda a la tormenta
Sobre el aparador, una lámpara iluminaba la estancia con una cálida luz rosada que adquiría otros matices de color al filtrase a través de los delicados dibujos de hadas que decoraban la tulipa. Desde la estantería, toda una colección de animalitos de peluche observaba con ojos brillantes al intruso, que, en silencio, estudiaba el gesto quieto del bebé dormido. Escuchó atento el rumor del televisor encendido en la habitación contigua y la estentórea respiración de la mujer que dormía en el sofá, iluminada por la luz fría proveniente de la pantalla. Paseó la mirada por el dormitorio estudiando cada detalle, embelesado en el momento, como si así pudiera apropiarse y guardar para siempre aquel instante convirtiéndolo en un tesoro en el que recrearse eternamente. Con una mezcla de avidez y serenidad grabó en su mente el suave dibujo del papel pintado, las fotos enmarcadas y la bolsa de viaje que contenía los pañales y la ropita de la pequeña, y detuvo los ojos en la cuna,
Offerta alla tormenta
Sopra il cassettone, una lampada illuminava la stanza con una calda luce rosata che assumeva nuove sfumature di colore filtrando tra le esili fatine disegnate sul paralume. Dall’alto degli scaffali, una collezione intera di peluche fissava con gli occhietti luccicanti l’intruso che osservava in silenzio l’espressione serena della bimba addormentata. Ascoltò attento il brusìo del televisore acceso nella stanza accanto e il respiro pesante della donna che sonnecchiava sul divano, illuminata dalla fredda luce dello schermo. Si guardò intorno studiando ogni dettaglio, quasi ipnotizzato, come se in quel modo potesse afferrare e conservare per sempre quell’istante trasformandolo in un tesoro in cui godere in eterno. Con un misto di voracità e distacco incise nella mente il delicato arabesco della carta da parati, le foto incorniciate e la borsa da viaggio con i pannolini e il cambio della piccola, e posò lo sguardo sulla culla.

(Traduzione: Claudia Marseguerra)


Tracy Rees (19??)

Amy Snow
Aurelia Vennaway held her breath as she tiptoed from the stuffy parlour and stole along the hallway. Her mother and aunts had paid her no attention for the past hour but that did not mean she would be allowed to leave. Her mother thought that the weather would keep her inside, that for once she would sit quietly and decorously in the corner as a little girl should.
Amy Snow
Trattenendo il fiato, Aurelia Vennaway si allontanò in punta di piedi dal salottino soffocante e percorse furtiva il corridoio. Nell'ultima ora sua madre e le sue zie non l'avevano degnata della minima attenzione, ma questo non significava che le avrebbero permesso di prendere congedo. Sua madre confidava che il cattivo tempo l'avrebbe indotta a rimanere in casa, che per una volta sarebbe rimasta seduta nell'angolo compita e silenziosa, come si confaceva a una fanciulla così giovane.

(Traduzione: Ada Arduini)

Florence Grace
The damn pony had bolted again. It had to be the most wicked, contrary creature in the West Wivel Hundred. We had been only half an hour on the moors when a pigeon flashed up in front of us, one foolish, startled creature before another. The pony plunged and vanished from under me, sending me sprawling in the mud. From there I watched his hairy white backside disappear into the distance.
'Coward!' I yelled. 'It were a piqeon!'
Florence Grace
Il dannato cavallo s'imbizzarrì di nuovo. Doveva essere l'animale più ombroso e indocile del West Wivel Hundred. Dopo appena mezz'ora di viaggio nella brughiera, un piccione si levò in volo all'improvviso di fronte a noi, creatura sciocca e spaventata a spaventarne un'altra. Il cavallo mi disarcionò e fuggì al galoppo, lasciandomi stesa nel fango a guardare il suo bianco dorso setoso scomparire in lontananza.
«Codardo!» gridai. «Era un piccione!»

(Traduzione: Ada Arduini)


Clara Reeve (1729-1807)

The Old English Baron, a Gothic Story
In the minority of Henry the Sixth, King of England, when the renowned John, Duke of Bedford was Regent of France, and Humphrey, the good Duke of Gloucester, was Protector of England, a worthy knight, called Sir Philip Harclay, returned from his travels to England, his native country. He had served under the glorious King Henry the Fifth with distinguished valour, had acquired an honourable fame, and was no less esteemed for Christian virtues than for deeds of chivalry.
Il vecchio barone inglese
Durante la minore età del re d'Inghilterra Enrico VI, quando era reggente di Francia il famoso Giovanni duca di Bedford e protettore d'Inghilterra il buon Humphrey duca di Gloucester, un degno cavaliere di nome Sir Philip Harclay tornava in Inghilterra, paese natio, reduce dai suoi viaggi. Aveva servito sotto il glorioso re Enrico V, distinguendosi per il suo valore; si era conquistato una grande fama, e non era meno stimato per le virtù cristiane che per le gesta cavalleresche.

(Traduzione: Sergio Marconi)


Rosa Regás (1933)

La canción de Dorotea (La canzone di Dorotea)
Si chiamava Adelita. Era talmente bassa che non si alzava da terra più di un metro e cinquanta neppure nelle rare occasioni in cui portava scarpe con i tacchi alti, sui quali si dondolava scomoda ma sicura. Ciò nonostante, la caratteristica più spiccata della sua figura era, senza alcun dubbio, la struttura di quel corpo piccolo. Piccolo, ma non gracile. Era robusto, forte, con spalle larghe e collo tozzo, ma i fianchi erano stretti in confronto alle spalle e alle cosce possenti. Le braccia corte e muscolose, innestate su un busto così ampio e solido che i piccoli seni quasi vi si perdevano, completavano il suo aspetto di aborigena in via di estinzione fuggita per qualche misterioso motivo da un paese lontano e primitivo.
(Traduzione: Claudio Fiorentino)


Helen Reilly (1891-1962)

Dead Man Control (Il segreto del milionario)
Katherine Kingston rimase immobile con le spalle appoggiate alla parete. Teneva il mento sollevato e teso in avanti, gli occhi socchiusi. Il respiro le usciva a piccoli rantoli dalle labbra semiaperte, come se avesse fatto una lunga corsa. Con la mano sinistra si teneva strette sul petto le pieghe della vestaglia, nella destra stringeva la pistola, così dura, così ferma, così rassicurante. Ma non era necessario farne scattare una seconda volta il grilletto.
(Traduzione: Giuseppina Taddei)

The Velvet Hand (La mano di velluto)
Fino alla sera del 3 giugno nessuno si era accorto che Libby Tallis fosse scomparsa.
Suo zio, Philip Haven, era giunto dal Messico nel pomeriggio, piuttosto di cattivo umore. Sebbene avesse annunciato telegraficamente il suo arrivo, Libby non era andata ad aspettarlo alla stazione, e lui aveva dovuto prendere un taxi.

(Traduzione: Silvia Albini)


Erich Maria Remarque (1898-1970)

Arc de Triomphe (Arco di trionfo)
Con passo rapido ma stranamente incerto, la donna ondeggiò verso Ravic. La notò solo quando gli fu vicina. Vide un volto pallido dagli zigomi alti e dagli occhi distanti, un volto rigido, da maschera, come sfasciato. Nella luce del lampione gli occhi avevano un'espressione vitrea, assente, che lo colpì.
La donna lo sfiorò quasi. Egli tese una mano, l'afferrò per il braccio e, poiché barcollava, la trattenne.
"Dove andate?" chiese.
La donna lo guardò fisso. Bisbigliò: "Lasciatemi!"

(Traduzione: Bruno Maffi)

Im Western nichts Neues (Niente di nuovo sul fronte occidentale)
Siamo a riposo, nove chilometri dietro il fronte. Ci hanno dato il cambio ieri; oggi abbiamo la pancia piena di fagioli bianchi con carne di manzo, e siamo sazi e soddisfatti. Anche per la sera ciascuno ha potuto prenderne una gavetta piena; inoltre, doppia porzione di salsiccia e di pane: tutto questo fa bene. Un fatto simile non era accaduto da un pezzo; il grosso cuciniere con la sua testa da pomodoro offre addirittura il cibo a chi lo vuole; a chiunque gli venga innanzi fa segno col suo mestolo e gli riempie la gavetta. È disperato perché non sa come vuotare la sua marmitta.
(Traduzione: Stefano Jacini)


Jules Renard (1864-1910)

Poil de carotte
- Je parie, dit Madame Lepic, qu'Honorine a encore oublié de fermer les poules.
C'est vrai. On peut s' en assurer par la fenêtre. Là-bas, tout au fond de la grande cour, le petit toit aux poules découpe, dans la nuit, le carré noir de sa porte ouverte.
- Félix, si tu allais les fermer? Dit Madame Lepic à l'aîné de ses trois enfants.
- Je ne suis pas ici pour m'occuper des poules, dit Félix, garçon pâle, indolent et poltron.
- Et toi, Ernestine?
- Oh! Moi, maman, j'aurais trop peur!
Grand-frère Félix et soeur Ernestine lèvent à peine la tête pour répondre. Ils lisent, très intéressés, les coudes sur la table, presque front contre front.
- Dieu, que je suis bête! Dit Madame Lepic. Je n'y pensais plus. Poil De Carotte, va fermer les poules!
Pel di carota
"Scommetto", dice la signora Lepic, "che Onorina ha di nuovo dimenticato di chiudere le galline".
Proprio così. Basta guardare dalla finestra. Laggiù, in fondo al cortile, il pollaio ritaglia nella notte il nero riquadro della porta aperta.
"Felice, se andassi tu a chiuderle?", dice la signora Lepic al maggiore dei suoi figli.
"Come se fossi qui per badare alle galline!", risponde Felice, ragazzo pallido, indolente e poltrone.
"Allora tu, Ernestina?".
"Oh! io, mamma, io ho troppa paura!".
Il fratello Felice e la sorella Ernestina alzano appena la testa per rispondere. Stanno leggendo, interessatissimi, gomiti sulla tavola, fronti che quasi si toccano.
"Mio Dio, che stupida che sono!", dice la signora Lepic. "Non ci pensavo più. Pel di carota, va' a chiudere le galline".

(Traduzione: Renata Debenedetti)


Ruth Rendell (1930-2015)

The Monster in the Box
He had never told anyone. The strange relationship, if it could be called that, had gone on for years, decades, and he had never breathed a word about it. He had kept silent because he knew no one would believe him. None of it could be proved, not the stalking, not the stares, the conspiratorial smiles, not the killings, not any of the signs Targo had made because he knew that Wexford knew and could do nothing about it.
Lo sguardo del mostro
Non ne aveva mai parlato con nessuno. Quello strano rapporto, se si poteva definire tale, era andato avanti per anni, decenni, ma lui non si era lasciato sfuggire nemmeno una parola al riguardo. Aveva taciuto perché era consapevole che nessuno gli avrebbe creduto. Non poteva portare alcuna prova a dimostrazione del modo in cui Targo gli stava alle costole, di come lo guardava, con un sorriso beffardo, lasciandosi dietro una scia di morti, dei segnali che inviava, ben sapendo che Wexford sapeva, ma non poteva far niente.

(Traduzione: Giuseppe Settanni)


Karin Reschke (1940)

Verfolgte des Glücks. Findebuch der Henriette Vogel (L'inventario di Henriette Vogel)
Che sensazione di benessere durante il viaggio. Senza disturbi e oramai senza alcun timore, più niente a cui dover provvedere. Seduti l'uno di fronte all'altro, taciturni, eravamo immersi nelle ore venture. All'improvviso, rompendo il silenzio, l'amico mi chiese le mie annotazioni nel quaderno in ottavo, o meglio i fogli sparsi che gli avevo promesso. Volle sapere se li avessi lasciati a mio padre, a Pauline o a Vogel, palesemente deluso che non li recassi con me. Era troppo tardi per assicurargli che glieli avrei procurati; già da tempo li avevo inviati a Könisberg alla Manitius con preghiera di conservarli per Paulinchen. A nessun altro sarebbero stati consegnati quei fogli, neppure Vogel avrebbe potuto vederli - pur sapendo della loro esistenza non li aveva mai degnati del minimo interesse.
(Traduzione: Lieselotte Longato)


Nicolas-Edme Rétif de la Bretonne [anche Restif de la Bretonne] (1734-1806)

Les nuits de Paris (Le notti di Parigi)
La borsa dei poveri
Avevo da fare alle sei: mi alzai, uscii. Le strade erano tranquille e deserte, perché gli oziosi non si erano ancora alzati. All'angolo di rue de la Mannaie, trovai una borsa con due luigi d'oro e dieci scudi da tre lire. Era di cuoio e sporca: "Sfortunato colui o colei che ha perduto questa borsa! - esclamai. - Come lo compiango!" E sentii in cuor mio una pena simile a quella provata qundo persi, comprando uno sgombro, all'ingresso del mercato Neuf, l'unico scudo da sei lire che possedevo.

(Traduzione: Anna Maria Scaiola)

Le paysan perverti (...)
Si j'ai rassemblé dans cette liasse tant de lettres de différentes personnes, jointes à celles d' un infortuné, qui m'a coûté bien des larmes, c'est dans la vue de mettre ma famille et tous les gens de campagne au fait des dangers que la jeunesse court dans les villes. Ô mes enfants! Restons dans nos hameaux, et ne cherchons point à sortir de l'heureuse ignorance des plaisirs des grandes cités; le vice en donne le goût, l'irréligion excite à s'y livrer, le crime fournit les ressources, et la misere, l'infamie, le supplice des scélérats, en sont quelquefois les fruits. Profitez de la lecture de ces lettres, où vous pourrez suivre toute la marche de la corruption qui s'empare d'un coeur innocent et droit.

La vie de mon père (...)
Edme Rétif, fils de Pierre et d'Anne Simon, naquit le 16 novembre 1692, à Nitri, terre dépendante de l'abbaye de Molême dans le Tonnerrois. Son père avait une fortune honnête: c'était un homme charmant par la figure, et d'une conversation amusante; on le recherchait de toutes parts, et lorsqu'on ne pouvait l'avoir, on venait chez lui. Comme il avait la satisfaction de toujours plaire, il prit aisément le goût d' une vie dissipée. Ses affaires en souffrirent.
Edme n'avait pas de brillant dans l'esprit; son père le crut sot, et le négligea; mais le caractère de ce jeune homme était solide: il avait le sens droit et l'esprit si juste que, dès l'âge de douze ans, effrayé du délabrement des affaires de sa maison, touché des larmes de la plus tendre des mères, il se mit à la tête et entreprit d'empêcher une ruine totale.


Rodrigo Rey Rosa (1958)

Carcel de arboles-El salvador de buques (Il tempo concesso)
La dottoressa Pelcari e il consigliere di Stato si diressero a passo svelto verso il viale. Sotto gli alberi era buio.
Camminavano lungo un tunnel di sabbia gialla e di foglie morte. A destra e a sinistra, a intervalli regolari, appollaiati su paletti a forma di T, c'erano i pappagalli, legati con una catenella e con la scodellina del cibo accanto alle zampe. Alcuni lanciavano grida stridule:
"Pri! pri!"
"Tir!"
"Ziii!"

(Traduzione: Vittoria Martinetto)

Piedrad encantadas (Giungla di pietra)
Guatemala, America Centrale. Bellissimo paese, brutta gente. Guatemala. La piccola repubblica dove la pena di morte non è mai stata abolita, dove il linciaggio è stato l'unica manifestazione duratura di organizzazione sociale. Città di Guatemala. Duecento chilometri quadrati di asfalto e cemento (prodotto e monopolizzato nell'ultimo secolo da un'unica famiglia). Prototipo della giungla d'asfalto, dove i ricchi girano in auto blindate e gli imprenditori di successo portano i giubbotti antiproiettile. La metropoli precolombiana che finanziò la costruzione di grandi città come Tikal o Uaxactún - e sulla quale fu edificata quella attuale - aveva raggiunto l'apice della sua potenza economica grazie al monopolio della pietra ossidiana, simbolo di durezza in un mondo che non conosceva l'uso del metallo.
(Traduzione: Sara Della Corte)


Sylvain Reynard (?)

Gabrel's Inferno
The poet stood next to the bridge and watched as the young woman approached. The world ground to a near standstill as he remarked her wide, dark eyes and elegantly curled brown hair.
At first he didn’t recognize her. She was breathtakingly beautiful, her movements sure and graceful. Yet there was something about her face and figure that reminded him of the girl he’d fallen in love with long ago. They’d gone their separate ways, and he had always mourned her, his angel, his muse, his beloved Beatrice. Without her, his life had been lonely and small.
Now his blessedness appeared.
Gabrel's Inferno. Tentazione e castigo
Il poeta si fermò accanto al ponte, incantato alla vista della giovane. Contemplando i suoi grandi occhi scuri e l'elegante acconciatura della chioma riccia e castana, ebbe l'impressione che il tempo si fosse fermato.
Da principio, rapito dalla bellezza mozzafiato, dall'incedere sicuro e armonioso, non l'aveva riconosciuta. Poi, però, qualcosa nel suo volto e nella figura gli ricordò la donna di cui si era innamorato tanto tempo prima. Le loro strade si erano divise, e lui l'aveva pianta a lungo: lei era il suo angelo, la sua Musa adorata. Beatrice. Senza di lei, aveva condotto un'esistenza solitaria, meschina.
Ora la fonte di ogni beatitudine era tornata.
(Traduzione: Elena Cantoni)


John Rhode (Cecil John Charles Street) (1884-1964)

The Murders in Praed Street (I delitti di Praed Street)
Praed Street non è certo una delle strade più amene di Londra. Là dove finisce, congiungendosi alla zona si indubbia rispettabilità di Bayswater, ha un aspetto più promettente, ma per tutto il resto del suo percorso lascia francamente a desiderare. Stretta, fiancheggiata da tristi botteghe, i cui squallidi edifici sovrastanti hanno un'aria tutt'altro che invitante, non può essere stata concepita che come un'umile appendice della sua più prosperosa vicina, Edgware Road. Malgrado ciò, senza ragioni apparenti, la Great Western Railway ha stabilito proprio lì il suo capolinea e Praed Street si è trovata dunque a diventare una grande arteria di passaggio.
(Traduzione: Federico Riccardi)


John Rhode (Cecil John Charles Street) (1884-1964) e
Carter Dickson (John Dickson Carr) (1906-1977)

Drop to his Death (Discesa fatale) (titolo dell'ediz. americana: "Fatal Descent")
Il dottor Horatio Glass entrò nel Temple alle undici precise e commise un sacrilegio due minuti dopo.
Per chiunque sia stato al Temple, questa notizia non necessita di particolari spiegazioni. Il Temple si erge in una monumentale, candida purità di pietra e marmo a St. Martin's Lane. Fa vergognare St. Martin's Lane e poco manca che non faccia vergognare anche St. Martin in persona. La sua elevazione di sei piani torreggia al di sopra del Coliseum, ogni piano essendo alto quasi sei metri.

(Traduzione: A. M. Francavilla)


Jean Rhys (Ella Gwendolen Rees Williams) (1890-1979)

Quartet
It was about half-past five on an October afternoon when Marya Zelli came out of the Café Lavenue, which is a dignified and comparatively expensive establishment on the Boulevard du Montparnasse. She had been setting there for nearly an hour and a half, and during that time she had drunk two glasses of black coffee, smoked six caporal cigarettes and read the week's Candide
Quartetto
Erano quasi le cinque e mezzo di un pomeriggio di ottobre quando Marya Zelli yscì dal Café Lavenue, un locale di aspetto decoroso e non troppo caro su Boulevard du Montparnasse. Era rimasta lì poco meno di un'ora e mezza, e in quell'ora e mezza aveva bevuto due caffè al vetro, fumato sei Caporal e letto il "Candide" della settimana.

(Traduzione: Franca Cavagnoli)

Wide Sargasso Sea
They say when trouble comes close ranks, and so the white people did. But we were not in their ranks. The Jamaican ladies had never approved of my mother, "because she pretty like pretty self" Christophine said.
She was my father's second wife, far too young for him the thought, and, worse still, a Martinique girl. When I asked her why so few people came to see us, she told me that the road from Spanish Town to Coulibri Estate where we lived was very bad and that road repairing was now a thing of the past. (My father, visitors, horses, feeling safe in bed - all belonged to the past.)
Il grande mare dei sargassi
Quando vengono i guai serrate le file, si suol dire, e i bianchi lo facevano. Ma noi non eravamo tra le loro file. Le signore giamaicane non avevano mai visto di buon occhio mia madre "perché lei bella come la bellezza", diceva Christophine.
Era la seconda moglie di mio padre, veramente troppo giovane per lui, pensavano, e martinicana per giunta. Quando le domandai perché venisse a trovarci così poca gente lei mi rispose che la strada da Spanish Town alla tenuta di Coulibri dove stavamo noi era molto brutta e i lavori di riparazione erano ormai una cosa del passato. (Mio padre, gli ospiti, i cavalli, il sentirsi al sicuro a letto - tutto faceva parte del passato).

(Traduzione: Adriana Motti)


Giovanni Ricciardi (1965)

Ci saranno altre voci
«Commissario Ponzetti, venga, l’aspettavo. Era per consegnarle questa. Dopo quindici anni di onorato servizio all’Esquilino, è tempo che si prenda un po’ di soddisfazioni».
«Cos’è, signor questore?».
«La sua lettera di trasferimento! Immagino che sarà curioso di sapere quale zona le è stata affidata. L’abbiamo trattata come si merita. No, no, non l’apra qui, davanti a me, è giusto che si goda il suo momento. E comunque… complimenti».
Fregatura in vista, fu il mio primo pensiero, ma lo pensai dopo essere uscito dalla stanza, per timore che capisse.

I gatti lo sapranno
Chiamatemi pure sbirro. Sono vecchio del mestiere, per queste cose non mi offendo più. Chiamatemi come volete, insomma. Non mi manca il senso dell’humour per sapere come a volte mi guarda la gente. Con rispetto alcuni, sempre meno. Con timore altri, e sono pochissimi. Con degnazione i più, specie in questo quartiere dove mi trovo a lavorare da quindici anni. Uno dei più sicuri di Roma, nonostante le apparenze. Nonostante le facce che si vedono in giro. Anzi, proprio per via di alcune di quelle facce.

Il silenzio degli occhi
La piena boriosa del Tevere assomigliava alla nostra inconfessabile inquietudine. Solo che stavolta era visibile, un disagio che cresceva d’ora in ora. Mi fermai con la macchina di servizio e la luce silenziosa, rispettosa del momento solenne, azzurra, intermittente, che sembrava voler rassicurare la città in preda all’ansia. All’altezza di Regina Coeli l’acqua ingrassata dalle piogge formava rapidi mulinelli e le luci dei lampioni si riflettevano sulla superficie di fango, ormai a pochi metri dalla sommità dell’argine. Feci due passi su ponte Mazzini. La gente era accalcata a guardare un barcone che aveva rotto gli ormeggi e si era incastrato sotto la campata centrale, continuando a spaccarsi nello sforzo di passare un pertugio ancora libero dall’acqua.


Elizabeth Richards (19??)

Every Day
The card was postmarked Kanab, and it said he was coming today, that he'd call, that he needed to see me. All morning, between things, I've been looking for it, drifting through rooms with my eyes on stacks of papers, wastebaskets, piles of laundry, wondering how on earth I could have mislaid something so important. At one point, in the baby's room, I said aloud, "Now what could I have done with it?" My voice was lifted, girlish. I wasn't loud, so the baby didn't wake. She stirred, brought her feet up to meet her velvety hands, then sighed.
Ogni giorno
La cartolina portava il timbro di Kanab, Utah, e diceva che lui sarebbe arrivato oggi, che avrebbe telefonato, che aveva bisogno di vedermi. L'avevo cercata tutta la mattina, ovunque, vagando con lo sguardo sui mucchi di giornali, nei cestini della carta, fra la roba da lavare, domandandomi come diavolo avevo potuto perdere una cosa tanto importante. A un certo punto, nella stanza della bambina, ho esclamato. "Ma dove l'avrò messa?" Mi è uscita una voce acuta, da ragazzina. Ma non tanto forte, così la piccola non si è svegliata. Si è mossa, ha tirato su i piedini come per afferrarli con le manine di velluto e ha sospirato.

(Traduzione: Emanuela Muratori)


Samuel Richardson (1689-1761)

Clarissa Harlowe, or the History of a Young Lady
Letter I
Miss Anna Howe to Miss Clarissa Harlowe, Jan 10.
I am extremely concerned, my dearest friend, for the disturbance that have happened in your family. I know how it must hurt you to become the subject of the public talk: and yet, upon an occasion so generally known, it is impossible but that whatever relates to a young lady, whose distinguished merits have made her the public care, should engage every body's attention.
Clarissa
Lettera I
Miss Anna Howe a Miss Clarissa Harlowe, 10 gennaio.
Sono estremamente preoccupata, mia carissima amica, per i problemi che sono sorti nella tua famiglia. So quanto deve ferirti essere oggetto di pettegolezzi, eppure, in una circostanza così di dominio pubblico, è impossibile che qualsiasi cosa sia riconducibile a una giovane donna i cui meriti indiscussi sono di fronte a tutti, non susciti l'attenzione generale.

The History of Sir Charles Grandison
Letter I.
Miss Lucy Selby to Miss Harriet Byron.
Ashby - Canons, January 10.
Your resolution to accompany Mrs. Reeves to London, has greatly alarmed your three lovers: and two of them, at least, will let you know that it has. Such a lovely girl as my Harriet, must expect to be more accountable for her steps than one less excellent and less attractive.
La storia di Sir Charles Grandison
Lettera I.
Miss Lucy Selby a Miss Harriet Byron.
Canons Ashby, 10 gennaio.
La tua decisione di accompagnare Mrs. Reeves a Londra ha messo in grande allarme i tuoi tre innamorati, e almeno due di loro te lo faranno sapere. Una ragazza deliziosa come la mia Harriet deve aspettarsi di dover rendere conto dei suoi movimenti più di una meno eccellente e meno attraente.

Pamela; or Virtue Rewarded
LETTER I
My dear Father and Mother,
I have great trouble, and some comfort, to acquaint you with. The trouble is, that my good lady died of the illness I mentioned to you, and left us all much grieved for the loss of her; for she was a dear good lady, and kind to all us her servants. Much I feared, that as I was taken by her ladyship to wait upon her person, I should be quite destitute again, and forced to return to you and my poor mother, who have anough to do to maintain yourselves; and, as my lady's goodness had put me to write and cast accompts, and made me a little expert at my needle, and otherwise qualified above my degree, it was not every family that could have found a place that your poor Pamela was fit for:
Pamela o la virtù ricompensata
LETTERA I
Miei cari Padre e Madre,
Ho un gran dispiacere e qualche consolazione da comunicarvi. Il dispiacere è che la mia buona signora è morta della malattia di cui vi avevo detto, e ci ha lasciati tutti molto afflitti per la sua perdita; perché era una signora cara e buona, e umana con tutti noi della servitù. Io temevo molto che, avendomi presa la mia signora per servirla personalmente, mi sarei trovata di nuovo in mezzo a una strada, e costretta a tornare da voi e dalla mia povera madre, che già avete abbastanza difficoltà per mantenere voi stessi: e siccome con la sua bontà la mia signora mi aveva messo a scrivere e tenere i conti, e mi aveva fatta diventare un po' esperta con l'ago, e anche per altri versi mi aveva fatto ottenere delle qualifiche al di sopra della mia condizione, non erano tante le famiglie che avrebbero potuto offrire un posto adatto per la vostra povera Pamela:

(Traduzione: Masolino d'Amico)


Mordecai Richler (1931-2001)

Barney's Version
Terry's the spur. The splinter under my fingernail. To come clean, I'm starting on this shambles that is the true story of my wasted life (violating a solemn pledge, scribbling a first book at my advanced age), as a riposte to the scurrilous charges Terry McIver has made in his forthcoming autobiography: about me, my three wives, a.k.a. Barney Panofsky's troika, the nature of my friendship with Boogie, and, of course, the scandal I will carry to my grave like a humpback.
La versione di Barney
Tutta colpa di Terry. È lui il mio sassolino nella scarpa. E se proprio devo essere sincero, è per togliermelo che ho deciso di cacciarmi in questo casino, cioè di raccontare la vera storia della mia vita dissipata. Fra l'altro mettendomi a scribacchiare un libro alla mia veneranda età violo un giuramento solenne, ma non posso non farlo. Non posso lasciare senza risposta le volgari insinuazioni che nella sua imminente autobiografia Terry McIver avanza su di me, le mie tre mogli (o come dice lui la troika di Barney Panofsky), la natura della mia amicizia con Boogie e, ovviamente, lo scandalo che mi porterò fin nella tomba.

(Traduzione: Matteo Codignola)

Solomon Gursky was here (Solomon Gursky è stato qui)
Un mattino - durante la memorabile ondata di freddo del 1851 - un grosso, minaccioso uccello nero, del quale in passato mai si era visto l'eguale, si librò sopra la rude cittadina mineraria di Magog, nei pressi della frontiera con il Vermont, lanciandosi in continue picchiate.
Luther Hollis abbattè l'uccello con il suo Springfield. poi gli uomini videro un tiro di dodici cani uggiolanti emergere dai mulinelli di neve del lago Memphremagog, completamente ghiacciato.
I cani trainavano una lunga slitta stracarica, alla cui guida sedeva, facendo schioccare una frusta, Ephraim Gursky, un uomo piccolo, dall'aria feroce, incappucciato. Ephraim raggiunse la riva e si mise a camminare con fatica su e giù, scrutando il cielo. Dal fondo della gola gli uscì un grido inumano, un suono triste e secco, insieme desolato e pieno di speranza.

(Traduzione: Massimo Birittari)


Linda Richman (19??)

I'd Rather Laugh
I'm not supposed to be writing this book.
Which means you're not supposed to be reading it, so quick, put it down and go find something else to do. Take a walk, get some fresh air.
Okay, get back here.
I'm not supposed to be writing this or any other book because I'm supposed to be a basket case by now. I'm supposed to be totally defeated and deflated by circumstance and fate. I'm supposed to be a sad situation - mentally, emotionally, psychologically, spiritually, and any other way you can think of. A walking tragedy. The person about whom you say, "There but for the grace of God..."
At any rate, I' not supposed to have anything remotely useful or helpful or worthwhile to share with you. I'm certainly not supposed to be in any position to teach you a thing or two.
And yet, here we are, you and me
Il coraggio di ridere
È veramente assurdo che io scriva questo libro.
Il che significa che voi non dovreste leggerlo, quindi mettetelo subito via e trovate qualcos'altro da fare. Magari una passeggiata all'aria fresca.
D'accordo, scherzavo.
È veramente assurdo che io scriva questo o qualsiasi altro libro del genere, semplicemente perché io sono quel che si dice un caso disperato. Dovrei giacere al suolo sconfitta e abbattuta dalle circostanze del destino. Dovrei trovarmi in una situazione negativa dal punto di vista mentale, emotivo, psicologico, spirituale e chi più ne ha, più ne metta. Una tragedia vivente, la classica persona di cui solitamente si dice "Poveretta, che Dio ne abbia pietà..."
E comunque non avrei nulla di buono da dirvi, meno che mai da insegnarvi.
Invece eccoci qui.

(Traduzione: Silvia Accardi)


Sylvie Richterová (19??)

Mistopis (Topografia)
Il programma dei compleanni culminava nel racconto del parto difficile. Con questo obiettivo, la mamma portava le figlie a fare una passeggiata nel cuore della natura, preferibilmente in un bosco. Il racconto prendeva le mosse da quando la mamma, sin dal giorno stesso del concepimento, ebbe mal di pancia, tanto che vomitava anche dieci volte al giorno; gli ultimi due mesi per giunta non aveva potuto dormire, o perché doveva alzarsi continuamente per fare pipì, oppure perché non riusciva più a stare comoda nel letto. Poi un giorno, all'alba, l'avevano portata all'ospedale, dove aveva sofferto e sofferto pensando di morire, e intanto gridava e gridava così forte, che tutto il bosco si oscurò e il pauroso lamento risuonò dalle cime degli alberi, dove stavano appollaiate le civette.
(Traduzione: Caterina Graziadei e Sylvie Richterová)


Laurie Viera Rigler (19??)

Confessions of a Jane Austen Addict
Why it so dark in here? And that smell, like dried lavender mixed with ammonia.
A door thrown open, curtains thrust aside noisily. I squint in the harsh light. A stout woman with black hair in a messy upsweep unlatches a window while a scowling older man hisses orders. The woman ducks her head and shrinks into her shoulders, as if to hide from the man's voice.
Who are these people? And what's with those outfits?
Shopping con Jane Austen
Perché è così buio qui? E quest'odore, poi, sembra lavanda essiccata mista ad ammoniaca.
Una porta si spalanca, delle tende vengono tirate rumorosamente. Socchiudo gli occhi nella luce accecante. Una donna robusta con i capelli neri raccolti in una crocchia apre una finestra mentre un uomo più anziano le impartisce ordini. La donna china la testa con aria indifferente, come per nascondersi dalla voce dell'uomo.
Chi sono? E che razza di vestiti indossano?

(Traduzione: Enrica Budetta)

Rude awakenings of a Jane Austen Addict (In viaggio con Jane Austen)
Un suono acuto, come la sirena di una nave, ma più stridulo, mi scuote. Apro prima un occhio, poi l'altro; le palpebre sembrano incollate. Da una fessura fra le tende una sottile lama di luce taglia l'oscurità.
Mi copro le orecchie con le mani ma il suono è incessante. Come il dolore. È come se un intero reggimento di soldati mi stesse marciando dentro la testa.

(Traduzione: Enrica Budetta)


Mario Rigoni Stern (1921-2008)

Il sergente nella neve
Ho ancora nel naso l'odore che faceva il grasso sul fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli sternuti e i colpi di tosse delle vedette russe, il suono delle erbe secche battute dal vento sulle rive del Don. Ho ancora negli occhi il quadrato di Cassiopea che mi stava sopra la testa tutte le notti e i pali di sostegno del bunker che mi stavano sopra la testa di giorno.


Rainer Maria Rilke (1875-1926)

Die Aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge
11. September, rue Toullier.
So, also hierher kommen die Leute, um zu leben, ich würde eher meinen, es stürbe sich hier. Ich bin ausgewesen. Ich habe gesehen: Hospitäler. Ich habe einen Menschen gesehen, welcher schwankte und umsank. Die Leute versammelten sich um ihn, das ersparte mir den Rest. Ich habe eine schwangere Frau gesehen. Sie schob sich schwer an einer hohen, warmen Mauer entlang, nach der sie manchmal tastete, wie um sich zu überzeugen, ob sie noch da sei. Ja, sie war noch da. Dahinter? Ich suchte auf meinem Plan: Maison d'Accouchement. Gut. Man wird sie entbinden - man kann das. Weiter, rue Saint-Jacques, ein großes Gebäude mit einer Kuppel. Der Plan gab an Val-de-grâce, Hôpital militaire. Das brauchte ich eigentlich nicht zu wissen, aber es schadet nicht. Die Gasse begann von allen Seiten zu riechen. Es roch, soviel sich unterscheiden ließ, nach Jodoform, nach dem Fett von pommes frites, nach Angst. Alle Städte riechen im Sommer.
I quaderni di Malte Laurids Brigge
11 settembre, rue Tonllier
E così, qui dunque viene la gente per vivere; crederei piuttosto che si muoia, qui. Sono uscito. Ho visto: ospedali. Ho visto un uomo che barcollava e cadeva. La gente gli si è raccolta intorno, mi è stato risparmiato il resto. Ho visto una donna gravida. Si spostava faticosamente lungo un muro alto e caldo, e lo tastava ogni tanto, come per accertarsi che ci fosse ancora. Sì, c'era ancora. Dietro? Cercai sulla carta: Maison d'accouchement. Bene. La sgraveranno - lo si può fare. Più avanti, rue Saint-Jacques, un grande edificio a cupola. La carta dice: Val-de-grâce, Hôpital militaire. Non avevo davvero bisogno di saperlo, ma non importa. La strada da tutte le parti cominciava a puzzare. Puzzava, per quanto potevo distinguere, di iodoformio, di unto di pommes frites, di angoscia. D'estate tutte le città puzzano.

(Traduzione: Furio Jesi)


Arthur Rimbaud (1854-1891)

Illuminations (Illuminazioni)
Appena l'idea del diluvio si fu placata, una lepre si fermò fra i trifogli e le tremanti campanule, dicendo la sua preghiera all'arcobaleno, perforando la tela del ragno.
Oh! le preziose pietre che si celavano, - i fiori che già guardavano.
Nella grande e sporca strada si alzarono le bancarelle, e le barche furono trascinate verso il mare sovrastante, lassù, come nelle stampe.
Colò il sangue da Barbablù - ai mattatoi - nei circhi, dove il sigillo di Dio illividì le finestre. Scorsero il sangue e il latte. I castori edificarono. I "mazagran" fumarono nelle osterie. Nella grande casa di vetro ancora sgocciolante i fanciulli in lutto guardavano le meravigliose immagini.

(Traduzione: Dario Bellezza)

Une saison en enfer
"Jadits, si je me souviens bien, ma vie était un festin où s'ouvraient tous les cœurs, où tous les vins coulaient.
Un soir, j'ai assis la Beauté sur mes genoux. - Et je l'ai trouvée amère. - Et je l'ai injuriée.
Je me suis armé contre la justice.
Je me suis enfui. O sorcières, ô misère, ô haine, c'est à vous que mon trésor a été confié!
Je parvins à faire s'évanouir dans mon esprit toute l'espérance humaine. Sur toute joie pour l'étrangler j'ai fait le bond sourd de la bête féroce.
J'ai appelé les bourreaux pour, en périssant, mordre la crosse de leurs fusils. J'ai appelé les fléaux, pour m'étouffer avec la sable, le sang. Le malheur a été mon dieu. Je me suis allongé dans la boue. Je me suis séché à l'air du crime. Et j'ai joué de bons tours a la folie.
Una stagione all'inferno
"Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un festino in cui tutti i cuori s'aprivano, in cui tutti i vini scorrevano.
Una sera, ho preso sulle ginocchia la Bellezza. - E l'ho trovata amara. - E l'ho ingiuriata.
Mi sono armato contro la giustizia.
Sono fuggito. O streghe, o miseria, o odio, è a voi che è stato affidato il mio tesoro.
Riuscii a far svanire dal mio spirito ogni umana speranza. Su ogni gioia, per strozzarla, ho fatto il balzo sordo della bestia feroce.
Ho invocato i carnefici per mordere, morendo, il calcio dei loro fucili. Ho invocato i flagelli, per soffocarmi colla sabbia, col sangue. La sventura è stata il mio dio. Mi sono disteso nel fango. Mi sono asciugato al vento del delitto. Ed ho giuocato ottimi tiri alla pazzia.

(Traduzione: Ivos Margoni)


Patrizia Rinaldi (1960) e Nadia Terranova (1978)

Caro diario ti scrivo...

L'AMORE O QUALCOSA DI SIMILE
Dal diario di Matilde Serao
(di Patrizia Rinaldi)

Napoli, 14 luglio 1868
Sole, ombra, mare e carta stampata.
Caro Diario,
il profumo della carta stampata mi investe irrimediabilmente in un primo pomeriggio di sole estivo.
Caro Diario,
è meglio che ti parli in modo più semplice, come mi viene in testa, perché io proprio non le sopporto quelle bambine damine che usano le parole come fiori aggiustati nei vasi di cristallo.

LA PAROLA PUÒ TUTTO
Dal diario di Beatrix Potter
(di Nadia Terranova)

Londra, 12 novembre 1878
Ore 16:50
Stamattina c'era un coniglio nel giardino.
Un coniglio vero, preciso uguale identico a quelli con cui gioco in estate nel Lake District, solo che questo qui si trovava nel bel mezzo di Londra, proprio nel giardino di casa mia.
Peloso, veloce, piccolo ma non troppo, se ne stava rannicchiato in mezzo all'erba solo soletto, teneva il corpo immobile e ruotava la testa a destra e sinistra, come se avesse paura che all'improvviso spuntasse qualcuno.


Mary Roberts Rinehart (1876-1958)

The Circular Staircase
This is the story of how a middle-aged spinster lost her mind, deserted her domestic gods in the city, took a furnished house for the summer out of town, and found herself involved in one of those mysterious crimes that keep our newspapers and detective agencies happy and prosperous. For twenty years I had been perfectly comfortable; for twenty years I had had the window-boxes filled in the spring, the carpets lifted, the awnings put up and the furniture covered with brown linen; for as many summers I had said good-by to my friends, and, after watching their perspiring hegira, had settled down to a delicious quiet in town, where the mail comes three times a day, and the water supply does not depend on a tank on the roof.
La scala a chiocciola
Questa è la storia di quel che accadde a una zitella di mezza età quando, in un attacco di follia, abbandonò le sue abitudini cittadine, affittò una casa ammobiliata per trascorrere l'estate fuori città e si trovò coinvolta in uno di quei misteriosi crimini che fanno la fortuna dei nostri giornali e delle agenzie investigative. Per vent'anni avevo vissuto nella più assoluta tranquillità; per vent'anni, alla fioritura primaverile, dei vasi sui davanzali, avevo fatto riporre i tappeti, sollevare le tende e coprire i mobili con della tela marrone; per altrettante estati, dopo aver salutato i miei amici e aver osservato i loro affannosi preparativi per la partenza, mi abbandonavo alla deliziosa calma della città, dove la posta arriva tre volte al giorno e la fornitura d'acqua non dipende da un serbatoio sul tetto.

(Traduzione: Marina Berdini)

The Haunted Lady (Il pipistrello)
Hilda Adams si stava dedicando a quelle che erano le sue occupazioni di rito dopo ahe aveva appena terminato di occuparsi di un caso. Aveva fatto un lungo bagno, usando i sali in abbondanza, si era fatta lo shampoo ai capelli corti un po' brizzolati, si era scrutata i piedi e ne aveva tagliato le unghie e, adesso, si stava massaggiando lentamente e accuratamente le mani piccole, ma abili e capaci, con l'apposita lozione.
Così seduta, in camicia da notte, assomigliava vagamente a un cherubino di trentott'anni.

(Traduzione: Grazia Griffini)

The Man in Lower Ten
McKnight is gradually taking over the criminal end of the business. I never liked it, and since the strange case of the man in lower ten, I have been a bit squeamish. Given a case like that, where you can build up a network of clues that absolutely incriminate three entirely different people, only one of whom can be guilty, and your faith in circumstantial evidence dies of overcrowding. I never see a shivering, white-faced wretch in the prisoners' dock that I do not hark back with shuddering horror to the strange events on the Pullman car Ontario, between Washington and Pittsburgh, on the night of September ninth, last.
L'uomo della cuccetta n. 10
Per quanto riguarda la parte penale della nostra attività, è McKnight che se ne sta gradatamente prendendo carico. A me, il penale non è mai piaciuto e dopo lo strano caso dell'uomo della cuccetta numero 10, mi sono accorto di essere un po' delicato di stomaco. Prendete un caso come quello, nel quale uno può mettere in piedi una rete di indizi in grado di incriminare in modo inequivocabile tre persone del tutto diverse, delle quali solo una può essere la colpevole, e la vostra fiducia nelle prove indiziarie muore di sovraffollamento. Non riesco più a guardare uno sciagurato pallido e tremante sul banco degli imputati senza tornare indietro con il pensiero, rabbrividendo di orrore, agli strani avvenimenti che si sono verificati nella notte del 9 settembre scorso nella carrozza letto Ontario del treno da Pittsburgh a Washington.

(Traduzione: Giovanni Viganò)

Miss Pinkerton (Il nemico sconosciuto)
Mi pareva d'essermi appena coricata quel lunedì notte, quando udii il campanello del telefono e dovetti scendere giù dal letto un'altra volta, ma guardando l'orologio mi accorsi che era già l'una e qualche minuto. Un'infermiera professionista deve naturalmente abituarsi a simili sorprese, ma io mi era riservata proprio quella notte per rifarmi del sonno che avevo perduto, Perciò potete immaginare con che allegria presi il ricevitore.
(Traduzione: Maria Venturini)

The Swimming Pool
ONE DAY IAST FALL I ordered the swimming pool destroyed. For we were leaving The Birches, our family summer home for many years, and our asylum after the panic of '29. For various reasons neither my brother, Phil, nor I myself cared to stay there any longer, and the fear of the atom bomb had at last enabled us to sell it. The family that bought it had small children, so they did not want the pool.
L'inferno
Un giorno dello scorso autunno, diedi ordine di demolire la piscina; stavamo infatti per lasciare "Le Betulle", la residenza estiva della mia famiglia già da molti anni, la villa in cui ci eravamo rifugiati dopo la crisi economica del 1929. Per varie ragioni né a mio fratello Phil né a me importava più di rimanervi e il timore della bomba atomica ci aveva consentito di vendere la casa. La famiglia che ne era venuta in possesso aveva dei bambini ancora piccoli, e non voleva saperne della piscina.

(Traduzione: Bruno Oddera)


Angelo Maria Ripellino (1923-1978)

Praga magica
Ancor oggi, ogni notte, alle cinque, Franz Kafka ritorna a via Celetná (Zeltnergasse) a casa sua, con bombetta, vestito di nero. Ancor oggi, ogni notte, Jaroslav Hašek, in qualche taverna, proclama ai compagni di gozzoviglia che il radicalismo è dannoso e che il sano progresso si può raggiungere solo nell'obbedienza. Praga vive ancora nel segno di questi due scrittori, che meglio di altri hanno espresso la sua condanna senza rimedio, e perciò il suo malessere, il suo malumore, i ripieghi della sua astuzia, la sua finzione, la sua ironia carceraria.


Alexandra Ripley (1934-2004)

Scarlett
This will be over soon, and then I can go home to Tara.
Scarlett O'Hara Hamilton Kennedy Butler stood alone, a few steps away from the other mourners at Melania Wilkes' burial. It was raining, and the black-clad men and women held black umbrellas over their heads. They leaned on one another, the women weeping, sharing shelter and grief.
Scarlett shared her umbrella with no one, nor her grief. The gusts of wind within the rain blew stinging cold wet rivulets under the umbrella, down her neck, but she was unaware of them. She felt nothing, she was numbed by loss. She would mourn later, when she could stand the pain. She held it away from her, all pain, all feeling, all thinking. Except for the words that repeated again and again in her mind, the words that promised healing from the pain to come and strength to survive until she was healed.
This will be over soon, and then I can go home to Tara.
Rossella
Rossella O'Hara Hamilton Kennedy Butler era sola, al funerale di Melanie Wilkes, a pochi passi di distanza dalle altre persone. Pioveva, e gli uomini e le donne vestiti di nero avevano aperto neri ombrelli sopra le loro teste. Si sostenevano a vicenda, le donne in lacrime, condividendo protezione e dolore.
Rossella invece non condivise con nessuno il suo ombrello né il suo dolore. Le raffiche di vento che accompagnavano il temporale soffiavano gelidi e pungenti rivoli bagnati sotto l'ombrello, e lungo il suo collo, ma lei non se ne accorgeva. Non sentiva niente, era intorpidita dallo sconforto. Avrebbe pianto in seguito, quando sarebbe stata in grado di affrontare il dolore. Adesso teneva lontano da sé tutta la sofferenza, tutti i sentimenti, tutti i pensieri. Tranne le parole che continuava a ripetere senza posa nella mente, quelle parole che promettevano la guarigione dal dolore che stava per colpirla e la forza per sopravvivere fino a quando non fosse guarita.
Tra poco sarà finita, e poi potrò tornare a Tara.

(Traduzione: Alessandra Cremonese Cambieri)


Christiane Ritter (1897-2000)

Eine Frau erlebt die Polarnacht
In einer Hütte in der Arktis zu leben, war von jeher meines Mannes Wunschtraum gewesen. Wenn in unserem europäischen Heim irgend etwas nicht stimmte, Kurzschluß, Rohrbruch, oder gar der Mietzins gesteigert wurde, meinte er immer wieder, so was könnte in einer Hütte in der Arktis nicht vorkommen.
Anschließend an eine wissenschaftliche Expedition blieb mein Mann in Spitzbergen, betrieb mit seinem Kutter Eismeerfang und, wenn alles vereist war, im Winter auf dem Festlande Pelztierjagd. Briefe und Telegramme kamen aus dem hohen Norden: "Laß alles liegen und stehen und folge mir in die Arktis."
Aber wie für alle Mitteleuropäer war damals die Arktis für mich gleichbedeutend mit Frieren und Sicheinsamfühlenmüssen. Ich folgte nicht sogleich.
Una donna nella notte polare
Mio marito aveva sempre sognato di vivere in una capanna nell'Artide. Ogni volta che a casa, in Europa, c'era qualcosa che non andava - un cortocircuito, un tubo rotto, un aumento del canone di affitto - diceva che una cosa del genere non sarebbe mai successa in una capanna nell'Artide.
Al termine di una spedizione scientifica era rimasto sull'isola di Spitsbergen, dapprima a pescare in mare con il suo cutter, e poi d'inverno, quando tutto era ghiacciato, a cacciare gli animali da pelliccia sulla terraferma. Dall'estremo Nord mi arrivarono lettere e telegrammi: "Molla tutto e raggiungimi nell'Artide".
Ma all'epoca, come ogni mitteleuropeo, associavo l'Artide esclusivamente al gelo e alla solitudine forzata. Non lo raggiunsi subito.

(Traduzione: Scilla Forti)


Alberto Riva (1970)

Il maestro e l'infanta
È stato alla fine dell’estate 1720 – verso settembre – che nella ventosa città di Lisbona per la prima volta la incontra.
Domenico Scarlatti è giunto per prestare i suoi servizi al ricchissimo re di Portogallo e Algarve, João V di Bragança.
Trentacinque anni, una certa tendenza al silenzio, generalmente vestito di nero tanto che si potrebbe scambiarlo per un curato, il signor Scarlatti ha composto in pochi giorni una serenata per la regina Marianna d’Asburgo. Si è messo in viaggio con quel pensiero nella testa, mischiato ad altri pensieri. I suoi silenzi, abbastanza misteriosi, a volte davvero troppo lunghi, non lasciano però spazio all’ansia, alle paure. C’è una tensione costante, è vero, che lo caratterizza, un non detto in fondo al cuore, ma in lui c’è anche un’indefessa fiducia nelle cose che debbono accadere.


Antoine de Rivarol (1753-1801)

De l'universalité de la langue française (...)
On sent combien il est heureux pour la France, que la question sur l'universalité de sa langue ait été faite par des étrangers; elle n'auroit pû, sans quelque pudeur, se la proposer elle-même.
Une telle question proposée sur la langue latine, auroit flatté l'orgueil de Rome, et son histoire l'eût consacrée comme une de ses belles époques: jamais en effet pareil hommage ne fut rendu à un peuple plus poli par une nation plus éclairée.

Petit almanach de nos grands hommes pour l'année 1788 (...)
DEDICACE
à M De Cailhava De L' Estandoux, président du grand musée de Paris.
M le président,
ce n'est pas sans la plus vive satisfaction que nous vous dédions cet almanach de tous les grands hommes qui fleurissent dans les musées depuis leur fondation jusqu' en l'an de grâce 1788. Combien d'hommages n'en avez-vous pas reçus, soit en vers, soit en prose! Car vous n'êtes pas comme les rois de la terre, qui n'exigent de leurs sujets que des tributs pécuniaires; votre trésor ne s'emplit que d'opuscules légers, de pièces fugitives, d'impromptus et de chansons, et la plus grosse monnaie de votre empire n'a jamais passé l'épître dédicatoire;


Alain Robbe-Grillet (1922-2008)

Un régicide (Un regicidio)
Una volta ancora, in riva la mare, al declinare del giorno, è una distesa di sabbia fine interrotta da scogli e profonde pozze d'acqua che bisogna attraversare, con l'acqua che talvolta arriva sino alla vita. Il mare sale, con ondate improvvise che provengono nello stesso tempo da più direzioni e si mescolano in pericolosi mulinelli. Qua e là una superficie più uniforme, velata solo da una sottile coltre liquida, permette un istante di corsa; ma poi, fra due pareti rocciose, s'incontra un passaggio in cui si rischia a ogni momento di perdere l'equilibrio, in mezzo alle profonde cavità scavate dal mare; spesso è necessario persino tornare sui propri passi per cercare un'altra via d'uscita, prima che la notte sia definitivamente nera, ma l'acqua sempre più alta e più agitata rende il ritorno ancora più pericoloso.
(Traduzione: Roberto Marro)


Harold Robbins (1916-1997)

79 Park Avenue (79, Park Avenue)
Entrai con la macchina nel parcheggio di fronte al palazzo di giustizia. Prima di avere la possibilità di spegnere il motore, già il guardamacchine mi aveva aperto la portiera. Smontai lentamente, sollevando la cartella dal sedile accanto. Non avevo mai beneficiato di un trattamento del genere.
"Bella giornata, signor Keyes," fece lui, incamminandosi al mio fianco, mentre mi avviavo all'uscita.
Alzai lo sguardo al cielo. Lo era, ammesso che a uno piacciano le giornate grigie di dicembre. Feci segno di sì. "Già, Jerry."

(Traduzione: Adriana Dell'Orto)


Alessandro Robecchi (1960)

I cerchi nell'acqua
Nessuno sa correre così metodicamente, i piccoli passi come un metronomo, salone-cucina, dietrofront, altro viaggio, cucina-salone, ancora, tic-tic-tic, senza un movimento sbagliato, senza sbavature, sembra un esercizio di ritmica, e di perizia.

Follia maggiore
La macchina fa il suo rombo continuo e tranquillo, il buio le sfreccia intorno, l'autostrada è quasi sgombra, i camion scorrono via come i grani di un rosario, come i piattini di sushi sui nastri trasportatori al bancone.

Flora
Dunque era lì che era morto.
Se lo immaginava proprio steso in quella nicchia, tra due muri bianchi vicini imbiancati di fresco, che certo non erano bianchi, a quel tempo. E non c'era la pianta, di sicuro, un alberello stento ma verdissimo, curato, felice.

Una piccola questione di cuore
Lo avevano guardato salire le scale, dalle telecamere, e si chiedevano cosa potesse volere da loro un ragazzino. Il casco in mano, il giubbotto aperto su un maglioncino leggero. Informale ma elegante, scattante, giovane. Aveva esitato un po' sul pianerottolo, ma questo l'aveva visto solo Oscar Falcone, dallo spioncino.

I tempi nuovi
Vista da qui, a quest'ora, con questa luce che la taglia come forbici, la città è un mosaico, una geometria, una scacchiera dove i pezzi vanno al loro posto.


Michèle Roberts (1949)

Fair Exchange
ln her youth Louise Daudry, née Geuze, had committed a wicked and unusual crime. At that time, autumn 1792, she wanted money very badly, so she put aside her knowledge that what she was doing was wrong and would hurt others. She told herself that virtue Was a luxury the poor could not afford. She let herself be persuaded that no one would ever find out.
Lo scambio
Da giovane, Louise Daudry, nata Geuze, aveva commesso un reato insolito e crudele. In quel periodo, autunno 1792, aveva disperatamente bisogno di soldi, così accantonò il pensiero che ciò che faceva era sbagliato e avrebbe fatto del male agli altri. Disse a se stessa che la virtù è un lusso che i poveri non si possono permettere. Si convinse che nessuno l'avrebbe mai scoperto.

(Traduzione: Giorgia Sensi)


Henry Morton Robinson (1899-1961)

The Cardinal
Like many Florentine before him, Captain Gaetano Orselli, master of the luxury-liner Vesuvio, was inordinately fond of jewelry. As a younger man he had not wholly resisted the temptation to overload his person—especially his hands—with costly stones; but now in his meridian forties a purer taste was asserting itself. The gem for its own sake had become a canon with Captain Orselli. He contented himself with wearing a single ring at a time, and exercised his really superb sense of ritual by selecting precisely the right stone for the occasion.
Tonight Captain Orselli was choosing his ring with particular care.
Il cardinale
Come molti fiorentini prima di lui, il capitano Gaetano Orselli, comandante del transatlantico di lusso
Vesuvio, amava eccessivamente i gioielli, e, da giovinotto, non aveva resistito alla tentazione di sovraccaricare la sua persona, specialmente le mani, di pietre costose; ma raggiunta la meridiana quarantina il suo gusto si era affinato. L'amore del gioiello per se stesso era divenuto ora un principio; il capitano Orselli si contentava di portare un anello per volta, ed esercitava il suo senso veramente superbo della rituale opportunità scegliendo accuratamente la pietra intonata all'occasione.
Quella sera il capitano Orselli scelse l'anello con speciale attenzione.

(Traduzione: Maria Galli de Furlani)


Kim Stanley Robinson (1952)

Red Mars
Mars was empty before we came. That's not to say that nothing had ever happened. The planet had accreted, melted, roiled and cooled, leaving a surface scarred by enormous geological features: craters, canyons, volcanoes. But all of that happened in mineral unconsciousness, and unobserved. There were no witnesses—except for us, looking from the planet next door, and that only in the last moment of its long history. We are all the consciousness that Mars has ever had.
Now everybody knows the history of Mars in the human mind: how for all the generations of prehistory it was one of the chief lights in the sky, because of its redness and fluctuating intensity, and the way it stalled in its wandering course through the stars, and sometimes even reversed direction. It seemed to be saying something with all that.
Il rosso di Marte
Prima del nostro arrivo Marte era deserto. Ciò non significa che non fosse accaduto nulla: il pianeta si era accresciuto, fuso e raffreddato, la sua superficie era stata sfregiata da enormi cicatrici geologiche: crateri, valloni, vulcani... e tutto in uno stato di inconsapevolezza minerale, senza testimoni. Tranne noi, i vicini del pianeta accanto, ma solo nell’ultimo istante della sua lunga storia. Siamo l’unica coscienza che Marte abbia mai posseduto.
Tutti conoscono la storia di Marte dal punto di vista dell’uomo; come, nel corso delle generazioni primitive, fosse considerato uno dei punti luminosi più importanti, per via del colore e dell’intensità della sua luce, del modo in cui cambiava direzione nel corso del suo cammino celeste. Era come se portasse un messaggio per l’umanità.
(Traduzione: Maurizio carità)


Henri-Pierre Roché (1879-1959)

Jules et Jim (Jules e Jim)
Era il 1907 circa.
Il piccolo e rotondo Jules, a Parigi per la prima volta, aveva chiesto all'alto e magro Jim, che conosceva appena, di farlo entrare al Bal des Quat-z'Arts. e Jim gli aveva procurato un invito e l'aveva accompagnato a scegliersi un costume. Fu mentre Jules rovistava con calma tra le stoffe e sceglieva un semplice costume da schiavo, che nacque l'amicizia di Jim per Jules. Si rafforzò poi durante il ballo, in cui Jules se ne stette quieto, con gli occhi sgranati, pieni di humour e di tenerezza.
L'indomani ebbero la loro prima vera conversazione. Non c'erano donne, nella vita parigina di Jules, e lui ne avrebbe voluta una. In quella di Jim ce n'erano parecchie.

(Traduzione: Ena Marchi)


Mercè Rodoreda (1908-1983)

La plaça del Diamant (La piazza del diamante)
Julieta era venuta in pasticceria apposta per dirmi che, prima della riffa per il mazzolino di fiori, avrebbero sorteggiato le caffettiere, che lei aveva già visto: magnifiche, bianche, con un'arancia dipinta, tagliata in due, che metteva in mostra i semi. Non avevo voglia di andare a ballare, e non avevo voglia nemmeno di uscire, perché avevo passato la giornata a vendere dolci, e le punte delle dita mi facevano male a via di stringere spaghini dorati e di fare nodi e cappi. E perché conoscevo Julieta: per lei la notte finiva all'alba, e dormire o non dormire le era indifferente. Ma ne avessi o no voglia, finii con l'accompagnarla, perché ero fatta così, mi dispiaceva se qualcuno mi chiedeva una cosa e dovevo dire di no.
(Traduzione: Giuseppe Tavani)


José Rodrigues dos Santos (1964)

A fórmula de Deus (L'enigma di Einstein)
L’uomo dagli occhiali scuri sfregò il fiammifero e avvicinò la fiamma violacea alla punta del sigaro. Aspirò con forza e una nuvola grigiastra si propagò dal suo viso, piano, in modo spettacolare. L’uomo camminò lungo la strada, apprezzando con il suo sguardo azzurro la quiete di quell’angolo piacevole.
Era una giornata di sole, gli arbusti coloravano di verde i giardini delicati, graziose casette di legno incorniciavano la strada, le foglie vibravano alla brezza mattutina; l’aria amena era colma di fragranze e melodie, profumava di glicine in fiore, carica dello stridio di laboriose cicale nascoste dall’erba alta e del dolce tubare di un colibrì.

(Traduzione: Marta Lanfranco)


Emmanuíl Roidis (1836-1904)

I Pàpissa Ioanna (La Papessa Giovanna)
Di norma i poeti epici cominciano dalla metà; lo stesso fanno i romanzieri, che ordinano a un giornale prezzolata di definire "epopee" - con "licenza aristotelica" - le vicende dei Porthos e degli Aramis, distribuite in vari volumi; poi l'eroe, non appena trova l'occasione giusta, racconta all'amata gli antefatti, dentro una grotta o una reggia, sull'erba profumata o sopra un morbido letto, "dopo che ebbero scacciato la brama del letto e dell'amore".
Così vuole il latino Orazio dell'
Ars Poetica; questo raccomandano i librai ogniqualvolta ordinano un libro e ne impongono all'autore la lunghezza, la larghezza e la materia, come si ordina un vestito a un sarto. Questo è dunque il metodo comune: ma io preferisco cominciare dall'inizio: chi ama il disordine classico può leggere dapprima le ultime pagine del mio libro e poi le prime, trasformando così in un romanzo epico la mia narrazione sobria e veritiera.
(Traduzione: Filippomaria Pontani)


Frederick Rolfe (1860-1913)

Hadrian the Seventh
In mind he was tired, worn out, by years of hope deferred, of loneliness, of unrewarded toil.
Adriano VII
Il suo intelletto era stanco, consumato da anni di speranze non soddisfatte, di solitudine, di lavoro senza premio.

(Traduzione: Aldo Camerino)


Gabriele Romagnoli (1960)

L'unico al mondo
Larry Maiello spalancò gli occhi: tre secondi e seppe chi era, sette e dove si trovava. Mise a fuoco i numeri sulla sveglia digitale: 08.01. Il telefono era inarrestabile: perché?
Prese la cornetta e la posò sul cuscino, accanto al sangue che aveva sputato sullo stemma ricamato dell'hotel.


Livio Romano (1968)

Diario elementare
La carta igienica che ve la comprate da voi, dieci pacchi in ogni classe, la nuova influenza che viene dall’America, bastano acqua e sapone, nei bagni non c’è sapone, e allora fategli comprare l’Amuchina gel, grembiulino e maestro unico, voto in decimi e buchi di ore da coprire, quale registro vi piace di più, ne faccio circolare tre o quattro, scegliete liberamente, abbiamo scelto, restiamo con quello vecchio che ci evita tutte queste scartoffie sullo stile di apprendimento e sulla metacognizione e socializzazione e affettività e anaffettività e maleducazione e risorse aggiuntive e performance in entrata intermedie in uscita; e c’è una nuova maestra di sostegno che è specializzata in acondroplasia e, signora mia, lei di acondroplasici sa nulla e pure sapesse qualcosa non ha il pezzo di carta, [...]

Il mare perché corre
Non gli restava che intrufolarsi su per le scale della pensione.
Piero non aveva capito mai con precisione le regole degli alberghi. Se sia possibile ricevere estranei in camera, se è consentito andare a trovare qualcuno che dell’albergo sia ospite, e in quali spazi. Una volta, a Riccione, era piombato alle due di notte nell’hotel dove alloggiava da una settimana. Era in compagnia di una piacentina recuperata in una sala per il liscio e davanti al portiere diventò livido per l’imbarazzo. Senza che l’uomo glielo chiedesse, Piero pretese che la donna tirasse fuori il documento d’identità e registrasse una nuova stanza. Solo a quel punto si sentì in ordine con le regole e, camminando verso l’ascensore, riprese a baciare la donna con un eccitamento esagerato per un’occasione come quella.

Mistandivò
Nelle ultime settimane l’aveva chiamato otto volte al giorno al suo studio di grafico multimediale, e quand’egli era andato per rispondere, la scherla aveva immancabilmente esordito: - Indovina chi sono? con un rigoroso accento tutto o e u dieresate che manco ai vecchi capita ormai d’adoprare.
Redingote all’inizio s’era divertito a cazzeggiare con la sconosciuta. Gli era sembrato piacevole spezzare le lunghe mattinate ricurvo sul Macintosh: linguettando a pizza sugli argomenti più disparati con quella specie di animale da ricamificio che si teneva il telefonetto nascosto nel grembiale e che, ad ogni diecina di jeans contraffatti che confezionasse e consegnasse al capo cottimista, subito si precipitava a pigiare il tasto del Repeat prima che il cerbero la sgamasse dal suo video a circuito chiuso.

Niente da ridere
Quando casco dentro a un mar d’impicci/ Sora Alprazolam vien da me/ sussurrandomi parole di quiete/ lascia che sia oh sì lascia che sia.

Per troppa luce
Verso la fine di febbraio del 2010, per sei volte di seguito i confettati incisivi superiori di Giuseppe Ratzinger si fecero largo nel crespo della bocca per guadagnare l’aria, afferrare il labbro inferiore, colà adagiarsi lieti. Pure, le inquadrature comprendevano il resto della faccia, i piccoli occhi cerchiati, i capelli lisci e appena untuosi, e le susine lattee, imperlate, che le zanne stesse, nell’atto dell’erompere, lavoravano a formare sulla cima delle gote.

Porto di mare
Allora eccoci qua, nel pieno centro storico, in questa serata di dicembre che da noi è sempre mite, lo sapete -mentre venivamo, Porfidia ed io, facevamo sì i fumetti con la bocca, e tenendoci sotto braccio accennavamo ad alzarci il bavero dei cappotti oppure ad affrettare il passo come si fa davvero nei posti in cui in dicembre fa freddo: ma in somma nell’aria c’è solo questa umidità che viene dal mare, si posa a rugiada sulle auto sui lecci per strada, e un accenno di foschia e il buon odore dei ceppi di ulivo bruciati nei camini delle casupole del centro.


James Ronald (1905-1972)

They Can’t Hang Me (Promessa mantenuta)
Sopra le chiome degli alberi, la guglia della chiesa del villaggio si protendeva in alto, affusolandosi, verso un cielo senza nubi. Su un prato vecchio di tre secoli, liscio come un tappeto, alcune sagome in bianco stavano giocando a tennis. Sulla terrazza della villa di mattoni rosa, due vecchi gentiluomini sedevano su un paio di sedie di tela e guardavano il gioco con occhi malinconici. Uno dei due sospirò allungando un braccio verso la caraffa che stava su un tavolo in mezzo a loro.
(Traduzione: Dario Pratesi)


Sally Rooney (1991)

Beautiful World, Where Are You
A woman sat in a hotel bar, watching the door. Her appearance was neat and tidy: white blouse, fair hair tucked behind her ears. She glanced at the screen of her phone, on which was displayed a messaging interface, and then looked back at the door again. It was late March, the bar was quiet, and outside the window to her right the sun was beginning to set over the Atlantic. It was four minutes past seven, and then five, six minutes past. Briefly and with no perceptible interest she examined her fingernails. At eight minutes past seven, a man entered through the door.
Dove sei, mondo bello
Una donna era seduta nel bar di un albergo, con gli occhi alla porta. Il suo aspetto era lindo e curato: camicetta bianca, capelli biondi ravviati dietro le orecchie. Diede un’occhiata allo schermo del telefono, su cui era aperta un’interfaccia di messaggistica, poi tornò a guardare la porta. Era marzo inoltrato, il bar era tranquillo e oltre la vetrata alla sua destra il sole iniziava a tramontare sull’Atlantico. Erano le sette e quattro minuti, poi cinque, sei. Si ispezionò brevemente le unghie senza percettibile interesse. Alle sette e otto minuti un uomo entrò dalla porta.

(Traduzione: Maurizia Balmelli)


Ottone Rosai (1895-1957)

Il libro di un teppista
Una gavetta e un cucchiaio furono la base del mio corredo militare. Nessun obbligo avevo avuto fino ad allora né verso i genitori né verso gli amici, e tutt’a un tratto fui chiamato al Distretto per la visita. Una pioggerella schernitrice mi accompagnò fin là. Due carabinieri in grande uniforme piantonavano la porta, e tutta la loro indifferenza al nostro entrare diventava altrettanta autorità ad un tentativo di uscire. Dovetti accorgermi che ormai non c’era più niente da comandare e non restava che rassegnarsi.


Marco Rossari (1973)

Perso l'amore (non resta che bere)
Perso l'amore, non resta che bere.

L'endecasillabo perfetto.
Un poeta solo con un solo verso.
E io di versi ne ho scritti così pochi... Però ne ho emessi a volontà!
Uooh! Uooh! Uooh!
Versi. Conati. Sbocchi. Rigurgiti. Spurghi. Macché, nemmeno riesco a vomitare.
Le cose non vanno per il verso giusto. Per certi versi. Per un verso o per l'altro. Mi faccio il verso.
Verso? Verso cosa? Io non sto andando da nessuna parte.

Sono qua, Sdraiato su una dura fredda panchina dell'aeroporto di Stansted, fisso il soffitto bianco e cerco di dormire.


Henry Roth (1906-1995)

Call It Sleep
The small white steamer, Peter Stuyvesant, that delivered the immigrants from the stench and throb of the steerage to the stench and the throb of New York tenements, rolled slightly on the water beside the stone quay in the lee of the weathered barracks and new brick buildings of Ellis Island. Her skipper was waiting for the last of the officials, laborers and guards to embark upon her before he cast off and started for Manhattan. Since this was Saturday afternoon and this the last trip she would make for the week-end, those left behind might have to stay over till Monday. Her whistle bellowed its hoarse warning. A few figures in overalls sauntered from the high doors of the immigration quarters and down the grey pavement that let to the dock.
It was May of the year 1907, the year that was destined to bring the greatest number of immigrants to the shores of the United States.
Chiamalo sonno
Il vaporetto bianco, il "Peter Stuyvesant", che scaricava gli immigranti dal tanfo e dal pulsare della classe ponte al tanfo e al pulsare dei casamenti di New York, ondeggiava appena sull'acqua accanto al molo di pietra della parte sottovento delle baracche stinte e delle nuove costruzioni in mattoni di Ellis Island. Il capitano aspettava che gli ultimi funzionari, uomini di fatica e poliziotti si imbarcassero, per salpare e metter la prua su Manhattan. Poiché era sabato pomeriggio e questo era l'ultimo viaggio che il vaporetto faceva per quel fine settimana, chi restava a terra correva il rischio di rimanere lì fino a lunedì. La sirena muggì il suo rauco avvertimento. Alcune figure in tuta uscirono senza fretta dagli alti portali dell'ufficio d'immigrazione e si avviarono lungo il marciapiede grigio che conduceva alla banchina.
Era il maggio dell'anno 1907, l'anno destinato a portare il maggior numero di immigranti alle rive degli Stati Uniti.

(Traduzione: Mario Materassi)

Mercy of a Rude Stream: From Bondage (Alla mercè di una brutale corrente: Legàmi)
Era vedovo, e il suo lutto per la perdita della moglie non aveva mai fine. Ancora cinque anni dopo, Ira Stigman era a volte colto da un dolore insopportabile, che lo squassava con strani, asciutti singulti. Aveva ottantanove anni, ormai, era sulla soglia dei novanta. Anche se una volta si interessava attivamente alle questioni nazionali e internazionali, a Israele e anche al suo campo professionale, quello letterario, ora tutto ciò lo riguardava solo marginalmente, remotamente, com'era prevedibile per un uomo che si avvicinava ai novant'anni. Che cosa gli era rimasto, nel migliore dei casi? Un anno o due di vita. Un anno o due di acciacchi, di dipendenza dagli altri per quasi tutto, perfino per la locomozione, un anno o due in cui avrebbe subito ancora la mortificazione dell'incontinenza, insomma un anno o due di vita che non voleva, di cui si sarebbe volentieri liberato. E l'avrebbe anche fatto, se ne avesse trovato il modo.
(Traduzione: Marco Papi)

Mercy of a Rude Stream: A Star shines over Mt. Morris Park
Midsummer. The three incidents would always be associated in his mind, more durably, more prominently then anything else during that summer of 1914, his first summer in Harlem. How remarkable, too, that the coming of Mom's kin, the move to Harlem, and the ominous summer of 1914 should have coincided - as if all his being and ways were undermined by the force of history disguised in the simple fact of the accession of new relatives. A thousand times he would think vanily: If it had only happened a few years later.
Alla mercè di una brutale corrente: Una stella sulla collina del parco di Monte Morris
Piena estate. Quei due incidenti gli sarebbero sempre rimasti associati nella mente, più a lungo e con maggiore evidenza di qualsiasi altra cosa in quell'estate del 1914, la sua prima estate a Harlem. Strano, poi, che l'arrivo dei parenti della mamma, il trasferimento a Harlem, l'infausta estate del 1914, dovessero coincidere - come se tutto il suo essere, tutte le sue abitudini, venissero scardinati dalla forza della storia mascherata sotto il semplice fatto dell'acquisto di nuovi parenti. Mille volte avrebbe pensato, futilmente: se soltanto fosse successo qualche anno più tardi.

(Traduzione: Stefano Tani e Mario Materassi)


Joseph Roth (1894-1939)

Beichte eines Mörders (Confessione di un assassino)
Alcuni anni fa abitavo nella rue des Quatre-Vents. Di fronte alle mie finestre c'era il ristorante russo Tari-Bari. Spesso andavo lì a mangiare. A ogni ora del giorno si poteva avere una minestra di rape rossa, pesce fritto e carne di manzo a lesso. Qualche volta mi alzavo a giorno inoltrato. Le trattorie francesi, dove l'ora del pranzo per vecchia tradizione era severamente rispettata, si stavano già preparando per la cena. Nel ristorante russo però il tempo non aveva importanza. Un orologio di latta era appeso al muro. A volte era fermo, a volte era sbagliato; sembrava non volesse indicare il tempo ma farsene beffa. Nessuno lo guardava.
(Traduzione: Barbara Griffini)

Die Flucht ohne Ende (Fuga senza fine)
Il tenente dell'esercito austriaco Franz Tunda finì prigioniero di guerra dei Russi nell'agosto dell'anno 1916. Arrivò in un campo, qualche versta a nord-est di Irkutsk. Con l'aiuto di un polacco diventato siberiano riuscì a fuggire. Nel triste, remoto, solitario casolare del polacco, ai margini della taiga, l'ufficiale rimase fino alla primavera del 1919.
Dal polacco capitava gente che viveva della foresta, cacciatori d'orsi e mercanti di pellicce. Tunda poteva sentirsi al sicuro. Nessuno lo conosceva. Figlio di un maggiore austriaco e di un'ebrea polacca, era nato in una piccola città della Galizia sede della guarnigione di suo padre. Parlava polacco, avendo prestato servizio in un reggimento galiziano. Gli riuscì facile farsi passare per un fratello minore del polacco. Questi si chiamava Baranowicz. Anche Tunda si chiamò così.

(Traduzione: Maria Grazia Mannucci)

Die Geschichte der 1002. Nacht (La milleduesima notte)
Nella primavera dell'anno 18... lo Sciahan-scià, il grande, eccelso, sacro monarca, l'assoluto sovrano e imperatore di tutti gli Stati della Persia, cominciò a sentire un disagio mai prima conosciuto.
I medici più famosi del suo impero non seppero spiegare quella malattia. Lo Scià era quanto mai preoccupato e in una notte insonne fece chiamare il capo degli eunuchi Parominos, che era un saggio e conosceva il mondo pur non avendo mai lasciato la Corte, e così gli disse:
"Sono malato, amico Patominos, e anche molto, temo. Il medico dice che sono sano, ma io non gli credo. Gli credi tu, Patominos?"
"No, neanch'io gli credo" disse Patominos.

(Traduzione: Ugo Gimmelli)

Hiob (Giobbe)
Molti anni fa viveva a Zuchnow un uomo che si chiamava Mendel Singer. Era devoto, timorato di Dio esimile agli altri, un comunissimo ebreo. Esercitava la semplice professione del maestro. Nella sua casa, che consisteva tutta in un'ampia cucina, faceva conoscere la bibbia ai bambini. Insegnava con onesto zelo e senza vistosi successi. Migliaia e migliaia prima di lui avevano vissuto e insegnato nello stesso modo.
Insignificante come la sua esistenza era il suo viso pallido.

(Traduzione: Laura Terreni)

Die Hundert Tage (I cento giorni)
Il sole emerse dalle nebbie sanguigno, striminzito e crucciato. Poco dopo scomparve nel freddo grigiore del mattino mentre spuntava una giornata di malumore. Era il 20 di marzo, cioè un giorno prima che cominciasse la primavera la quale non si sentiva ancora da nessuna parte. Pioggia e bufere e gente infreddolita in tutto il paese.
A Parigi anche la notte precedente il tempo era stato piovoso e burrascoso. Ora gli uccelli dopo un breve tripudio mattutino ammutolirono all'improvviso.

(Traduzione: Ervino Pocar)

Die Kapuzinergruft (La cripta dei cappuccini)
Il nostro nome è Trotta. La nostra casata è originaria di Sipolje, in Slovenia. Casata, dico; perché noi non siamo una famiglia. Sipolje non esiste più, da tempo ormai. Oggi, insieme con parecchi comuni limitrofi, forma un centro più grosso. Si sa, è la volontà dei tempi. Gli uomini non sanno stare soli. Si uniscono in assurdi aggruppamenti, e soli non sanno stare neanche i villaggi. Nascono così entità assurde. I contadini sono attratti dalla città e gli stessi villaggi aspirano per l'appunto a diventare città.
Tuttavia ho conosciuto Sipolje, quand'ero ragazzo. Una volta mio padre mi ci portò, un diciassette agosto, la vigilia di quel giorno in cui in tutta la monarchia, anche nei paesi più piccoli, si festeggiava il compleanno dell'imperatore Francesco Giuseppe I.

(Traduzione: Laura Terreni)

Die Legende vom heiligen Trinker (La leggenda del santo bevitore)
Una sera di primavera dell'anno 1934 un signore di età matura scese gli scalini di pietra che da uno dei ponti della Senna conducono alle rive del fiume. Là sono soliti dormire, o meglio accamparsi, i vagabondi di Parigi, cosa nota quasi a tutti, ma che pur merita ricordare in questa occasione.
Uno di tali vagabondi veniva per caso incontro al signore maturo che, del resto, era vestito bene e dava l'impressione di un viaggiatore curioso di visitare i luoghi caratteristici di una città straniera. Il vagabondo aveva un aspetto pietoso e malconcio, proprio come tutti gli altri di cui condivideva la sorte, ma al signore ben vestito e maturo parve degno di una speciale attenzione, il perché non sappiamo.

(Traduzione: Chiara Colli Staude)

Radetzkymarsch (La marcia di Radetzky)
I Trotta erano un recente lignaggio. Il loro progenitore aveva ricevuto l'investitura in seguito alla battaglia di Solferino. Egli era sloveno. Sipolje, nome del villaggio di cui era originario, divenne il suo titolo nobiliare. La sorte lo aveva destinato ad una azione straordinaria. Ma egli si affannò perché nei tempi successivi se ne perdesse il ricordo.
Nella battaglia di Solferino, egli aveva, nella sua qualità di luogotenente di fanteria, il comando d'un plotone. La mischia durava già da mezz'ora. Egli stava a tre passi di distanza dalle candide uniformi dei suoi soldati. La prima fila del plotone combatteva in ginocchio, la seconda in piedi. Tutti i soldati erano allegri e sicuri della vittoria. Essi avevano mangiato bene ed avevano bevuto acquavite a spese e a buon pro dell'imperatore, che fin dal giorno prima si trovava sul campo.

(Traduzione: R. Poggioli)

Rechts und Links (Destra e sinistra)
Mi ricordo ancora il tempo in cui Paul Bernheim prometteva di diventare un genio.
Era nipote di un commerciante di cavalli che a furia di risparmi aveva accumulato un piccolo patrimonio e figlio di un banchiere che non sapeva più risparmiare ma in compenso era baciato dalla fortuna. Il padre di Paul, il signor Felix Bernheim, portava a spasso per il mondo una faccia spensierata e altezzosa e aveva molti nemici, malgrado una normale dose di stoltezza che gli avrebbe consentito di essere stimato dai suoi concittadini. La sua straordinaria fortuna suscitava la loro invidia. E il destino, quasi si fosse prefisso di portarli proprio alla disperazione, un giorno elargì a Felix Bernheim una vincita alla lotteria.

(Traduzione: Elisabetta Dell'Anna Ciancia)

Das Spinnennetz (La tela di ragno)
Theodor crebbe nella casa del padre, l'ispettore doganale e ex sergente maggiore Wilhelm Lohse. Il piccolo Theodor era un ragazzo biondo, volonteroso e educato. Aveva desiderato con tutta l'anima, ma senza realmente crederci, il prestigio che avrebbe conseguito più tardi nella vita. Si può dunque dire: superò le aspettative che non aveva mai riposto in se stesso.
Il vecchio Lohse morì prima di aver visto la grandezza del figlio. All'ispettore doganale fu concesso solo di ammirare Theodor nell'uniforme di tenente di complemento. Più di tanto il vecchio non aveva sperato.

(Traduzione: Anna Rosa Azzone Zweifel)

Der stumme Prophet (Il profeta muto)
La notte di San Silvestro fra il 1926 e il 1927 mi trovavo con alcuni amici e conoscenti nella camera numero nove dell'Hotel Bolshaja Moskovskaja a Mosca. Per alcuni dei presenti questo modo di festeggiare, in privato, l'inizio dell'anno nuovo era il solo possibile. Non erano certo i loro princìpi a trattenerli dal dare pubblica dimostrazione della voglia di far festa. Ma dovevano stare attenti e temere l'attenzione altrui. Non potevano né mescolarsi agli stranieri, né ai cittadini del paese, e per quanto l'uno o l'altro di loro, per amore della propria idea, avesse già svolto spesso e a lungo la funzione dell'osservatore, stava ora bene in guardia, e con ragione, per non diventare lui stesso oggetto di osservazione.
(Traduzione: Laura Terreni)

Tarabas (Tarabas)
Nell'agosto dell'anno millenovecentoquattordici viveva a New York un giovane di nome Nikolaus Tarabas. Era cittadino russo. Veniva da una di quelle nazioni che in quel tempo erano ancora sotto il dominio del grande Zar e a cui oggi si dà il nome di "popoli della frontiera occidentale".
Tarabas era figlio di famiglia agiata. Aveva frequentato il politecnico a Pietroburgo. Nel terzo semestre dei suoi studi, non tanto per vera e propria convinzione quanto per l'indiscriminata passionalità del suo giovane cuore, egli si unì a un gruppo rivoluzionario, che poco tempo dopo partecipò a un attentato contro il governatore di Kherson. Tarabas e i suoi compagni subirono un processo. Il giovane Tarabas lasciò il paese senza pensarci due volte, proprio come due anni prima si era fatto rivoluzionario.

(Traduzione: Luciano Fabbri)


Philip Roth (1933-2018)

American Pastoral
The Swede. During the war years, when I was still a grade school boy, this was a magical name in our Newark neighborhood, even to adults just a generation removed from the city's old Prince Street ghetto and not yet so flawlessly Americanized as to be bowled over by the prowess of a high school athlete. The name was magical; so was the anomalous face. Of the few fair-complexioned Jewish students in our preponderantly Jewish public high school, none possessed anything remotely like the steep-jawed, insentient Viking mask of this blue-eyed blond born into our tribe as Seymour Irving Levov.
Pastorale americana
Lo Svedese. Negli anni della guerra, quando ero ancora alle elementari, questo era un nome magico nel nostro quartiere di Newark, anche per gli adulti della generazione successiva a quella del vecchio ghetto cittadino di Prince Street che non erano ancora così perfettamente americanizzati da restare a bocca aperta davanti alla bravura di un atleta del liceo. Era magico il nome, come l'eccezionalità del viso. Dei pochi studenti ebrei di pelle chiara presenti nel nostro liceo pubblico prevalentemente ebraico, nessuno aveva nulla che somigliasse anche lontanamente alla mascella quadrata e all'inerte maschera vichinga di questo biondino dagli occhi celesti spuntato nella nostra tribù con il nome di Seymour Irving Levov.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

The Anathomy Lesson
When he is sick, every man wants his mother; if she's not around, other woman must do. Zuckerman was making do with four other women. He'd never had so many women at one time, or se many doctors, or drunk so much vodka, or done so little work, or know despair of such wild proportions. Yet he didn't seem to have a disease that anybody could take seriously. Only the pain - in his neck, arms, and shoulders, pain that made it difficult to walk for more than a few city blocks or even to stand very long in one place. Just having a neck, arms, and shoulders was like carrying another person around. Ten minutes out getting the groceries and he had to hurry home and lie down. Nor could he bring back more than one light bagful per trip, and even then he had to hold it cradled up against his chest like somebody eighty years old. Holding the bag down at his side only worsened the pain. It was painful to bend over and make his bed. To stand at the stove was painful, holding nothing heavier than a spatula and waiting for an egg to fry. He couldn't throw open a window, not one that required any strength. Consequently, it was the women who opened the windows for him: opened his windows, fried his egg, made his bed, shopped for his food, and effortlessly, manfully, toted home his bundles. One woman on her own could have done what was needed in an hour or two a day, but Zuckerman didn't have one woman any longer. That was how he came to have four.
La lezione di anatomia
Ogni uomo, quando è ammalato, ha bisogno della mamma; se la mamma non è disponibile, altre donne dovranno sostituirla. Zuckerman l’aveva sostituita con altre quattro. Non aveva mai avuto tante donne contemporaneamente, né tanti dottori, e non aveva mai bevuto tanta vodka, né lavorato così poco, né conosciuto una disperazione di così smisurate proporzioni. Eppure quella che aveva non sembrava una malattia che si potesse prendere sul serio. C’era solo quel dolore: al collo, alle braccia e alle spalle, un dolore che gli impediva di camminare per più di qualche isolato e anche di stare fermo troppo a lungo nello stesso posto. Per il semplice fatto di avere un collo, due spalle e due braccia, gli sembrava di trascinare qua e là un’altra persona. Dieci minuti per andare a far la spesa, e doveva tornare a casa di corsa e sdraiarsi. Non poteva portare più di una borsa leggera per volta, e anche così doveva stringersela al petto come un ottuagenario. Reggere la borsa lungo il fianco con la mano non faceva che rendere più acuto quel dolore. Doloroso era chinarsi a fare il letto. Doloroso stare in piedi davanti ai fornelli tenendo in mano un oggetto non più pesante di una paletta e aspettando che un uovo friggesse. Non poteva spalancare una finestra, se questo richiedeva un minimo di energia. Di conseguenza, erano le donne ad aprirgli le finestre: gli aprivano le finestre, gli friggevano l’uovo, gli facevano il letto, andavano a fare la spesa per lui e senza fatica, virilmente, gli portavano le borse a casa. Una donna, da sola, avrebbe potuto fare tutto il necessario tutti i giorni in un’ora o due, ma Zuckerman una donna non l’aveva più. Così era arrivato ad averne quattro.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

The Breast
It began oddly. But could I have begun otherwise, however it began? It has been said, or course, that everything under the sun begins oddly and ends oddly, and is odd. A perfect rose is "odd", so is an imperfect rose, so is the rose of ordinary rosy good looks growing in your neighbor's garden. I know about the perspective from which all that exists appears awesome and mysterious. Reflect upon eternity, consider, if you are up to it, oblivion, and everything becomes a wonder. Still, I would submit to you, in all humility, that some things are more wondrous than others, and that I am one such thing.
Il seno
Cominciò stranamente. Ma poteva forse esserci un altro inizio? Si dice che tutte le cose sotto il sole cominciano "stranamente" e finiscono "stranamente" e sono strane; una rosa perfetta è "strana", proprio come una rosa imperfetta, e come la rosa di normalissimo colore e gradevolezza che cresce nel giardino del vicino. Conosco quella prospettiva da cui ogni cosa appare terrificante e misteriosa. Rifletti sull'eternità, considera, se ne sei capace, l'oblio, e tutto diventa un portento. Eppure in assoluta umiltà io dico che certe cose sono più straordinarie di altre e che io sono una di esse.

(Traduzione: Silvia Stefani)

The Counterlife
Ever since the family doctor, during a routine checkup, discovered an abnormality on his EKG and he went in overnight for the coronary catheterization that revealed the dimensions of the disease, Henry's condition had been successfully treated with drugs, enabling him to work and to carry on his life at home exactly as before. He didn't even complain of chest pain or of the breathlessness that his doctor might well have expected to find in a patient with advanced arterial obstruction.
La controvita
Da quando il medico di famiglia, durante un'ordinaria visita di controllo, aveva scoperto qualcosa di anormale nel tracciato del suo elettrocardiogramma, e lui in ventiquattr'ore si era sottoposto alla coronarografia che aveva rivelato l'entità del male, Henry era stato curato con successo grazie a certi farmaci che gli avevano permesso di lavorare e continuare a fare esattamente la vita di prima. Non lamentava nemmeno il dolore al petto e l'affanno che il suo medico si sarebbe tranquillamente aspettato di trovare in un paziente con un'ostruzione arteriosa così avanzata.
(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

The Dying Animal
I knew her eight years ago. She was in my class. I don't teach full-time anymore, strictly speaking don't teach literature at all - for years now just the one class, a big senior seminar in critical writing called Practical Criticism. I attract a lot of female students. For two reasons. Because it's a subject with an alluring combination of intellectual glamour and journalistic glamour and because they've heard me on NPR reviewing books or seen me on Thirteen talking about culture.
L'animale morente
L'ho conosciuta otto anni fa. Frequentava il mio corso. Io non insegno più a tempo pieno, e se volessi essere preciso dovrei dire che non insegno letteratura: già da molti anni tengo un solo corso, un grande seminario di critica letteraria, per i laureandi, che ho chiamato Practical Criticism. Le mie lezioni attirano un mucchio di studentesse. Per due ragioni. Perché l'argomento presenta un'allettante combinazione di glamour intellettuale e glamour giornalistico; e perché le ragazze mi hanno sentito recensire libri alla radio o visto parlare di cultura alla televisione.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

Everyman
Around the grave in the rundown cemetery were a few of his former advertising colleagues from New York, who recalled his energy and originality and told his daughter, Nancy, what a pleasure it had been to work with him. There were also people who'd driven up from Starfish Beach, the residential retirement village at the Jersey Shore where he'd been living since Thanksgiving of 2001 - the elderly to whom only recently he'd been giving art classes. And there were his two sons, Randy and Lonny, middle-aged men from his turbulent first marriage, very much their mother's children, who as a consequence knew little of him that was praiseworthy and much that was beastly and who were present out of duty and nothing more.
Everyman
Intorno alla fossa, nel cimitero in rovina, c'erano alcuni dei suoi ex colleghi pubblicitari di New York che ricordavano la sua energia e la sua originalità e che dissero alla figlia, Nancy, che era stato un piacere lavorare con lui. C'erano anche delle persone venute su in macchina da Starfish Beach, il villaggio residenziale di pensionati sulla costa del New Jersey dove si era trasferito dal Giorno del Ringraziamento del 2001: gli anziani ai quali fino a poco tempo prima aveva dato lezioni di pittura. E c'erano i due figli maschi delle sue turbolente prime nozze, Randy e Lonny, uomini di mezza età molto mammoni che di conseguenza sapevano di lui poche cose encomiabili e molte sgradevoli, e che erano presenti per dovere e nulla più.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

The Facts. A Novelist's Autobiography
Dear Zuckerman,
In the past, as you know, the facts have always been notebook jottings, my way of springing into finction. For me, as for most novelists, every genuine imaginative event begins down there, with the facts, with the specific, and not with the philosophical, the ideological, or the abstract. Yet, to my surprise, I now appear to have gone about writing a book absolutely backward, taking what I have already imagined and, as it were, desiccating it, so as to restore my experience to the original, prefinctionalized factuality. Why?
I fatti. Autobiografia di un romanziere
Caro Zuckerman,
in passato, come sai, i fatti sono sempre stati brevi appunti su un taccuino, il mio modo di scattare dalla realtà alla fantasia. Per me, come per quasi tutti i romanzieri, ogni avventura dell'immaginazione comincia laggiù, con i fatti, con lo specifico, e non col filosofico, l'ideologico o l'astratto. Eppure, con mia sorpresa, sembra che ora io mi sia messo a scrivere un libro applicando un metodo assolutamente opposto, prendendo ciò che avevo immaginato e, come dire, asciugandolo, in modo da ricondurre la mia esperienza all'originaria fattualità preromanzesca. Perché?

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

Goodbye Columbus
The first time I saw Brenda she asked me to hold her glasses. The she stepped out to the edge of the diving board and looked foggily into the pool; it could have been drained, myopic Brenda would never have known it. She dove beautifully, and a moment later she was swimming back to the side of the pool, her head of short-clipped auburn hair held up, straight ahead of her, as though it were a rose on a long stem. She glided to the edge and then was beside me. "Thank you," she said, her eyes watery though not from the water. She extended a hand for her glasses bur did not put them on until she turned and headed away. I watched her move off. Her hands suddenly appeared behind her. She caught the bottom of her suit between thumb and index finger and flicked what flesh had been showing back where it belonged. My blood jumped.
Addio, Columbus
La prima volta che la vidi, Brenda mi pregò di tenerle gli occhiali. Poi avanzò fino all’orlo del trampolino e scrutò la piscina, strizzando gli occhi; ma fosse pur stata asciutta, ella non se ne sarebbe accorta, tanto era miope. Si lanciò in un tuffo armonioso e un momento dopo tornò verso il margine della vasca, la testolina dai corti capelli rossi alta sull’acqua come una rosa dal lungo stelo. Si arrampicò senza sforzo e mi fu di nuovo vicina. “Grazie,” disse tendendo la mano e guardandomi con quei suoi occhi acquosi, ma non per l’acqua della piscina. Riprese gli occhiali, che non rimise finché non si fu voltata per andarsene. La guardai mentre si allontanava e ad un tratto la vidi afferrare tra il pollice e l’indice il fondo del costume e, con uno strappo, ricacciare al proprio posto quel tanto di pelle ch’era rimasto indebitamente scoperto. Mi si scaldò il sangue.

(Traduzione: Elsa Pelitti)

The Ghost Writer
It was the last daylight hour of a December afternoon more than twenty years ago - I was twenty-three, writing and publishing my first short stories, and like many a Bildungsroman hero before me, already contemplating my own massive Bildungsroman - when I arrived at his hideaway to meet the great man. The clapboard farmhouse was at the end of an unpaved road twelve hundred feet up in the Berkshires, yet the figure who emerged from the study to bestow a ceremonious greeting wore a gabardine suit, a knitted blue tie clipped to a white shirt by a unadorned silver clasp, and well-brushed ministerial black shoes that made me think of him stepping down from a shoeshine stand rather than from the high altar of art.
Lo scrittore fantasma
Erano le ultime ore di luce di un pomeriggio di dicembre di più di vent'anni fa - avevo ventitré anni, stavo scrivendo e pubblicando i miei primi racconti, e come gli eroi di tanti
Bildungsroman che mi avevano preceduto già contemplavo il mio stesso imponente Bildungsroman - quando raggiunsi il nascondiglio dove dovevo incontrare il grand'uomo. La casa di campagna rivestita di assicelle era nei Berkshire, in fondo a una strada sterrata a trecentocinquanta metri di altezza, ma la figura che uscì dallo studio per elargire un cerimonioso saluto indossava un completo di gabardine, una cravatta blu di maglia appuntata alla camicia bianca da una semplice spilla d'argento e un paio di scarpe nere dall'aria ministeriale così lucide da farmi pensare che fosse appena scesa dalla panca di un lustrascarpe più che dall'altar maggiore dell'arte.
(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

The Human Stein
It was in the summer of 1998 that my neighbor Coleman Silk - who, before retiring two years earlier, had been a classics professor at nearby Athena College for some twenty-odd years as well as serving for sixteen more as the dean of faculty - confided to me that, at the age of seventy-one, he was having an affair with a thirty-four-year-old cleaning woman who worked down at the college. Twice a week she also cleaned the rural post office, a small gray clapboard shack that looked as if it might have sheltered an Okie family from the winds of the Dust Bowl back in the 1930s and that, sitting alone and forlorn across from the gas station and the general store, flies its American flag at the junction of the two roads that mark the commercial center of this mountainside town.
La macchia umana
Fu nell'estate del 1998 che il mio vicino Coleman Silk che prima di andare in pensione, due anni addietro, era stato per una ventina d'anni professore di lettere classiche al vicino Athena College, dove per altri sedici aveva fatto il preside di facoltà - mi confidò che all'età di settantun anni aveva una relazione con una donna delle pulizie trentaquattrenne che lavorava al college. Due volte la settimana questa donna puliva anche l'ufficio postale, una piccola baracca rivestita di scandole grigie che pareva aver protetto una famiglia di braccianti dai venti della Dust Bowl negli anni trenta e che, piantata solinga e derelitta a metà strada tra la pompa di benzina e l'emporio, fa sventolare la bandiera americana all'incrocio delle due strade che caratterizzano il centro commerciale di questa cittadina di montagna.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

(...)

The Humbling
He'd lost his magic. The impulse was spent. He'd never failed in the theater, everything he had done had been strong and successful, and then the terrible thing happened: he couldn't act. Going on-stage became agony. Instead of the certainty that he was going to be wonderful, he knew he was going to fail. It happened three times in a row, and by the last time nobody was interested, nobody came. He couldn't get over to the audience. His talent was dead.
L'umiliazione
Aveva perso la sua magia. L'impeto era venuto meno. In teatro non aveva mai fallito, tutto ciò che aveva fatto era stato valido e convincente, poi gli successe una cosa terribile: non era più capace di recitare. Andare in scena divenne un tormento. Invece di avere la certezza che sarebbe stato magnifico, sapeva che avrebbe fatto fiasco. Accadde tre volte di seguito, e l'ultima volta Axler smise di interessare alla gente, e in teatro non venne più nessuno. Non era più capace di conquistare il pubblico. Il suo talento era morto.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

I Married A Communist
Ira Ringold's older brother, Murray, was my first high school English teacher, and it was through him that I hooked up with Ira. In 1946 Murray was just back from the army, where he'd served with the 17th Airborne Division at the Battle of the Bulge; in March 1945, he'd made the famous jump across the Rhine that signaled the beginning of the end of the European war. He was, in those days, a crusty, brash, baldheaded guy, not as tall as Ira but rangy and athletic, who hovered over our heads in a perpetual state of awareness. He was altogether natural in his manner and posture while in his speech verbally copious and intellectually almost menacing.
Ho sposato un comunista
Il fratello maggiore di Ira Ringold, Murray, fu il mio primo insegnante d'inglese al liceo, e se legai con Ira fu grazie a lui. Nel 1946 Murray si era appena congedato dall'esercito, dove aveva prestato servizio nella Diciassettesima divisione aerotrasportata durante la battaglie delle Ardenne; nel marzo del 1945 aveva partecipato al famoso "salto del Reno" che segnò il principio della fine della guerra in Europa. Era, a quei tempi, un tipo calvo esuberante e duro, non alto come Ira, ma atletico e asciutto, sempre proteso sopra le nostre teste in uno stato di perenne vigilanza. Negli atteggiamenti e nelle pose era assolutamente naturale, ma nel parlare piuttosto prolisso e, sul piano intellettuale, quasi minaccioso.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

Indignation
About two and a half months after the well-trained divisions of North Corea, armed by the Soviet and Chinese Comunists, crossed the 38th parallel into South Korea on June 25, 1950, and the agonies of the Korean War began, I entered Robert Treat, a small college in downtown Newark named for the city's seventeenth-century founder. I was the first member of our family to seek a higher education. None of my cousins had gone beyond high school, and neither my father nor his three brothers had finished elementary school.
Indignazione
Circa due mesi e mezzo dopo che il 25 giugno 1950 le ben addestrate divisioni della Corea del Nord, armate dai comunisti sovietici e cinesi, avevano attraversato il 38° parallelo invadendo la Corea del Sud, e le sciagure della Guerra di Corea avevano avuto inizio, io avevo cominciato a frequentare il Robert Treat, un piccolo college nel centro di Newark che prendeva nome da colui che nel XVII secolo aveva fondato la città. Ero il primo esponente della mia famiglia ad ambire a un'istruzione universitaria. Nessuno dei miei cugini era andato oltre le superiori, e né mio padre né i suoi tre fratelli avevano finito le elementari.

(Traduzione: Norman Gobetti)

My Life as a Man
First, foremost, the puppyish, protected upbringing above his father's shoe store in Camden. Seventeen years the adored competitor of that striving, hotheaded shoedog (that's all, he liked to say, a lowly shoedog, but just you wait and see), a man who gave him Dale Carnegie to read so as to temper the boy's arrogance, and his own example to inspire and strengthen it. "Keep up that cockiness with people, Natie, and you'll wind up a hermit, a hated person, the enemy of the world -" Meanwhile, downstairs in his store, Polonius displayed nothing but contempt for any employee whose ambition was less fierce than his own.
My life as a man
In primo luogo, la sua infanzia da cucciolo, la sua ben protetta adolescenza, nella casa paterna di Camden, sopra il paterno negozio di calzature. Per diciassette anni, l'adorato rivale di quell'indefesso collerico scarparo (nient'altro, amava dire, che un povero ciabattino ma aspettate, diceva, e vedrete) che gli dava da leggere, da ragazzino, L'arte di conquistare gli amici di Dale Carnegie, onde temperarne l'arroganza, e gli offriva il proprio esempio, onde rafforzarla. "Se ti mostri così strafottente col prossimo, Natie, figlio mio, finirai eremita scansato da tutti, un nemico del genere umano..." Ma intanto, giù al negozio, quel Polonio non dimostrava altro che disprezzo per quei commessi che non fossero, come lui, ferocemente attaccati al lavoro.

(Traduzione: Pierfrancesco Paolini)

Nemesis
The first case of polio that summer came early in June, right after Memorial Day, in a poor Italian neighborhood crosstown from where we lived. Over in the city's southwestern corner, in the Jewish Weequahic section, we heard nothing about it, nor did we hear anything about the next dozen cases scattered singly throughout Newark in nearly every neighborhood but ours.
Nemesi
Il primo caso di polio quell'estate si verificò agli inizi di giugno, subito dopo il Memorial Day, in un quartiere italiano povero dall'altro capo della città rispetto al nostro. Dall'angolo sudoccidentale di Newark, nella zona ebraica di Weequahic, noi non ne venimmo a conoscenza, e non venimmo a conoscenza nemmeno dei casi successivi, una decina, sparpagliati in quasi tutti i quartieri tranne il nostro.

(Traduzione: Norman Gobetti)

Operation Shylock
I learned about the other Philip Roth in January 1988, a few days after the New Year, when my cousin Apter telephoned me in New York to say that Israeli radio had reported that I was in Jerusalem attending the trial of John Demjanjuk, the man alleged to be Ivan the Terrible of Treblinka. Apter told me that the Demjanjuk trial was being broadcast, in its entirety, every day, on radio and TV. According to his landlady, I had momentarily appeared on the TV screen the day before, identified by the commentator as one of the courtroom spectators, and then this very morning he had himself heard the corroborating news item on the radio.
Operazione Shylock
Seppi dell'esistenza dell'altro Philip Roth nel gennaio 1988, alcuni giorni dopo Capodanno, quando mio cugino Apter mi telefonò a New York per informarmi che la radio israeliana aveva riferito che mi trovavo a Gerusalemme per assistere al processo di John Demjanjuk, il presunto Ivan il Terribile di Treblinka. Apter mi disse che il processo Demjanjuk veniva trasmesso ogni giorno, nella sua totalità, dalla radio e dalla tivù. Secondo la sua padrona di casa, ero apparso fugacemente sul teleschermo il giorno prima, identificato dal commentatore come uno degli spettatori presenti in aula, e poi, proprio quel mattino, aveva udito lui stesso alla radio una notizia che lo confermava.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

Our Gang
CITIZEN: Sir, I want congratulate you for coming out on April 3 for the sanctity of human life, including the life of the yet unborn. That required a lot of courage, especially in light of the November election results.
TRICKY: Well, thank you, I know I could have done the popular thing, of course, and come out against the sanctity of human life. But frankly I's rather be a one-term President and do what I believe is right than be a two-term President by taking an easy position like that. After all, I have got my conscience to deal with, as well as the electorate.
La nostra gang
CITTADINO   Signore, voglio congratularmi con lei per essere espresso il 3 aprile in favore della santità della vita umana, inclusa la vita dei non ancora nati. C’è voluto un gran coraggio, soprattutto in vista delle elezioni di novembre.
TRICKY   La ringrazio. Avrei potuto fare la scelta piú popolare, lo so, ed esprimermi
contro la santità della vita umana. Ma francamente preferisco essere presidente per un solo mandato e fare quel che ritengo giusto piuttosto che essere presidente per due mandati prendendo una posizione di comodo come quella. Dopotutto, devo fare i conti con la mia coscienza, non solo con l’elettorato.
(Traduzione: Norman Gobetti)

Patrimony
My father had lost most of the sight in his right eye by the time he'd reached eighty-six, but otherwise he seemed in phenomenal health for a man his age when he came down with what the Florida doctor diagnosed, incorrectly, as Bell's palsy, a viral infection that causes paralysis, usually temporary, to one side of the face.
The paralysis appeared, out of nowhere, the day after he had flown from New Jersey to West Palm Beach to spend the winter months sharing a sublet apartment with a retired bookkeeper of seventy, Lilian Beloff, who lived upstairs from him in Elizabeth and with whom he had become romantically involved a year after my mother died in 1981.
Patrimonio
A ottantasei anni mio padre aveva perso quasi per intero la vista dell'occhio destro, ma per tutto il resto sembrava godere di una salute fenomenale per un uomo della sua età quando fu colpito da quella che il medico della Florida diagnosticò, sbagliando, come paralisi di Bell, un'infezione virale che provoca la paralisi, di solito temporanea, di un lato del viso.
La paralisi si manifestò di punto in bianco il giorno dopo che era volato dal New Jersey a West Palm Beach per trascorrere i mesi invernali condividendo un appartamento in subaffitto con una contabile settantenne in pensione, Lilian Beloff, che a Elizabeth abitava sopra di lui e con cui mio padre aveva intrecciato una relazione un anno dopo la morte di mia madre, nel 1981.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

The Plot Against America
Fear presides over these memories, a perpetual fear. Of course no childhood is without its terrors, yet I wonder if I would have been a less frightened boy if Lindbergh hadn't been president or if I hadn't been the offspring of Jews.
When the first shock came in June of 1940 - the nomination for the presidency of Charles A. Lindbergh, America's international aviation hero, by the Republican Convention at Philadelphia - my father was thirty-nine, an insurance agent with a grade school education, earning a little under fifty dollars a week, enough for the basic bills to be paid on time but for little more.
Il complotto contro l'America
La paura domina questi ricordi, un'eterna paura. Certo, nessuna infanzia è priva di terrori, eppure mi domando se da ragazzo avrei avuto meno paura se Lindbergh non fosse diventato presidente o se io stesso non fossi stato di origine ebraica.
Quando ci fu la prima sorpresa - la candidatura alla presidenza di Charles A. Lindbergh, l'eroe dell'aria americano famoso in tutto il mondo, alla convention repubblicana di Philadelphia del giugno 1940 - mio padre era un assicuratore di trentanove anni, munito di licenza media, che guadagnava quasi cinquanta dollari la settimana, abbastanza per pagare in tempo le bollette più importanti, ma non abbastanza per permetterci altri lussi.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

Portnoy's Complaint
She was so deeply imbedded in my consciousness that for the first year of school I seem to have believed that each of my teachers was my mother in disguise. As soon as the last bell had sounded, I would rush off for home, wondering as I ran if I could possibly make it to our apartment before she had succeeded in transforming herself. Invariably she was already in the kitchen by the time I arrived, and setting out my milk and cookies. Instead of causing me to give up my delusions, however, the feat merely intensified my respect for her powers.
Lamento di Portnoy
Mi era così profondamente radicata nella coscienza, che penso di aver creduto per tutto il primo anno scolastico che ognuna delle mie insegnanti fosse mia madre travestita. Come suonava la campanella dell'ultima ora, mi precipitavo fuori di corsa chiedendomi se ce l'avrei fatta ad arrivare a casa prima che riuscisse a trasformarsi di nuovo. Al mio arrivo lei era già regolarmente in cucina, intenta a prepararmi latte e biscotti. Invece di spingermi a lasciar perdere le mie fantasie, il fenomeno non faceva che aumentare il mio rispetto per i suoi poteri.

(Traduzione: Roberto C. Sonaglia)

The Professor of Desire
Temptation comes to me first in the conspicuous personage of Herbie Bratasky, social director, bandleader, crooner, comic, and m.c. of my family's mountainside rresort hotel. When he is not trussed up in the elasticized muscleman's swim trunks which he dons to conduct rumba lessons by the side of the pool, he is dressed to kill, generally in his two-tone crimson and cream-colored "loafer" jacket and the wide canary-yellow trousers that taper down to enchain him just above his white, perforated, sharpie's shoes.
Il professore di desiderio
La tentazione viene a me per la prima volta nelle sgargianti vesti di Herbie Bratasky, intrattenitore, direttore d'orchestra, cantante sentimentale, comico e maestro di cerimonie dell'albergo dei miei genitori in una località turistica montana. Quando non è fasciato dai calzoncini elasticizzati da nuotatore professionista che sfoggia per condurre le lezioni di rumba sul bordo della piscina, si veste in pompa magna, cioè in giacca casual bicolore crema e cremisi, e pantaloni flosci giallo canarino che si stringono progressivamente fino a incatenarlo appena sopra le scarpe bianche traforate da baro di mestiere.

(Traduzione: Norman Gobetti)

Sabbath's Theater
Either forswear fucking others or the affair is over.
This was the ultimatum, the maddeningly improbable, wholly unforeseen ultimatum, that the mistress of fifty-two delivered in tears to her lover of sixty-four on the anniversary of an attachment that had persisted with an amazing licentiousness—and that, no less amazingly, had stayed their secret—for thirteen years. But now with hormonal infusions ebbing, with the prostate enlarging, with probably no more than another few years of semi-dependable potency still his—with perhaps not that much more life remaining—here at the approach of the end of everything, he was being charged, on pain of losing her, to turn himself inside out.
Il teatro di Sabbath
Giura che non scoperai piú le altre o fra noi è finita.
Questo l’ultimatum, il delirante, improbabile, assolutamente imprevedibile ultimatum che la signora cinquantaduenne impose tra le lacrime al suo amante sessantaquattrenne, il giorno in cui il loro legame, di stupefacente impudicizia e altrettanto stupefacente riservatezza, compiva tredici anni. E adesso che l’afflusso di ormoni andava esaurendosi, e la prostata ingrossava, e forse non gli restavano che pochi anni di potenza relativamente affidabile, e forse ancor meno anni di vita; adesso, quando si avvicinava la fine di ogni cosa, gli veniva imposto, per non perdere lei, di stravolgere se stesso.

(Traduzione: Norman Gobetti)

Zuckerman Unbound
What the hell are you doing on a bus, with your dough?
It was a small, husky young fellow with a short haircut and a new business suit who wanted to know; he had been daydreaming over an automotive magazine until he saw who was sitting next to him. That was all it took to charge him up.
Undaunted by Zuckerman's unobliging reply - on a bus to be transported through space - he happily offered his advice. These days every body did, if they could find him. "You should buy a helicopter. That's how I'd do it. Rent the landing rights up on apartment buildings and fly straight over the dog-poop. Hey, see this guy?" This second question was for a man standing in the aisle reading his Times.
Zuckerman scatenato
- Cosa diavolo ci fa lei su un autobus, con tutta la grana che ha?
A volerlo sapere era un giovanotto piccolo e robusto con i capelli a spazzola e un completo nuovo; stava sognando a occhi aperti davanti a una rivista di automobili quando aveva riconosciuto la persona seduta accanto a lui. Per dargli la carica non ci volle altro.
Senza farsi intimidire dalla scortese risposta di Zuckerman - era in autobus per farsi trasportare da un posto all'altro -, il tipo gli diede allegramente un consiglio. Ormai facevano tutti così, se riuscivano a scovarlo. - Lei dovrebbe comprarsi un elicottero. Ecco quello che farei io. Garantirsi il diritto di atterrare sui tetti delle case e smetterla di pestare la cacca dei cani. Ehi! Vede questo signore? - La seconda domanda era rivolta a un uomo in piedi che stava leggendo il "Times".

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)


Hannah Rothschild (1962)

House of Trelawney
Trelawney Castle, home to the same family for eight hundred years, sits on a bluff of land overlooking the South Cornish sea. Since their ennoblement in 1179, the Earls of Trelawney used wealth and stealth to stay on the winning side of history; ruthlessly and unscrupulously switching allegiances or bribing their way to safety and positions of authority. The castle was their three-dimensional calling card, the physical embodiment of their wealth and influence. Each Earl added an extension until it was declared the grandest, if not the finest, stately home in the county of Cornwall.
Casa Trelawney
Trelawney Castle, dimora della famiglia omonima da ottocento anni, sorge su una rupe che domina la costa meridionale del mare di Cornovaglia. Dopo aver ottenuto il titolo nobiliare, nel 1179, i conti di Trelawney usarono la ricchezza e l’astuzia per trovarsi sempre dalla parte dei vincitori, cambiando le loro alleanze spietatamente e senza scrupoli, oppure ricorrendo alla corruzione per avere protezione e autorità. Il castello fu il loro biglietto da visita tridimensionale, l’incarnazione della loro ricchezza e della loro influenza. Ogni conte lo ampliò, fino a quando fu dichiarato il più maestoso e il più sontuoso, se non il più bello, della contea di Cornovaglia.

(Traduzione: Alessandro Zabini)


Jean-Baptiste Rousseau (1671-1741)

Sur l' aveuglement des hommes du siecle (...)
Qu'aux accents de ma voix la terre se réveille:
rois, soyez attentifs; peuples, ouvrez l'oreille:
que l'univers se taise, et m'écoute parler.
Mes chants vont seconder les accords de ma lyre:
l'esprit saint me pénetre; il m'échauffe, et m'inspire
les grandes vérités que je vais révéler.
L'homme en sa propre force a mis sa confiance;
ivre de ses grandeurs et de son opulence,
l'éclat de sa fortune enfle sa vanité.


Jean-Jacques Rousseau (1712-1778)

Les Confessions (Le confessioni)
Mi inoltro in un'impresa senza precedenti, l'esecuzione della quale non troverà imitatori. Intendo mostrare ai miei simili un uomo in tutta la verità della sua natura; e quest'uomo sarò io.
Io solo. Sento il mio cuore e conosco gli uomini. Non sono fatto come nessuno di quanti ho incontrati; oso credere di non essere fatto come nessuno di quanti esistono. Se pure non valgo di più, quanto meno sono diverso. Se la natura abbia fatto bene o male a spezzare lo stampo nel quale mi ha formato, si potrà giudicare soltanto dopo avermi letto.
La tromba del giudizio finale suoni pure, quando vorrà: con questo libro fra le mani mi presenterò al giudice supremo.

(Traduzione: Giorgio Cesarano)

Emile ou De l'éducation (...)
Tout est bien sortant des mains de l'Auteur des choses, tout dégénère entre les mains de l'homme. Il force une terre à nourrir les productions d'une autre, un arbre à porter les fruits d'un autre; il mêle et confond les climats, les éléments, les saisons; il mutile son chien, son cheval, son esclave; il bouleverse tout, il défigure tout, il aime la difformité, les monstres; il ne veut rien tel que l'a fait la nature, pas même l'homme; il le faut dresser pour lui, comme un cheval de manège; il le faut contourner à sa mode, comme un arbre de son jardin.

Julie ou La nouvelle Héloîse (...)
Lettre I à Julie
Il faut vous fuir, mademoiselle, je le sens bien: j'aurais dû beaucoup moins attendre; ou plutôt il fallait ne vous voir jamais. Mais que faire aujourd'hui? Comment m'y prendre? Vous m'avez promis de l'amitié; voyez mes perplexités, et conseillez-moi.
Vous savez que je ne suis entré dans votre maison que sur l'invitation de madame votre mère. Sachant que j'avais cultivé quelques talents agréables, elle a cru qu'ils ne seraient pas inutiles, dans un lieu dépourvu de maîtres, à l'éducation d'une fille qu'elle adore. Fier, à mon tour, d'orner de quelques fleurs un si beau naturel, j'osai me charger de ce dangereux soin, sans en prévoir le péril, ou du moins sans le redouter.


Giuseppe Rovani (1818-1874)

Cent'anni
Convien risalire a quindici anni addietro, allorquando chi scrive trovavasi in quella età felice, in cui si è amici di tutto il mondo, e il mondo per contraccambio vuota con noi il sacco delle cortesie; età in cui la bile non è ancora uscita dal suo sacchetto a invelenir le vene, e il volto conserva le sue rose, e le influenze atmosferiche non fanno di noi quel che il rame fa delle rane scorticate; età in cui l'umore è sempre uguale e sempre lieto, e l'animo si apre a tutti, spensierato e fidente; età in cui sin la bruttezza ha la sua beltà; tanto che tutti, vecchi e giovani, uomini e donne, matrone e fanciulle si volgono a noi, chi per consigliarci, chi per compatirci amabilmente, chi per accarezzarci senza malizia la barba nascente; età in cui l'uomo è il legittimo re dell'universo, del finito e dell'infinito, perché se il presente gli sorride da tutte le parti, l'avvenire gli si svolge dinanzi in lungo e in largo, senza confine, tutto pieno di fantasmi dorati.


Gerolamo Rovetta (1851-1910)

Il tenente dei lancieri
La ditta portava il nome del padre "Giovanni Monghisoni", ma chi comandava, la vera padrona del negozio, era sempre stata l'unica figlia del Monghisoni: la signora Maddalena, maritata Trebeschi.
Colla sagacia, col fiuto degli affari, uniti a una gran passione per i quattrini, e di più col vento sempre in poppa, la signora Maddalena aveva mandato avanti la nave a gonfie vele, aveva raddoppiata e triplicata la sostanza paterna. Ma quanta attività, quanta tenacia, quanto lavoro ci aveva messo, e quanto sforzo di polmoni! La voce della signora Maddalena squillava, in ogni ora e in ogni stanza, come una campana; giovane, sana, esuberante, il gridare era il suo unico sfogo.


Joanne Kathleen Rowling (1966)

Harry Potter and the Philosopher's Stone
Mr. and Mrs. Dursley, of number four, Privet Drive, were proud to say that they were perfectly normal, thank you very much. They were the last people you'd expect to be involved in anything strange or mysterious, because the just didn't hold with such nonsense.
Mr. Dursley was the director of a firm called Grunnings, which made drills. He was a big, beefy man with hardly any neck, although he did have a very large mustache. Mrs. Dursley was thin and blonde and had nearly twice the usual amount of neck, which came in very useful as she spent so much of her time craning over garden fences, spying on the neighbors. The Dursleys had a small son called Dudley, and in their opinion there was no finer boy anywhere.
Harry Potter e la pietra filosofale
Mr e Mrs Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.
Mr Dursley era direttore di una ditta di nome Grunnings, che fabbricava trapani. Era un uomo corpulento, nerboruto, quasi senza collo e con un grosso paio di baffi. Mrs Dursley era magra, bionda e con un collo quasi due volte più lungo del normale, il che le tornava assai utile, dato che passava gran parte del tempo ad allungarlo oltre la siepe del giardino per spiare i vicini. I Dursley avevano un figlioletto di nome Dudley e secondo loro non esisteva al mondo un bambino più bello.

(Traduzione: Marina Astrologo)

Harry Potter and the Chamber of Secrets
Not for the first time, an argument had broken out over breakfast at number four, Priver Drive. Mr. Vernon Durslet had been woken in the early hours of the morning by a loud, hooting noise from his nephew Harry's room.
"Third time this week!" he roared across the table. "If you can't control that owl, it'll have to go!"
Harry tried, yet again, to explain.
"She's bored," he said. "She's used to flying around outside. If I could just let her out at night..."
"Do I look stupid?" snarled Uncle Vernon, a bit of fried egg dangling from his bushy mustache. "I know what'll happen if that owl's let out."
He exchanged dark looks with his wife, Petunia.
Harry Potter e la camera dei segreti
Non era la prima volta che scoppiava un litigio durante la colazione, al numero 4 di Privet Drive. Il signor Vernon Dursley era stato svegliato all'alba da un fischio acutissimo proveniente dalla camera di suo nipote Harry.
"Tre volte in una settimana!" tuonò dall'altra parte del tavolo. "Se non riesci a tenere a bada quella civetta, dovrà andarsene!"
Ancora una volta, Harry provò a spiegare.
"Si annoia" disse. "Edvige è abituata a volare all'aperto. Se solo potessi lasciarla libera di notte..."
"Ma mi hai preso per scemo?" ringhiò zio Vernon con un pezzetto di uovo fritto impagliato nei baffoni. "So bene cosa succederebbe a lasciar libero quell'animale".
E scambiò un'occhiata cupa con la moglie Petunia.

(Traduzione: Marina Astrologo)

Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Harry Potter was a highly unusual boy in many ways. For one thing, he hated the summer holidays more than any other time of the year. For another, he really wanted to do his homework, but was forced to do it in secret, in the dead of night. And he also happened to be a wizard.
It was nearly midnight, and he was lying on his front in bed, the blankets drawn right over his head like a tent, a torch in one hand and a large leather-bound book (A History of Magic, by Bathilda Bagshot) propped open against the pillow. Harry moved the tip of his eagle-feather quill down the page, frowning as he looked for something that would help him writing his essay, "Witch-Burning in the Fourteenth Century Was Completely Poinless - discuss".
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Harry Potter era un ragazzo insolito sotto molti punti di vista. Prima di tutto, odiava le vacanze estive più di qualunque altro periodo dell'anno. Poi voleva davvero fare i compiti, ma era costretto a studiare di nascosto, nel cuore della notte. E per giunta era un mago.
Era quasi mezzanotte, e Harry era steso sul letto a pancia in giù, le coperte tirate sulla testa come una tenda, una torcia in mano e un grosso libro rilegato in pelle (
Storia della magia, di Adalbert Incant), aperto e appoggiato sul cuscino. Fece scorrere la punta della penna d'aquila sulla pagina, aggrottando le sopracciglia, alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarlo a scrivere il tema: Perchè i roghi di streghe nel Quattordicesimo secolo furono completamente inutili.
(Traduzione: Beatrice Masini)

Harry Potter and the Goblet of Fire
The villagers of Little Hangleton still called it "the Riddle House", even though it had been many years since the Riddle family had lived there. It stood on a hill overlooking the village, some of its windows boarded, tiles missing from its roof, and ivy spreading inchecked over its face. Once a fine-looking manor, and easily the largest and grandest building for miles around, the Riddle House was now damp, derelict, and unoccupied.
The Little Hangletons all agreed that the old house was "creepy." Half a century ago something strange and horrible had happened there, something that the older inhabitants of the village still liked to discuss when topics for gossip were scarce.
Harry Potter e il calice di fuoco
Gli abitanti di Little Hangleton la chiamavano ancora Casa Riddle, anche se erano passati tanti anni da quando i Riddle ci abitavano. Si trovava sulla collina che dominava il villaggio: alcune delle finestre erano inchiodate, al tetto mancavano delle tegole e l'edera cresceva incolta sulla facciata. Un tempo Casa Riddle era stata una dimora elegante, certo l'edificio più vasto e grandioso nel raggio di chilometi, ma ora era umida, desolata e disabitata.
Gli hangletoniani convenivano tutti che la vecchia casa era "sinistra". Mezzo secolo prima, qualcosa di strano e terribile era successo là dentro, qualcosa di cui gli abitanti più anziani amavano ancora discutere quando erano a corto di pettegolezzi.

(Traduzione: Beatrice Masini)

Harry Potter and the Order of the Phoenix
The hottest day of the summer so far was drawing to a close and a drowsy silence lay over the large, square houses of Privet Drive. Cars that were usually gleaming stood dusty in their drives and lawns that were once emerald green lay parched and yellowing - for the use of hosepipes had been banned due to drought. Deprived of their usual car-washing and lawn-mowing pursuits, the inhabitants of Privet Drive had retreated into the shade of their cool houses, windows thrown wide in the hope of tempting in a nonexistent breeze. The only person left outdoors was a teenage boy who was lying flat on his back in a flowerbed outside number four.
Harry Potter e l'Ordine della Fenice
Il giorno più caldo dell'estate - almeno fino a quel momento - volgeva al termine e un silenzio sonnacchioso gravava sulle grandi case quadrate di Privet Drive. Le automobili di solito scintillanti sostavano impolverate nei vialetti e i prati un tempo verde smeraldo si stendevano incartapecoriti e giallognoli, perché l'irrigazione era stata proibita a causa della siccità. In mancanza delle loro consuete occupazioni - lavare l'auto e falciare il prato - gli abitanti di Privet Drive si erano rintanati nella penombra delle loro case fresche, con le finestre spalancate nella speranza di indurre una brezza inesistente a entrare. La sola persona rimasta all'aperto era un adolescente che giaceva lungo disteso sulla schiena in un'aiuola fuori dal numero quattro.

(Traduzione: Beatrice Masini)

Harry Potter and the Half-Blood Prince
t was nearing midnight and the Prime Minister was sitting alone in his office, reading a long memo that was slipping through his brain without leaving the slightest trace of meaning behind. He was waiting for a call from the President of a far distant country, and between wondering when the wretched man would telephone, and trying to suppress unpleasant memories of what had been a very long, tiring, and difficult week, there was not much space in his head for anything else
Harry Potter e il principe mezzosangue
Era quasi mezzanotte e il Primo Ministro stava seduto da solo nel suo ufficio, a leggere una lunga relazione che gli scivolava via dalla mente senza lasciare la minima traccia. Aspettava una chiamata dal presidente di un paese remoto e, tra il chiedersi quando quel disgraziato avrebbe telefonato e il cercare di allontanare gli spiacevoli ricordi di una settimana lunghissima, faticosa e complicata, nella sua testa non c'era molto spazio per altro.

(Traduzione: Beatrice Masini)

Harry Potter and the Deathly Hallows
The two men appeared out of nowhere, a few yards apart in the narrow, moonlit lane. For a second they stood quite still, wands directed at each other's chests; then, recognizing each other, they stowed their wands beneath their cloaks and started walking briskly in the same direction.
"News?" asked the taller of the two.
"The best," replied Severus Snape.
The lane was bordered on the left by wild, low-growing brambles, on the right by a high, neatly manicured hedge. The men's long cloaks flapped around their ankles as they marched.
Harry Potter e i doni della morte
I due uomini apparvero dal nulla, a pochi metri di distanza, nel viottolo illuminato dalla luna. Per un istante rimasero immobili, le bacchette puntate l'una contro il petto dell'altro; poi si riconobbero, riposero le bacchette sotto i mantelli e si avviarono rapidi nella stessa direzione.
"Novità?" chiese il più alto dei due.
"Le migliori possibili" rispose Severus Piton.
Il viottolo era delimitato a sinistra dai rovi bassi e selvatici, a destra da un'alta siepe molto curata. I lunghi mantelli dei due svolazzavano attorno alle loro caviglie.

(Traduzione: Beatrice Masini)

The Casual Vacancy
Barry Fairbrother did not want to go out to dinner. He had endured a thumping headache for most of the weekend and was struggling to make a deadline for the local newspaper.
However, his wife had been a little stiff and uncommunicative over lunch, and Barry deduced that his anniversary card had not mitigated the crime of shutting himself away in the study all morning. It did not help that he had been writing about Krystal, whom Mary disliked, although she pretend otherwise.
Il seggio vacante
Barry Fairbrother non voleva uscire a cena. Aveva avuto un mal di testa martellante per quasi tutto il fine settimana e stava lottando contro il tempo per consegnare il pezzo al giornale locale entro la scadenza.
A pranzo, tuttavia, sua moglie era stata un po' fredda e taciturna, e Barry aveva concluso che il biglietto di buon anniversario non aveva attenuato il crimine di essere rimasto tutta la mattina chiuso nel suo studio. Il fatto poi che avesse scritto di Krystal, che Mary non poteva soffrire pur non dandolo a vedere, non migliorava le cose.

(Traduzione: Silvia Piraccini)

(Con lo pseudonimo di Robert Galbraith)

The Cuckoo's Calling
The buzz in the street was like the humming of flies. Photographers stood massed behind barriers patrolled by police, their long-snouted cameras poised, their breath rising like steam. Snow fell steadily on to hats and shoulders; gloved fingers wiped lenses clear. From time to time there came outbreaks of desultory clicking, as the watchers filled the waiting time by snapping the white canvas tent in the middle of the road, the entrance to the tall red-brick apartment block behind it, and the balcony on the top floor from which the body had fallen.
Il richiamo del cuculo
Il brusio si levava dalla strada come un ronzio di mosche. I fotografi erano ammassati contro le transenne presidiate dalla polizia, i lunghi zoom delle macchine fotografiche puntati, i respiri che si condensavano come vapore. La neve cadeva senza tregua su spalle e cappelli; dita guantate dovevano continuamente pulire le lenti. Ogni tanto partivano raffiche improvvise di clic, quando i paparazzi, per ingannare l’attesa, fotografavano la tenda di tela bianca nel mezzo della strada, davanti all’ingresso dell’alto palazzo di mattoni rossi e al balcone dell’ultimo piano da cui era caduto il corpo.

(Traduzione: Alessandra Casella e Angela Ragusa)

The Silkworm
'Someone bloody famous,' said the hoarse voice on the end of the line, 'better've died, Strike.'
The large unshaven man tramping through the darkness of pre-dawn, with his telephone clamped to his ear, grinned.
'It's in that ballpark.'
'It's six o'clock in the fucking morning!'
'It's half past, but if you want what I've got, you'll need to come and get it,' said Cormoran Strike. 'I'm not far away from your place. There's a -'
How d'you know where I live?' demanded the voice.
Il baco da seta
«Sarà meglio» mormorò la voce rauca all’altro capo della linea, «che sia morto qualcuno di grosso, Strike».
L’uomo alto, robusto e mal rasato sorrise tra sé, mentre camminava con passo pesante nel buio prima dell’alba, il telefono incollato all’orecchio.
«Più o meno».
«Ma sono le sei del mattino, porca puttana!»
«Le sei e mezza. Ma se t’interessa quello che ho in mano, devi venirtelo a prendere» disse Cormoran Strike. «Non sono lontano da te. C’è un...»
«Come fai a sapere dove abito?» chiese la voce.

(Traduzione: Andrea Carlo Cappi)

Career of Evil
He had not managed to scrub off all her blood. A dark line like a parenthesis lay under the middle fingernail of his left hand. He set to digging it out, although he quite liked seeing it there: a memento of the previous day's pleasures. After a minute's fruitless scraping, he put the bloody nail in his mouth and sucked. The ferrous tang recalled the smell of the torrent that had splashed wildly onto the tiled floor, spattering the walls, drenching his jeans and turning the peach-coloured bath towels — fluffy, dry and neatly folded — into blood-soaked rags.
La via del male
Non era riuscito a togliere tutto il sangue. Una linea scura come una parentesi gli era rimasta sotto l’unghia mediana della mano sinistra. Si accinse a raschiarla via, anche se non gli dispiaceva vederla: un memento dei piaceri del giorno prima. Dopo un minuto passato inutilmente a grattare, si mise l’unghia insanguinata in bocca e succhiò. Il sapore ferrigno gli ricordò l’odore della fiumana che si era riversata brutalmente sulle piastrelle del pavimento, schizzando sui muri, infradiciandogli i jeans e trasformando i teli di spugna color pesca del bagno – soffici, asciutti e piegati con cura – in stracci zuppi di sangue.

(Traduzione: Francesco Bruno)

Letal White
If only the swans would swim side by side on the dark green lake, this picture might turn out to be the crowning achievement of the wedding photographer's career.
He was loath to change the couple's position, because the soft light beneath the canopy of trees was turning the bride, with her loose red-gold curls, into a pre-Raphaelite angel and emphasising the chiselled cheekbones of her husband. He couldn't remember when he had last been commissioned to photograph so handsome a couple.
Bianco letale
Se i cigni avessero nuotato fianco a fianco sul lago verde scuro, quella sarebbe stata la foto perfetta, il coronamento della sua carriera di fotografo di matrimoni.
Era poco propenso a far spostare la coppia, comunque, perché la morbida luce filtrata dalle chiome degli alberi donava un’aria da angelo preraffaellita alla sposa dai lunghi riccioli biondo rame e sottolineava gli zigomi scolpiti del marito. Non avrebbe saputo dire da quanto tempo non gli capitava di fotografare una coppia così bella.

(Traduzione: Valentina Daniele, Barbara Ronca, Laura Serra, Loredana Serratore)

The Ink Black Heart
Of all the couples sitting in the Rivoli Bar at the Ritz that Thursday evening, the pair that was having the most conspicuously good time was not, in fact, a couple.
Cormoran Strike and Robin Ellacott, private detectives, business partners and self-declared best friends, were celebrating Robin's thirtieth birthday. Both had been slightly self-conscious on first arriving in the bar, which resembled an art deco jewel box, with its walls of dark wood and gold, and its frosted panels of Lalique glass, because each was aware that this outing was unique in the almost five years they'd known one another.
Un cuore nero inchiostro
Di tutte le coppie sedute al Rivoli Bar del Ritz, quel giovedì sera, quella che si stava palesemente divertendo di più non era una coppia.
Cormoran Strike e Robin Ellacott, detective privati, soci in affari e autoproclamatisi migliori amici, stavano festeggiando il trentesimo compleanno di Robin. Si erano sentiti entrambi un po' fuori posto quando erano arrivati nel bar, che assomigliava ad un portagioie art decó con le sue pareti di legno scuro e oro e i vetri Lalique smerigliati, perché entrambi sapevano bene che quella serata era un evento mai visto da quando si erano conosciuti, cinque anni prima.

(Traduzione: Valentina Daniele, Barbara Ronca, Laura Serra, Loredana Serratore)

Troubled Blood
'You're a Cornishman, born and bred,' said Dave Polworth irritably. '"Strike" isn't even your proper name. By rights, you're a Nancarrow. You're not going to sit here and say you'd call yourself English?'
The Victory Inn was so crowded on this warm August evening that drinkers had spilled outside onto the broad stone steps which led down to the bay. Polworth and Strike were sitting at a table in the corner, having a few pints to celebrate Polworth's thirty ninth birthday. Cornish nationalism had been under discussion for twenty minutes, and to Strike it felt much longer.
'Would I call myself English?' he mused aloud. 'No, I'd probably say British.'
'Fuck off,' said Polworth, his quick temper rising. 'You wouldn't. You're just trying to wind me up.'
Sangue inquieto
«Sei un cornico fatto e finito» disse irritato Dave Polworth. «Strike non è nemmeno il tuo vero cognome. In realtà ti chiami Nancarrow. Non vorrai venirmi a dire di sentirti inglese?»
Quella calda sera d’agosto, il Victory Inn era così affollato che i clienti si erano riversati fuori, sugli ampi gradini di pietra che portavano alla baia. Seduti a un tavolo d’angolo, i due amici stavano bevendo un paio di pinte per festeggiare il trentanovesimo compleanno di Polworth. Da una ventina di minuti – secoli, secondo Strike – al centro della discussione c’era il nazionalismo cornico.
«Se mi sento inglese?» rifletté a voce alta il detective. «No, direi piuttosto britannico».
«Vaffanculo» disse Polworth, sempre più irritato. «Non è vero. Vuoi solo darmi ai nervi».

(Traduzione: Valentina Daniele, Barbara Ronca, Laura Serra, Loredana Serratore)


Arundhati Roy (1961)

The God of small Things
May in Ayemenem is a hot, brooding month. The days are long and humid. The river shrinks and black crows gorge on bright mangoes in still, dustgreen trees. Red bananas ripen. Jackfruits burst. Dissolute bluebottles hum vacuously in the fruity air. Then they stun themselves against clear windowpanes and die, fatly baffled in the sun.
The nights are clear, but suffused with sloth and sullen expectation.
But by early June the southwest monsoon breaks and there are three months of wind and water with short spells of sharp, glittering sunshine that thrilled children snatch to play with. The countryside turns an immodest green. Boundaries blur as tapioca fences take root and bloom. Brick walls turn mossgreen. Pepper vines snake up electric poles. Wild creepers burst through laterite banks and spill across the flooded roads. Boats ply in the bazaars. And small fish appear in the puddles that fill the PWD potholes on the highways.
Il dio delle piccole cose
Maggio ad Ayemenem è un mese caldo, meditabondo. Le giornate sono lunghe e umide. Il fiume si ritira e corvi neri si rimpinzano di manghi lucidi sugli alberi verdepolvere, immobili. Maturano le banane rosse. Si spaccano i frutti dell'albero del pane. Mosconi viziosi ronzano vacui nell'aria fruttata. Poi si schiantano contro i vetri delle finestre e muoiono, goffamente inermi sotto il sole.
Le notti sono limpide, ma soffuse di un'attesa fosca e pigra.
Con l'inizio di giugno, però, arriva il monsone da sudovest, portando tre mesi di vento e pioggia, con brevi incantesimi di sole aspro e brillante che i bambini elettrizzati rubano per i loro giochi. La campagna diventa di un verde sfrontato. I confini sfumano man mano che i filari di tapioca mettono radici e fioriscono. I muri di mattoni diventano verdemuschio. I viticci del pepe nero serpeggiano su per i pali della luce. I rampicanti selvatici traboccano dagli argini di laterite e si riversano nelle strade allagate. Le barche riforniscono i bazar. E nelle pozzanghere che riempiono le buche lasciate per le strade dal Dipartimento dei Lavori Pubblici compare qualche pesciolino.

(Traduzione: Chiara Gabutti)


Hans Ruesch (1913-2007)

Top of the World (Paese dalle ombre lunghe)
Quando Ernenek, svegliandosi, sollevava il capo dal sacco a pelo, il suo primo pensiero era di solito il mucchio di carne messa a marcire presso la lucerna perché divenisse tenere e gustosa.
Ma non quel giorno.
Quel giorno, vedendo Siksik china in un cantuccio del piccolo iglù, intenta a raschiare gli indumenti del marito, prese un'improvvisa risoluzione prima di soddisfare le esigenze del suo stomaco: dato che contribuiva largamente al mantenimento della minuscola comunità, avrebbe preteso di partecipare anche ai diritti coniugali di Anarvik, per non dovergli più chiedere il permesso ogni qual volta aveva bisogno dei servizi di Siksik.

(Traduzione: Nash Hercus)


Luis Manuel Ruiz (1973)

Naufragio con espectador (Naufragio con spettatore)
I passeggeri non parlavano d'altro che dell'incidente di Vallehermoso.
"Povero ragazzo", disse la donna con voce da orco. "Ha appena avuto il tempo di rendersi conto di quello che gli stava accadendo. Prima di attraversare il primo binario si è fermato a guardare, ma per il secondo non lo ha fatto. E siccome il nostro treno era fermo davanti, in sosta, non ha potuto vedere niente. E zac, la locomotrice se l'è portato via".

(Traduzione: Alessandro Ghignoli)


Carlos Ruiz Zafón (1964-2020)

El juego del Ángel
Un escritor nunca olvida la primera vez que acepta unas monedas o un elogio a cambio de una historia. Nunca olvida la primera vez que siente el dulce veneno de la vanidad en la sangre y cree que, si consigue que nadie descubra su falta de talento, el sueñ de la literatura será capaz de poner techo sobre su cabeza, un plato caliente al final del día y lo que más anhela: su nombre impreso en un miserable pedazo de papel que seguramente vivirá más que él. Un escritor está condenado a recordar ese momento, porque para entonces ya está perdido y su alma tiene precio.
Il gioco dell'angelo
Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscirà a nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e soprattutto quanto più desidera: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più a lungo di lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell'istante, perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo.

(Traduzione: Bruno Arpaia)

La sombra del viento
Todavía recuerdo aquel amanecer en que mi padre me llevó por primera vez a visitar el Cementerio de los Libros Olvidados. Desgranaban los primeros días del verano de 1945 y caminábamos por las calles de una Barcelona atrapada bajo cielos de ceniza y un sol de vapor que se derramaba sobre la Rambla de Santa Mónica en una guirnalda de cobre líquido.
L'ombra del vento
Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati. Erano i primi giorni dell'estate del 1945 e noi camminavano per le strade di una Barcellona intrappolata sotto cieli di cenere e un sole vaporoso che si spandeva sulla rambla de Santa Mónica in una ghirlanda di rame liquido.

(Traduzione: Lia Sezzi)


Kristine Kathryn Rusch (1960)

The Recovery Man's Bargain
The fidelia plant gave off its own light. Hadad Yu recognized it by the faint bluish purple luminescence that shone like a beacon in the fetid swamp. His hands shook.
His entire future stretched before him, in the guise of a flower half the size of his thumb.
Three years. Three years and a dozen false leads had brought him here, to this thousand-kilometers swamp between Bosak City and Bosak's only ocean. He was 632 kilometers in, at the lone stand of colesis trees his scanners had been able to find.
Il cercatore di tesori
La pianta di fidelia emanava la sua luce particolare. Hadad Yu la riconobbe dalla vaga luminescenza blu violaceo che splendeva come un faro nella fetida palude. Le sue mani tremavano.
L'intero futuro gli si parava davanti sotto la parvenza di un fiore grande la metà del suo pollice.
Tre anni. Tre anni e un sacco di false piste l'avevano condotto fin lì, nella palude che si estendeva per migliaia di chilometri fra Bosak City e l'unico oceano di Bosak. Vi si era addentrato per seicentotrentadue chilometri, nell'unico e solitario agglomerato di alberi di colesia che i sensori erano riusciti a trovare.

(Traduzione: Fabio Centamore)


Salman Rushdie (1947)

The ground beneath her feet
On St. Valentine's Day, 1989, the last day of her life, the legendary popular singer Vina Apsara woke sobbing from a dream of human sacrifice in which she had been the intended victim. Baretorsoed men resembling the actor Christopher Plummer had been gripping her by the wrists and ankles. Her body was splayed out, naked and writhing, over a polished stone bearing the graven image of the snakebird Quetzalcoatl. The open mouth of the plumed serpent surrounded a dark hollow scooped out of the stone, and although her own mouth was stretched wide by her screams the only noise she could hear was the popping of flashbulbs; but before they could slit her throat, before her lifeblood could bubble into that terrible cup, she awoke at noon in the city of Guadalajara, Mexico, in an unfamiliar bed with a half-dead stranger by her side, a naked mestizo male in his early twenties, identified in the interminable press coverage that followed the catastrophe as Raúl Páramo, the playboy heir of a well-known local construction baron, one of whose corporations owned the hotel.
La terra sotto i suoi piedi
Il giorno di San Valentino del 1989, l'ultimo della sua vita, la leggendaria cantante pop Vina Apsara si svegliò tra i singhiozzi da un sogno di sacrifici umani in cui era la vittima designata. Uomini a torso nudo somiglianti all'attore Christopher Plummer l'avevano afferrata per i polsi e le caviglie. Il suo corpo era stato disteso, nudo e fremente, sopra una pietra levigata che recava l'immagine scolpita dell'uccello serpente Quetzalcoatl. La bocca aperta del serpente piumato cingeva una buia cavità scavata nella pietra; e, anche se lei stessa aveva la bocca spalancata dalle urla, l'unico rumore che riusciva a sentire era il crepitio dei flash dei fotografi; ma prima che potessero tagliarle la gola, prima che il suo sangue potesse sprizzare in quella terribile coppa, si svegliò a mezzogiorno nella città messicana di Guadalajara, in un letto che non era il suo e con uno sconosciuto mezzo morto al fianco, un mestizo nudo sui vent'anni che fu identificato, negli interminabili reportage dedicati dalla stampa alla catastrofe, come Raúl Páramo, il playboy erede di un notissimo palazzinaro del posto, al quale, tra le altre cose, apparteneva la società proprietaria dell'albergo.

(Traduzione: Vincenzo Mantovani)

Midnight's Children
I was born in the city of Bombay... once upon a time. No, that won't do, there's no getting away from the date: I was born in Doctor Narlikar's Nursing Home on August 15th, 1947. And the time? The time matters, too. Well then: at night. No, it's important to be more... On the stroke of midnight, as a matter of fact. Clock-hands joined palms in respectful greeting as I came. Oh, spell it out, spell it out: at the precise instant of India's arrival at independence, I tumbled forth into the world. There were gasps. And, outside the window, fireworks and crowds. A few seconds later, my father broke his big toe; but his accident was a mere trifle when set beside what had befallen me in that benighted moment, because thanks to the occult tyrannies of those blandly saluting clocks I had been misteriously handcuffed to history, my destinies indissolubly chained to those of my country. For the next three decades, there was to be no escape.
I figli della mezzanotte
Io sono nato nella città di Bombay... tanto tempo fa. No, non va bene, impossibile sfuggire alla data: sono nato nella casa di cura del dottor Narlikar il 15 agosto 1947. E l'ora? Anche l'ora è importante. Be', diciamo di notte. No, bisogna essere più precisi... Allo scoccare della mezzanotte, in effetti. Quando io arrivai le lancette dell'orologio congiunsero i palmi in un saluto rispettoso. Oh, diciamolo chiaro, diciamolo chiaro; nell'istante preciso in cui l'India pervenne all'indipendenza, io fui scaraventato nel mondo. Ci fu chi boccheggiò. E, fuori della finestra, folle e fuochi d'artificio. Pochi secondi dopo, mio padre si ruppe un alluce; ma questo incidente era una bazzecola se paragonato a quel che era accaduto a me in quel tenebroso momento: grazie infatti alle tirannie occulte di quelle lancette dolcemente ossequianti io ero stato misteriosamente ammanettato alla storia, e il mio destino indissolubilmente legato a quello del mio paese. Nei tre decenni successivi non avrei avuto scampo.

(Traduzione: Ettore Capriolo)

Quichotte
There once lived, at a series of temporary addresses across the United States of America, a travelling man of Indian origin, advancing years and retreating mental powers, who, on account of his love for mindless television, had spent far too much of his life in the yellow light of tawdry motel rooms watching an excess of it, and had suffered a peculiar form of brain damage as a result.
Quichotte
Viveva una volta, negli Stati Uniti d'America, presso una serie di indirizzi temporanei, un uomo itinerante originario dell'India, di età avanzata e dalle facoltà intellettive in declino, che a causa della sua passione per i programmi televisivi più insulsi aveva trascorso troppo tempo davanti allo schermo nella luce gialla di squallide stanze di motel fino a riportare, per questo, danni cerebrali di un tipo molto particolare.

(Traduzione: Gianni Pannofino)

The Satanic Verses
"To be born again", sang Gibreel Farishta tumbling from the heavens, "first you have to die. Ho-ji! Ho-ji! To land upon the bosomy earth, first one needs to fly. Tat-taa! Taka-thun! How to ever smile again, if first you won't cry? How to win the darling's love, mister, without a sigh? Baba, if you want to get born again..." Just before dawn on winter's morning, New Year's Day or thereabouts, two real, full-grow, living men fell from a great height, twenty-nine thousand and two feet, towards the English Channel, without benefit of parachutes or wings, out of a clear sky.
I versi satanici
"Per rinascere" cantò Gibreel Farishta, precipitando dai cieli, "devi prima morire. Ho-ji! Ho-ji! Per scendere sulla terra rotonda, bisogna prima volare. Tat-taa! Taka-thun! Come puoi ancora sorridere, se prima non avrai pianto? Baba, se tu vuoi rinascere..."Poco prima dell'alba di una mattina d'inverno, il giorno di Capodanno o pressappoco, due uomini, reali, adulti e vivi, cadevano da grande altezza, seimila metri, verso la Manica, senza l'ausilio di paracadute o di ali, da un cielo limpido.

(Traduzione: Ettore Capriolo)

Victory City
On the last day of her life, when she was two hundred and forty-seven years old, the blind poet, miracle worker, and prophetess Pampa Kampana completed her immense narrative poem about Bisnaga and buried it in a clay pot sealed with wax in the heart of the ruined Royal Enclosure, as a message to the future. Four and a half centuries later we found that pot and read for the first time the immortal masterpiece named the Jayaparajaya, meaning "Victory and Defeat," written in the Sanskrit language, as long as the Ramayana, made up of twenty-four thousand verses, and we learned the secrets of the empire she had concealed from history for more than one hundred and sixty thousand days.
La città della vittoria
L'ultimo giorno della sua vita, all'età di duecentoquarantasette anni, la poetessa cieca, artefice di miracoli e profetessa Pampa Kampana ultimò il suo immenso poema narrativo su Bisnaga e lo seppellì, chiuso dentro un vaso di terracotta sigillato con la cera, nel cuore del Recinto Reale in rovina, come messaggio per il futuro. Quattro secoli e mezzo dopo trovammo il vaso e leggemmo per la prima volta il capolavoro immortale chiamato
Jayaparajava, che significa "Vittoria e sconfitta", scritto in sanscrito, lungo come il Ramayana, costituito di ventiquattromila versi, e apprendemmo i segreti dell'impero che lei aveva tenuto celati alla storia per oltre centosessantamila giorni.
(Traduzione: Stefano Mogni e Sara Puggioni)


John Ruskin (1819-1900)

The King of the Golden River
In a secluded and mountainous part of Stiria there was in old time a valley of the most surprising and luxuriant fertility. It was surrounded on all sides by steep and rocky mountains rising into peaks which were always covered with snow and from which a number of torrents descended in constant cataracts. One of these fell westward over the face of a crag so high that when the sun had set to everything else, and all below was darkness, his beams still shone full upon this waterfall, so that it looked like a shower of gold. It was therefore called by the people of the neighborhood the Golden River.
Il re del fiume d'oro
Anticamente, in una remota e montagnosa regione della Stiria, c'era una valle sorprendentemente lussureggiante. Essa era completamente circondata da scoscese montagne rocciose che culminavano in picchi perennemente innevati dai quali si dipartivano innumerevoli torrenti che ne discendevano sotto forma di cascate. Uno di questi torrenti scorreva sul versante occidentale di un picco talmente alto che quando il sole tramontava e tutto intorno c'era soltanto il buio gli ultimi raggi si riflettevano ancora sulle acque di questa cascata conferendole una tale lucentezza da farla assomigliare ad una nuvola d'oro. Fu questo il motivo per cui la gente dei dintorni lo chiamò il "Fiume d'oro".

(Traduzione: Paola Antonelli)

The Stones of Venice
Since the first dominion of men was asserted over the ocean, three thrones, of mark beyond all others, have been set upon its sands: the thrones of Tyre, Venice, and England. Of the First of these great powers only the memory remains; of the Second, the ruin; the Third, which inherits their greatness, if it forget their example, may be led through prouder eminence to less pitied destruction.
Le pietre di Venezia
Sin da quando gli uomini hanno affermato il dominio sui mari, tre potentati, d'importanza superiore a tutti gli altri, sono sorti sopra le sue sabbie: Tiro, Venezia e l'Inghilterra. Della prima di queste grandi potenze resta solo il ricordo; della seconda le rovine; e ove la terza, che è l'erede della loro grandezza, ne dimentichi l'esempio, potrà essere condotta, attraverso una più orgogliosa supremazia, a una distruzione meno rimpianta.

(Traduzione: Attilio Brilli)


Pippo Russo (1965)

Memo
Quando giungi a Oblivia scopri che le colline hanno qualcosa di diverso. Può occorrere una vita intera per trovarle, ma poi non basterà un'eternità per rimirarle.
Dal limitare della strada, lo sguardo digrada placido lungo un fianco velato d'erba lucente; e rotolando sui declivi punteggiati d'alberi fieri e siepi arruffate, sparse sentinelle a sorvegliare ampi squarci color smeraldo, va in giù alla ricerca di vaghe tracce d'urbano. Echi remoti, forse immaginari lassù. Difficile coltivare l'idea d'un mondo cittadino - fatto di strade incistate a altre strade, e traiettorie cieche d'uomini e cose, e voci e rumori d'umano e meccanico, e persone che incrociano altre persone sconosciute e tutte quante ignote a se stesse - lasciando scivolare lo sguardo giù per i fianchi placidi delle colline di Oblivia.

La memoria dei pesci
"Si definisca in tre aggettivi".
"Tre aggettivi?"
"Sì. Quelli che le sembra diano meglio un'immagine di lei".
Torri indugiò. Il suo sguardo scandagliava una profondità oltre la parete. Passò pollice e indice sul nodo della cravatta, come se a sfregarlo potessero venir fuori le parole.
"Non saprei... e se le dicessi quelli che usano per giudicarmi?"
"Fa lo stesso -, rispose Brando, abbassando lo sguardo sul foglio del questionario; in momenti come quello bisognava non far sentire pressioni sull'intervistato - anche se sono aggettivi usati da altri, è lei a selezionarli. Perciò è solo un modo indiretto per giudicarsi".

Il mio nome è Nedo Ludi
Era la mattina del 1° luglio 1989 quando Nedo Ludi apprese la notizia del cambio di allenatore all'Empoli.
Su Villasimius tirava un vento bastardo, persino un po' freddo. Mezzogiorno doveva arrivare, ma Nedo ne aveva già abbastanza di stare in spiaggia per quella mattina. Ormai la sabbia sollevata dalle moleste folate rasoterra l'accecava, dopo avergli pralinato l'asciugamano di marca acquistato prima della partenza al duty free dell'aeroporto Galileo Galilei di Pisa. Prendendolo, e ammirandone i colori vivi ma soprattutto il marchio che con larghi caratteri occupava quasi interamente la stoffa, pensò che quell'oggetto si confacesse a lui e al momento di gloria che stava vivendo. Voleva gustarselo tutto.


Edward Rutherfurd (Francis Edward Wintle) (1948)

London
Many times since the Earth was young, the place had lain under the sea.
Four hundred million years ago, when the continents were arranged in a quite different configuration, the island formed part of a small promontory on the north-western edge of a vast, shapeless landmass. The promontory, which jutted out in a lonely fashion into the great world ocean, was desolate. No eye, save that of God, beheld it. No creature moved upon the land; no birds rose in the sky, nor were there even fish in the sea.
At this remote time, in the south-eastern corner of the promontory, a departing sea left behind a bare terrain of thick, dark slate. Silent and empty it lay, like the surface of some undiscovered planet, the grey rock interrupted here and there only by shallow pools of water.
London
Da quando la Terra aveva conosciuto la sua giovinezza, quel luogo era stato più volte sommerso dal mare.
Quattrocento milioni di anni fa, quando la configurazione dei continenti era assai diversa da quella attuale, l'isola era parte integrante di un piccolo promontorio sul bordo nordoccidentale di una vasta e informe massa continentale.
Il promontorio, che si protendeva solitario nel grande oceano del mondo, era desolato. Nessun occhio, tranne quello di Dio, l'osservava. Nessuna creatura si muoveva sulla terra, nessun uccello si librava nel cielo, né pesci abitavano le sue acque.
In quel tempo remoto, nell'angolo sudorientale del promontorio, la scomparsa di un mare si lasciò dietro una nuda distesa di spessa, scura ardesia. Giaceva silenziosa e deserta, simile alla superficie di un pianeta non ancora scoperto, la grigia roccia interrotta qua e là soltanto da basse pozze d'acqua.

(Traduzione: Adriana Dell'Orto e Guado)

Sarum
First, before the beginning of Sarum, came a time when the world was a colder and darker place.
Over a huge area of the northern hemisphere - perhaps a sixth of the whole globe - stretched a mighty covering of ice. It lay over all of northern Asia; it covered Canada, Scandinavia and about two thirds of the future land of Britain. Had it been possible to cross this gigantic continent of ice, the journey would have been some five thousand miles from whichever direction it was approached. The volume of the ice was stupendous; even at its outer edge it was thirty feet high.
In a desolate, dark belt to the south of the ice lay a vast subarctic wasteland of empty tundra, several hundred miles across.
This was the colder, darker world, some twenty thousand years before the birth of Christ.
Sarum
In principio, prima che sorgesse Sarum, ci fu un tempo in cui il mondo era un luogo più freddo e più buio.
Su un'enorme zona dell'emisfero nord (forse un sesto dell'intera superficie terrestre) si estendeva una pesante coltre di ghiaccio. Copriva tutta l'Asia settentrionale, il Canada, la Scandinavia e circa due terzi della futura terra di Britannia. Se fosse stato possibile attraversare questo gigantesco continente gelato, sarebbe occorso un viaggio di almeno ottomila chilometri, da qualsiasi parte lo si fosse voluto affrontare. Il volume del ghiaccio era formidabile: anche ai bordi esterni raggiungeva uno spessore di quasi dieci metri.
In una fascia buia e desolata a sud della distesa ghiacciata, si stendeva una vasta zona subartica di tundra deserta, larga diverse centinaia di chilometri.
Questo era il mondo buio e freddo di circa ventimila anni prima della nascita di Cristo.

(Traduzione: Tilde Riva)


Donal Ryan (1977)

The Spinning Heart (...)
My father still lives back the road past the weir in the cottage I was reared in. I go there every day to see is he dead and every day he lets me down.

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